Archivio Categoria: MakeUp Technology
Il riempimento di un flacone mascara
Il riempimento di un flacone mascara
Il riempimento di flaconi rappresenta da sempre il core business dell’azienda: il primo modello di macchina realizzata è stata proprio la MF-300, macchina nata per il riempimento di flaconi mascara. L’evoluzione della MF-300 ha portato alla realizzazione, negli anni successivi, dei modelli MF-301 e MF-302, con il progressivo sviluppo tecnologico e l’implementazione di automazione e robotica che hanno assunto un valore sempre più significativo. La ricerca al miglioramento continuo rappresenta da sempre la forza dell'azienda. Il fiore all’occhiello è l’ultima nata: la e-MF-302. Si tratta di una macchina full electric che racchiude in sé l’automazione più evoluta, l’interconnessione 4.0 e una serie di plus (performance, ridotto impatto acustico, rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, ecc.) che la rendono uno dei modelli top di gamma del mercato.
The filling of a mascara bottle
The whole process, from filling to capping, through the automation
Filling cosmetic bottles has always represented the company’s core business: the first model was, as a matter of fact, the MF-300, a machine created to fill mascara bottles. The evolution of the MF-300 led to the creation, in the following years, of the MF-301 and MF-302 models with the progressive technological development and the implementation of automation and robotics, which have assumed an increasingly significant value. The search for continuous improvement has always been the strength of the company: the flagship is the latest addition, the e-MF-302. It is a full electric machine that implies the most advanced automation, 4.0 interconnection and a series of distinguishing features (better performances, reduced acoustic impact, respect for the environment, energy saving, etc.) that make it one of the top-of-the-range models in the whole market.
IDM Automation è una società fondata nel 2009, nata dalla passione e collaborazione tra aziende di automazione e di produzione cosmetica.
Dalla sua nascita si occupa di progettazione e fornitura di macchine e impianti funzionali nel settore cosmetico (specificatamente nel settore del makeup), che tengono conto di produttività, qualità del prodotto finale, facilità di utilizzo e pulizia.
La vicinanza al cliente attraverso il supporto e la consulenza, indispensabili a tradurre un’idea in un progetto concreto, rappresenta la capacità di rispondere alle diverse esigenze attraverso personalizzazione, innovazione e flessibilità che da anni contraddistinguono l’azienda.
Processo di riempimento del mascara
Per descrivere il processo di riempimento di un flacone mascara, è per prima cosa necessario considerare l’intero processo (dal carico del flacone in macchina allo scarico dello stesso) senza trascurare alcuna fase. Per fare questo ci faremo guidare dalla sequenza operativa della macchina MF-302 attraverso il passaggio nelle varie unità:
• (unità di) carico flacone
• (unità di) controllo presenza e corretto orientamento flacone
• (unità di) riempimento flacone
• (unità di) inserimento wiper
• (unità di) carico tappo-pennello
• (unità di) chiusura flacone
• (unità di) scarico flacone
• (unità di) pesatura flacone
MAKEUP TECHNOLOGY
Ivan Riboni
IDM Automation, Vigevano (PV)
i.riboni@idmautomation.it
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Soluzioni applicative performanti per il makeup
Soluzioni applicative performanti per il makeup
Da sempre il mascara è un vero must-have del makeup. La sua funzione è quella di dare più colore e spessore alle ciglia, per rendere seducente e magnetico lo sguardo attraverso formule che negli anni sono diventate sempre più avanzate e performanti. Al passo con la ricerca formulativa che ha raggiunto altissimi livelli di tecnologia e innovazione, è il packaging, quando accuratamente progettato e realizzato, a garantire la veicolazione delle performance del cosmetico. Il “prodotto mascara” costituisce un “sistema” perfettamente equilibrato e integrato di cosmetico e contenitore, la cui performance è la sintesi di un equilibrio perfetto. Solo le aziende specializzate, con alle spalle un profondo know-how tecnico, sanno tradurre con l’ingegneria dei processi e dei materiali le richieste dei formulatori, concretizzando qualità, estetica e praticità d’uso.
Application Solutions for Mascara
The mascara system
Mascara has always been an essential part of makeup. Its function is to give more color, thickness, and length to the eyelashes, to make the eyes look more prominent, seductive, and magnetic. While mascara formulation research has reached high levels of technology and innovation to create more advanced and performance enhancing formulas, it is the package that guarantees the ease of application and transmission to ensure the desired effect. A “mascara product” consists of the perfect balanced execution of an integrated system of formula and dispensing system, whose performance is the synthesis of a perfect balance. Only specialized companies, with a deep technical know-how behind them, know-how to translate the requests of mascara formulators with the engineering, manufacturing processes, and materials to realize the quality, aesthetics, and application performance necessary for a successful mascara.
