Fagron Bitter Melon

Sovrappeso e obesità rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie croniche quali malattie cardiache e diabete e sono condizioni causate ed influenzate da molti fattori, tra cui un eccessivo consumo di carboidrati.
La necessità di mantenere efficiente il metabolismo del glucosio e limitare l’assimilazione di zuccheri a livello intestinale è quindi fondamentale.
Fagron Italia presenta Fagron Bitter Melon, un estratto secco di Momordica charantia L. frutto, ricco in sostanze attive dalle proprietà benefiche nei confronti dell’omeo
stasi glucidica (1), ora disponibile per formulazioni per il benessere del metabolismo dei carboidrati e del peso corporeo.

Composizione e specifiche tecniche

Fagron Bitter Melon è un estratto secco del frutto di Momordica charantia L. standardizzato al 7% in charantine.
Il prodotto è 100% vegetale, ottenuto con metodica estrattiva che prevede l’impiego di etanolo e acqua, conforme agli attuali standard europei relativamente all’assenza di allergeni, OGM e contaminanti (dati tecnici disponibili nella Tabella 1).Schermata 2016-04-20 alle 16.27.37

Meccanismo d’azione e studi preclinici

La charantina, il momordenolo e la momordicina sono risultati attivi nell’inibire la glicogeno sintasi chinasi-3 (GSK-3), proteina in grado di modulare l’insulina, la cui attività è elevata nei soggetti insulinoresistenti e nei tessuti dei diabetici tipo II (2).
Un altro componente attivo del Bitter melon dotato di proprietà ipoglicemiche è il polipeptide-P o p-insulina. Tale peptide, presente nel frutto, funziona mimando l’azione dell’insulina umana abbassando i livelli di glucosio ematico nei gerbilli e nell’uomo, se iniettato a livello sottocutaneo (1).
Una recente review (3) ha confermato che l’azione dei frutti di Momordica charantia nei confronti del metabolismo del glucosio, sulla base di studi in vitro e in vivo condotti su animali, è data da una serie di meccanismi d’azione riportati qui di seguito.
La somministrazione orale di succo di Bitter melon ha evidenziato una significativa riduzione dell’assorbimento di glucosio, Na+/K+ dipendente, a livello della mucosa intestinale in un modello di ratto diabetico.
La supplementazione orale di M. charantia incrementa i livelli della proteina trasportatrice del glucosio a livello muscolare (GLUT4) con conseguente miglioramento dei livelli di tolleranza al glucosio in un modello animale di diabete tipo II con iperinsulinemia.