Il mascara è il vero must-have del makeup e lo è diventato ancora di più con le nuove abitudini imposte dalla pandemia. Seduzione e femminilità trovano un grosso alleato nel mascara. Chiamato in questi mesi a valorizzare la bellezza del viso della donna, oggi in gran parte nascosto dalla mascherina protettiva, è diventato il protagonista incontrastato del makeup, guadagnando un primato storicamente attribuibile al rossetto. Quest’ultimo è stato sempre capace di superare senza grandi scossoni qualsiasi crisi e ha sempre registrato una tenuta in termini di vendite, grazie alla sua capacità di immediata valorizzazione della femminilità e per la disponibilità di offerta su diverse fasce di prezzo, a soddisfazione di tutte le capacità di acquisto. Oggi l’ampia disponibilità di proposte sul mascara offre esattamente le stesse aspettative.
Il binomio formula-packaging
Il mascara è il cosmetico utilizzato per dare più colore e spessore alle ciglia: le solleva e le scurisce andando a creare un contrasto con l’iride e la cornea, realizzando una cornice che valorizza l’occhio e lo sguardo. Da sempre immancabile nel beauty case femminile, il mascara ha una storia secolare che parte dagli antichi Egizi e passa dai Romani fino ad arrivare alla fine degli anni Cinquanta, quando acquisisce la conformazione attuale con il primo mascara di Helena Rubinstein. Oggi il cosmetico è un fluido cremoso, dalle diverse fisicità e viscosità a seconda della formulazione, e richiede l’impiego di un imballaggio in plastica composto basicamente da un flacone e da un accessorio integrato che consente l’applicazione sulle ciglia. Le aziende cosmetiche di tutto il mondo si contendono il mercato a colpi di innovazione e brevetti, alla ricerca di formule migliorate e diversificate: questo offre spunti e slancio allo sviluppo del packaging, con il quale la formula crea un binomio perfetto, equilibrato e integrato.
MAKEUP TECHNOLOGY
Andrea Vanoncini
Product Manager,
Brivaplast Group, Ornago (MB)
group@brivaplast.com
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Tecnologia Omega Ceramide®
Tecnologia Omega Ceramide®
Fondata nel 1926, Variati si propone come un partner in grado di soddisfare in maniera rapida e precisa ogni richiesta con creatività, competenza e flessibilità, che rendono la società un punto di riferimento nel mondo cosmetico e nutraceutico. Variati è ad oggi riconosciuta come leader di settore nel mercato italiano delle materie prime cosmetiche, grazie alla vasta offerta di ingredienti funzionali e principi attivi delle più importanti Case internazionali.
Solabia Group, fondata nel 1972, sviluppa e produce molecole e ingredienti attivi per l’industria cosmetica, farmaceutica e nutraceutica, peptidi e idrolizzati proteici per bio-industrie e diagnostici microbiologici per il settore agrifood, cosmetico e farmaceutico. Avendo investito nel settore cosmetico, farmaceutico, nutrizionale, diagnostico e delle biotecnologie, Solabia è specializzata nella produzione di ingredienti attivi estratti dalle piante, sostanze di origine biotecnologica e chimica, terreni di cultura biologica e reagenti diagnostici.
La tecnologia Omega Ceramide® è un processo produttivo a basso impatto ambientale: reazione biocatalizzata da enzimi, senza l’utilizzo di solventi, che parte da substrati vegetali. La sintesi inizia con amminoglicerolo e acido grasso differente a seconda della fonte vegetale utilizzata, ottenendo infine una struttura a testa polare e code apolari con proprietà chimico-fisiche caratteristiche delle ceramidi (Fig.1). Questa tecnologia presenta tre aspetti positivi:
1. Ripristino del cemento lipidico intercorneocitario: migliora la coesione dei cheratinociti con effetto ristrutturante della barriera cutanea.
2. Stabilizzazione degli UFA: aumenta la stabilità all’ossidazione e facilita la formulazione.
3. Aumento della biodisponibilità degli UFA grazie alle caratteristiche biomimetiche della struttura: incrementa l’efficacia dell’attivo. Interessanti attivi prodotti con questa tecnologia sono:
• Ω9 Ceramide Olive®, veicolante acido oleico da olio d’oliva;
• Vitaskin E®, contente omega 6 e 3 da semi di lampone, e un derivato della vitamina E;
• Ceralink+®, con acido linoleico da semi di cartamo e Ceramide 3.
Ω9 Ceramide Olive® (nome INCI: Olive Oil Aminopropanediol Esters) è un attivo indicato per prodotti anti-ageing, in grado sia di ripristinare la corretta omeostasi della barriera cutanea sia di avere un effetto rassodante.
Vitaskin E® (nome INCI: Raspberry Seed Oil/Tocopheryl Succinate Aminopropanediol Esters) è un attivo in grado di stimolare la ristrutturazione degli strati cutanei grazie al contenuto di acido linoleico, linolenico e del derivato della vitamina E, più stabile e biodisponibile.
Ceralink+® (nome INCI: Safflower Oil/Palm Oil Aminopropanediol Esters, Ceramide 3) è un attivo costituito da una delle ceramidi maggiormente presenti nello strato corneo (~22%), la ceramide N, e due analoghi della ceramide 10 (NdS) e 2 (NS) ottenuti tramite tecnologia Omega Ceramide® con olio di cartamo.
Ceralink+® stimola la sintesi di un precursore partecipante alla formazione endogena di ceramidi, migliora quindi la composizione della barriera cutanea aumentando le difese da aggressioni esterne e conseguente riduzione dello stato infiammatorio.
Le caratteristiche tecniche di Ω9 Ceramide Olive®, Vitaskin E® e Ceralink+® sono riportate in Tabella 1.
Ω9 Ceramide Olive®
I test di efficacia eseguiti verificano l’attività anti-elastasi e la capacità di migliorare l’elasticità e la tonicità cutanea.
Studi in vitro
Studi in vitro su espianti di pelle umana (cute addominale di donne di 40 anni) comprovano l’azione inibente dell’enzima elastasi; questo è una proteasi che catalizza la degradazione dell’elastina con conseguente peggioramento del tessuto connettivo, riducendo le proprietà elastiche della pelle quando sottoposta a forze meccaniche, con conseguente perdita di tono.
Sugli espianti è applicata giornalmente (per 6 giorni) un’emulsione contenente l’1% di Ω9 Ceramide Olive® o placebo e successivamente elastasi. Sono osservate poi le fibre al microscopio ottico per misurare la superficie occupata.
Il network di fibre elastiche di partenza rimane inalterato al termine del test senza l’applicazione dell’enzima; dove questo viene applicato la differenza è netta tra il trattamento con crema contente l’attivo e i casi trattati con placebo.
In questi ultimi le fibre sono nettamente deteriorate a differenza del precedente dove il network rimane immutato, prova dell’inibizione dell’enzima.
Studi in vivo
Studi in vivo su 20 volontari con una condizione di cute molto secca e danneggiata dimostrano come l’applicazione bigiornaliera (per 56 giorni) di un’emulsione contenente l’1% di Ω9 Ceramide Olive® porti a un significativo aumento dell’elasticità e tonicità della pelle (verificato con analisi del microrilievo).
A differenza dell’utilizzo del placebo, che non porta a un risultato significativo, l’uso della crema con l’attivo migliora del 33% le microdepressioni nell’80% dei volontari […]
Tutti i componenti di Ω9 Ceramide Olive®, Vitaskin E® e Ceralink+® sono conformi al Regolamento (CE) n.1223/2009, privi di qualsiasi sostanza proibita, CMR e allergeni.
Sono materie prime ben tollerate dalla pelle, con un profilo tossicologico sicuro sia per la cute che per gli occhi.
Ω9 Ceramide Olive® e Vitaskin E® non contengono derivati da palma. I componenti derivati da palma costituenti Ceralink+® sono certificati RSPO.
I nomi INCI delle materie prime sono registrati in EU, USA e Giappone; in Cina tutti i componenti degli attivi sono listati nell’elenco IECIC e in più la Ceramide 3 del Ceralink+® è presente anche nell’elenco IECSC.
La tecnologia Omega Ceramide® contrappone un alto livello di efficacia a un basso impatto ambientale.
Il mercato è in continua ricerca di prodotti funzionali e questa tecnologia è in grado di offrirli.
Ω9 Ceramide Olive®, Vitaskin E® e Ceralink+® sono attivi versatili dal punto di vista formulativo e funzionale, utilizzabili sia nelle classiche emulsioni che in prodotti anidri.
MAKEUP TECHNOLOGY
Luca Mandelli
luca.mandelli@variati.it
www.variati.it
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Validazione/descrizione di un impianto per la produzione di emulsioni
Validazione/descrizione di un impianto per la produzione di emulsioni
Questo articolo descrive l’impiantistica di produzione delle emulsioni. Verrà prima fatta una breve introduzione riguardo le norme di buona fabbricazione (Good Manufacturing Practices, GMP) dal punto di vista impiantistico, con la descrizione delle tipologie di emulsioni e l'importanza della pulizia e sanitizzazione; si proseguirà poi con la descrizione delle macchine e del processo. Scopo della trattazione è illustrare l'adeguatezza dell'impianto alla fabbricazione dei prodotti cosmetici, in particolare delle emulsioni (mascara).
Validation/description of an emulsion production plant
System composed of melter and turboemulsifier
This article describes the emulsion production plant.
A brief introduction will first be made regarding good manufacturing practices regarding machinery, the description of the types of emulsions and the importance of cleaning and sanitization; we will then continue with the description of the machines and the process.
The purpose of the discussion is to illustrate the suitability of the plant for the manufacture of cosmetic products, in particular emulsions (mascara).
Definizione e descrizione di un impianto e validazione, adeguatezza alla produzione di emulsioni (mascara).
Materiali e Metodi
La validazione è considerata come la verifica della conformità di almeno tre produzioni conformi.
Di seguito è illustrato un esempio di formula e metodo con cui si va a testare il funzionamento dell’impianto.
Esempio di formula e metodo di produzione
Ingredienti o materiali (mascara)
Gli ingredienti sono acqua, idratante, solvente, collante, gelificante, emulsionante, colorante, fattore di consistenza, cere, filmogeni e conservanti.
Il sistema di produzione o metodo prevede l’utilizzo di 2 macchine: fusore e turboemulsore.
Ciascuno dei due impianti è dotato di mescolatore; il turboemulsore in più ha la turbina od omogeneizzatore, fondamentale per ottenere l’emulsione.
Nel fusore viene lavorata la fase oleosa composta da: fattore di consistenza, cere e filmogeni.
Nel turboemulsore vengono lavorate le seguenti fasi:
• Fase 1: acqua, idratante, solvente.
• Fase 2: collante, gelificante.
• Fase 3: acqua, emulsionante.
• Fase 4: colorante.
• Fase 5: conservanti.
MAKEUP TECHNOLOGY
Antonio Zaghi
BP2, Cernusco sul Naviglio (MI)
antoniozaghi@bp2inox.it
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Il mascara naturale
Il mascara naturale
L’articolo è volto a definire il significato dei numerosi claim che negli ultimi anni hanno popolato il mondo della cosmetica. Il consumatore è sempre più spesso desideroso di capire e controllare quello che sta comprando e utilizzando. A questo scopo ho voluto approfondire quali sono i mezzi che può utilizzare per informarsi e analizzare la qualità delle informazioni che può ottenere con questi strumenti. Non esistendo una definizione chiara e univoca di “naturale”, il concetto viene spesso male interpretato. A “naturale” si sono uniti molti altri nuovi claim, in relazione ai quali ci sono molti miti da sfatare. Nella seconda parte dell’articolo si entra nel dettaglio di una delle categorie cosmetiche più coinvolte da questo trend: il mascara. Il mascara naturale viene percepito dal consumatore come più sicuro e meno irritante, ma queste preoccupazioni sono realmente giustificate? Entrando nel dettaglio di ogni classe di materie prime utilizzate in un mascara, possiamo vedere come questa tipologia di prodotto si sta adattando alle nuove tendenze.
Natural mascara
Expectations vs reality: how mascara formulation adapts to new market trends
This article is aimed at defining the meaning of the numerous claims that have populated the world of cosmetics in recent years. Consumers are increasingly eager to understand and control what they are buying and using. For this purpose I wanted to investigate what are the tools that can be used to inform themselves and analyze the quality of information they can get with these tools.
As there is no clear and univocal definition of “natural” the concept is often misinterpreted. To “natural” have joined many other new claims in relation to which there are many myths to debunk.
In the second part of the article, we go into detail about one of the cosmetic categories most affected by this trend: mascara. Natural mascara is perceived by consumers as safer and less irritating, but are these concerns really justified? By going into detail about each class of raw materials used in a mascara, we can see how this type of product is adapting to the new trends.
Era il 2010 quando Johann Wiechers parlava di “Naturale” come la nuova religione cosmetica.
Argomentava il suo articolo partendo dal rapporto tra scienza e religione, sostenendo che la religione è qualcosa che non deve essere provata da fatti; se la religione avesse delle prove sarebbe una scienza e a quel punto non sarebbe più una fede. Quindi perché definire come “naturale” la nuova religione cosmetica? Perché non c’è evidenza della superiorità del naturale sul sintetico, ma nonostante ciò molti consumatori pensano che “naturale” sia migliore.
Continuava l’articolo con vari aneddoti, tra cui la sua discussione con una persona che sosteneva che i tensioattivi naturali fossero migliori “perché sono naturali” e che “essendo naturali non irritano e sono migliori per la pelle”. Alla sua ulteriore domanda: “E perché non irritano la pelle?”. La risposta fu: “Perché sono naturali”. A quel punto cercò di spiegare al “credente del naturale” che la struttura dei tensioattivi li porta ad avere una maggior probabilità di interagire con le membrane cellulari, ed è questa la ragione del loro potere irritante. La verità non è che tutti i tensioattivi naturali non sono irritanti e che tutti i tensioattivi sintetici lo sono (1).
Sono passati 11 anni e il “credo” del naturale si è diffuso e sviluppato secondo diverse diramazioni.
Partendo da quello che era puramente un credo, la parte scientifica della cosmetica ha cercato di approfondire, trovare una linea comune e dare una logica a questo grande trend.
A oggi al naturale si affiancano tanti nuovi concetti più tangibili e dimostrabili: sostenibile, a basso impatto ambientale, biodegradabile, zero-waste, enviromental friendly, upcycling, short INCI, ecc.
Mentre per un consumatore esperto e informato questi sono claim ben distinti, il 50% dei consumatori europei non è in grado di definire la differenza tra un cosmetico naturale e biologico, ma nonostante questo, nel 2016 l’80% delle donne francesi ha acquistato un cosmetico naturale/biologico e il 50% di queste dichiara di averlo fatto dopo aver realizzato l’impatto ecologico dei prodotti non biologici (2).
È chiaro, quindi, che nonostante la confusione e la mancanza di una regolamentazione, indipendentemente dalla motivazione di base, che sia per cieca fiducia o per consapevole informazione, questo tipo di trend non è destinato a sparire a breve.
MAKEUP TECHNOLOGY
Lara Checchi
Research Chemist, Oxygen Innovation, Crema (CR)
lchecchi@oxygendevelopment.com
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Black of 35
Black of 35
“Specchio, specchio delle mie brame,
chi ha lo sguardo più intenso del reame?”
Potrebbe forse essere il mantra rivisitato di una fiaba dei fratelli Grimm dei giorni nostri.
Ciglia effetto volume ed eyeliner grafici continueranno a rappresentare la tendenza dei prossimi mesi. La mascherina ci accompagnerà ancora per qualche tempo, riportando l’attenzione sul nostro più affascinante strumento comunicativo: gli occhi.
Le formulazioni di eyeliner e mascara, per considerarsi performanti, devono poter rispondere a una serie di criteri: pay-off soddisfacente, viscosità adeguata, scorrevolezza in applicazione e lunga durata.
Un ulteriore requisito fondamentale risiede nell’accurata selezione del packaging: uno scovolino o un applicatore poco idonei possono compromettere le performance di una formula ottimale.
Nonostante in commercio si possano reperire delineatori occhi e mascara delle colorazioni più svariate, il grande classico resta sempre il nero: il colore della notte e del carbone. Sì, il carbone.
C’erano una volta, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, il profumiere francese Eugène Rimmel e T. L. Williams (fondatore di Maybelline): i pionieri della formulazione del mascara. I primi prototipi vennero creati miscelando vaselina a polvere di carbone.
Il nero fumo, o Carbon black (CI 77266), è il pigmento inorganico nero per eccellenza, costituito da particelle finissime di carbonio amorfo ottenute attraverso la combustione incompleta di idrocarburi.
Il Carbon black (D&C Black 2) è tuttavia un “osservato speciale” da parte della Commissione europea1 e della Food and Drug Administration (FDA) per i suoi possibili rischi per la salute umana.
Un carbon black pre-disperso in forma non- nano è la favola di ogni formulatore?
“I sogni son desideri” che oggi diventano realtà.
Gale & Cosm distribuisce in esclusiva per l’Italia il BLACK OF 35 di Nanogen, una dispersione acquosa di Carbon black stabile, versatile e di facile impiego.
Il BLACK OF 35 (nome INCI: Water, Black 2, Butylene Glycol, Laureth-20, 1,2-hexanediol) è una dispersione acquosa di D&C Black 2 al 35%, dotato di elevata purezza e in forma non-nano.
L’ingrediente si presenta come un fluido lievemente viscoso, dall’intensa e uniforme nuance nera.
Il BLACK OF 35 rispetta i requisiti previsti dal Regolamento EU 1223/20092 e dalla FDA secondo il Code of Federal Regulations (CFR) Title 21.
In accordo con la ISO 16128, la percentuale di origine naturale è pari a 6,35%.
In Tabella 1 sono riportate le caratteristiche tecniche del prodotto.
I benefici legati al suo impiego sono molteplici:
1. stabilità nel tempo, senza formazione di precipitati e/o viraggio di colore;
2. rapidità di dispersione;
3. intensità e purezza del colore (il nero è più profondo rispetto all’ossido di ferro tradizionale);
4. resistenza intrinseca agli oli.
Per dimostrare le prestazioni del BLACK OF 35 sono stati svolti un test di stabilità per 3 mesi e un Cycling test.
Il BLACK OF 35 è risultato, in entrambi i casi, estremamente performante.
Andiamo a esaminare nel dettaglio i risultati ottenuti.
La stabilità è stata valutata mantenendo un becher contenente BLACK OF 35 puro a temperatura costante di 25°C per 3 mesi.
In Tabella 2 è possibile confrontare la viscosità a T0, a distanza di una settimana, dopo un mese e dopo 3 mesi. Come si desume dai dati, la viscosità non ha subito evidenti alterazioni; inoltre non si sono presentati fenomeni di cristallizzazione, aggregazione di particelle e/o precipitazione della componente solida.
Il BLACK OF 35 è caratterizzato da una notevole rapidità di auto-dispersione in fase acquosa. La sequenza di immagini della Figura 1 descrive il comportamento tempo-dipendente del BLACK OF 35 allo 0,05%, in un becher contenente acqua demineralizzata.
Dopo appena 15 secondi, il prodotto risulta essere completamente disperso senza agitazione alcuna e la soluzione appare omogenea.
Per un’indagine approfondita della stabilità del prodotto, il secondo metodo sperimentale utilizzato è il Cycle test, in cui è stato confrontato il BLACK OF 35 con un ingrediente analogo della concorrenza. […]
Il BLACK OF 35 è da ritenersi sicuro nelle condizioni di utilizzo consigliate. Non contiene nanomateriali, CMR, SVHC e diossano.
Per ottimizzare la resistenza all’acqua e sebo del BLACK OF 35, si consiglia l’impiego combinato del BLACK OF 35 con il Nanosol SS (nome INCI: Acrylates Copolymer) di Nanogen.
La sinergia tra i due elementi è stata dimostrata mediante la preparazione di una miscela di BLACK OF 35 al 30%, Nanosol SS al 30% e acqua al 40%. […]
Fase | Nome INCI | Nome commerciale | % |
---|---|---|---|
A | Aqua | - | 59 |
B | Algin | Vivastar CS 052 Alginate (Gale & Cosm) | 1,5 |
Glycerin | - | 4,5 | |
C | Polyglyceryl-4 Hemp Seedate | Galehemp WS (Gale & Cosm) | 5 |
D | Aqua, Black 2, Butylene Glycol, Laureth-20, 1,2-hexanediol | BLACK OF 35 (Gale & Cosm) | 25 |
E | Acrylates Copolymer | Nanosol SS (Gale & Cosm) | 4 |
F | Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin | - | 1 |
Sodium Hydroxide | - | q.b. |
Descrizione processo produttivo
- 1. Scaldare la fase A a 70°C.
- 2. Premiscelare la fase B e aggiungerla a filo all'acqua, agitando con turboemulsore.
- 3. Aggiungere fase C, D e F durante il raffreddamento sotto pale.
- 4. Aggiungere la fase F. Raggiungere pH 7.
MAKEUP TECHNOLOGY
Cecilia Compagnoni
Product Specialist
tel 02 9315076
cecilia.compagnoni@galecosm.com
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Mascara is back
Mascara is back
Obiettivo di questo articolo è evidenziare come negli ultimi anni il mascara abbia cambiato il suo corso, partendo dal suo momentaneo declino a inizio 2018, fino alla sua sorprendente ascesa a seguito della crisi sanitaria mondiale del 2020: un prodotto che negli ultimi anni è stato altamente sottovalutato, sta ora vivendo una nuova era. L’entrata in scena delle mascherine come parte integrante della quotidianità ha di fatto messo in ombra la categoria di prodotti labbra, aumentando il focus sugli occhi. Tutto ciò ha portato alla nascita del termine “mascara index”, strumento di misurazione del mercato che ha sostituito il famoso “lipstick index”, coniato nel 2001 successivamente all’analisi della vendita di rossetti durante la crisi economica di quel periodo. L’area occhi è oggi il focus del color makeup e in particolare il mascara è tra i prodotti più richiesti dell’ultimo anno, in quanto capace di dare il giusto risalto allo sguardo, importante strumento di comunicazione in questo periodo in cui la distanza è una necessità. Il mascara è un prodotto estremamente tecnico e soggettivo, per cui è necessario trovare la perfetta sinergia tra i vari elementi che lo compongono per ottenere un prodotto performante e vincente. In aggiunta, ha anche bisogno di essere attrattivo e in linea con la richiesta di mercato, in continua evoluzione a seconda del contesto sociale e culturale. Ecco perché è necessario sviluppare un mascara che segua i trend del momento, partendo dalla ricerca di un volume ad alta definizione e lunga durata, alla domanda di formulazioni sempre più all’avanguardia, naturali e “clean”.
Mascara Is Back!
Mascara New Era: protagonist in times of crisis
Purpose of this article is to highlight how the mascara trend has changed in recent years; from its momentary decline in early 2018, to its surprising rise following the 2020 world health crisis: a product that has been highly underrated it is now experiencing a new era.
The arrival on the scene of surgical masks as part of everyday life has effectively overshadowed lip product category, increasing the focus on the eye area.
This background has led to the birth of the term Mascara Index, a market measurement tool that has replaced the already existing Lipstick Index, coined in 2001 following the lipstick sales analysis during the economic crisis of that period.
Eye products are now the focus of color make-up and mascara in particular has become one of the most popular products of this last year, as it is able to give the right emphasis to the eyes, which are an important communication tool in this period where distance is a necessity.
Mascara is an extremely technical and subjective product, so it is necessary to find the perfect synergy between the different elements that make it up in order to obtain a highly performant and winning product. In addition, it also needs to be eye-catchy and in line with market demand, which is constantly evolving according to social and cultural context.
Reason why, it is important to develop a mascara which follows today’s trends, going from high-definition and long-lasting volume to the increasing need of cutting-edge, natural and “clean” formulations.
Anno 2018: uno dei protagonisti indiscussi del mondo del color makeup stava vivendo un momento difficile nonostante restasse tra i primi posti dei prodotti cosmetici più venduti; parliamo del mascara.
In quel periodo si parlava di “futuro incerto” e di vendite in calo per il mascara, uno dei prodotti makeup per eccellenza, che veniva talmente trascurato da essere sempre meno incluso nei nuovi lanci di mercato, sia dei nuovi brand che di quelli più trendy e affermati.
Complici anche i social network e la ricerca del selfie perfetto, negli ultimi anni i marchi cosmetici hanno preferito focalizzarsi sulle categorie “Complexion” e Labbra, prediligendo anche l’utilizzo di ciglia finte per aumentare la drammaticità del look occhi.
Tuttavia, il 2020 è stato un periodo storico che ha segnato profondamente il mondo intero dal punto di vista culturale e sociale, portando dunque nuovi stili di vita e, di conseguenza, nuove domande di mercato.
L’uso delle mascherine, strumento indispensabile per la prevenzione della salute in questa emergenza sanitaria mondiale causata dal COVID-19, ha radicalmente cambiato la richiesta dei consumatori che hanno dovuto adattarsi e adeguare le proprie abitudini. Ed è proprio in questo difficile periodo storico che vediamo il ritorno del mascara come prodotto essenziale e irrinunciabile nella nuova routine quotidiana dei consumatori di makeup. Quindi, che siate fisicamente in ufficio o a casa, che abbiate una videocall o una semplice commissione da fare, l’importanza di poter sorridere con lo sguardo ha fatto sì che gli occhi diventassero il nuovo focus di attenzione e potente strumento di comunicazione.
Ecco perché enfatizzare e intensificare lo sguardo è diventata la nuova necessità, e nessuno più del mascara può riuscirci con una sola passata e in pochi secondi.
MAKEUP TECHNOLOGY
Chiara Alquati
Marketing Manager, Oxygen Innovation, Crema (CR)
calquati@oxygendevelopment.com
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Estogel M, EMC30, EMI30
Estogel M, EMC30, EMI30
La nuova generazione di gelificanti naturali per oli
La divisione Personal Care Industry di DKSH Italia nasce nel 1997, con l’obiettivo principale di distribuire prodotti e formule cosmetiche d’avanguardia altamente performanti e innovative. DKSH dispone di una rete globale di 825 sedi in 35 Paesi, grazie alla quale è in grado di fornire servizi di espansione sul mercato atti a soddisfare tutte le esigenze dei clienti, dal sourcing alla commercializzazione e alla logistica di materie prime in ambito cosmetico.
Polymer Expert è stata fondata nel 2000 da Marc Dolatkhani in un piccolo laboratorio nel Pessac, in Francia. Oggi è leader globale nella ricerca e nello sviluppo di materie prime innovative nel campo dei polimeri sintetici, e offre un’ampia gamma di soluzioni e servizi per diversi segmenti di clienti e mercato.
Estogel M è un polimero di origine naturale nato per viscosizzare sistemi lipofili. Compatibile con un’ampia gamma di esteri e oli polari e medio-polari, questo innovativo viscosizzante permette di ottenere sistemi oleosi trasparenti caratterizzati da un ottimo potere sospendente e da proprietà tissotropiche tali da poterli utilizzare in prodotti in confezione spray.
Estogel M è adatto a realizzare lipogel e stick anidri, e per stabilizzare emulsioni a fase esterna lipofila; tuttavia, per potersi esprimere al meglio deve essere lavorato a elevate temperature (100°C) che possono risultare proibitive per alcuni oli vegetali facilmente ossidabili.
È per questo motivo che il produttore Polymer Expert ha sviluppato due soluzioni versatili e facili da utilizzare che non richiedono elevate temperature per il loro utilizzo:
– EMC30: dispersione al 30% di Estogel M in trigliceride caprilico-caprico per viscosizzare oli polari e medio-polari. Solubilizzabile nel mezzo oleoso a 80°C.
È la referenza dotata del più alto indice di naturalità secondo la ISO 16-128 (ION=0,97).
– EMI30: dispersione al 30% di Estogel M in isononil isononanoato per viscosizzare oli medio-polari. Solubilizzabile nel mezzo oleoso a 80°C.
Questa referenza impartisce un tocco siliconico alla formulazione che lascia la pelle asciutta e vellutata allo stesso tempo.
I prodotti Estogel M, EMC30 e EMI30 sono distribuiti in Italia da DKSH, società attiva nella distribuzione di materie prime per l’industria cosmetica.
Composizione e Specifiche tecniche
Estogel M e le sue dispersioni EMC30 ed EMI30 sono ottenuti dall’olio di ricino attraverso un processo eco-compatibile, e si presentano sotto forma di gel solido.
Questa classe di polimeri viscosizza gli oli grazie a un meccanismo associativo sopra-molecolare che prevede la formazione di legami a idrogeno tra monomeri e olio, fino a formare un sistema a matrice in grado di incrementare la viscosità della fase grassa.
In Tabella 1 sono riportati nome INCI e caratteristiche tecniche di Estogel M, EMC30 ed EMI30, mentre in Figura 1 è riportato il comportamento reologico dell’Estogel M in funzione della sua percentuale di utilizzo e del mezzo oleoso in cui viene solubilizzato: C12-15, olio di girasole, isopropil palmitato (IPP), isononil isononanoato (ININ) e pentaeritritil tetraisostearato (PTIS); trigliceride caprilico caprico (CCT) e olio di ricino.
Il principale vantaggio di questi prodotti consiste nella loro capacità di garantire, oltre a un’elevata viscosità, un ottimo potere sospendente. Questo fa sì che si possano ottenere prodotti trasparenti in cui si possono sospendere glitter, perle, beads o particelle esfolianti, assicurando un effetto visivo di grande impatto.
MAKEUP TECHNOLOGY
Alberto Montano
Local Business Line Manager, Personal Care Industry, Performance Materials
tel 02 3070181
alberto.montano@dksh.com
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Come indossare il makeup?
Come indossare il makeup?
L’industria cosmetica è suddivisa in diversi segmenti in base alla tipologia di prodotto: pelle, capelli, makeup, prodotti per l’igiene personale e profumi. Durante la primavera scorsa, a causa dell’epidemia da COVID-19, quasi tutti questi settori hanno registrato un calo delle vendite. Gli effetti del lockdown sull’industria cosmetica possono essere osservati a livello globale in tutte le regioni, dal Nord America all’Europa, fino all’Asia Pacifica.
Il COVID-19 ha sconvolto il mondo e generato in breve tempo nuovi bisogni, accelerando alcune tendenze già esistenti. Mentre prodotti come makeup e profumi hanno osservato un evidente calo delle vendite, alcune categorie sono riuscite a registrare una rapida crescita, tra cui saponi e bagnoschiuma (+194%), colorazione capelli (+115%), cura delle unghie (+108%), cura della pelle (+99%) e lozioni per il corpo (+79%) (1-4).
I mesi vissuti in emergenza sanitaria hanno avuto e continueranno ad avere un notevole impatto sulla dinamica dei consumi di prodotti cosmetici: non solo sono cambiati routine e stile di vita, ma anche l’approccio all’acquisto (5,6).
Se in un primo momento la richiesta di makeup era diminuita a favore di prodotti igienizzanti, al termine del lockdown la richiesta è nuovamente aumentata. Dopo ogni crisi economica o sociale, i consumatori sono orientati all’acquisto di prodotti che migliorano non solo il loro aspetto, ma che li facciano sentire meglio, generando un effetto sensoriale ed esperienziale nel consumatore come dopo una giornata alla Spa.
Un cambiamento molto importante nelle abitudini occidentali, ma già presente da molti anni in Oriente, è l’utilizzo delle mascherine di protezione in luoghi pubblici o affollati, e che ormai sono inevitabilmente entrate a far parte della routine quotidiana di tutti. Chiavi, portafoglio…e mascherina!
Scopo delle sperimentazioni
Con l’utilizzo frequente e ancora obbligatorio della mascherina, è necessario ripensare ai prodotti makeup per aumentare le vendite. In accordo con Mintel, diviene essenziale identificare il cambiamento degli stili di vita e delle abitudini dei consumatori per scoprire nuove opportunità da parte dei brand cosmetici. Ad esempio, vi è un potenziale aumento di utilizzo del makeup dedicato alla zona occhi, in quanto i consumatori cercano di abbinare il trucco degli occhi alla mascherina. Mentre i prodotti per il trucco a zone saranno ricercati per migliorare sopracciglia e occhi, il trucco di base dovrà garantire una formulazione più resistente al sudore e al costante contatto con la mascherina.
MAKEUP TECHNOLOGY
Valentina Abbondandolo,
Chiara Chiaratti
Mérieux NutriSciences Italia
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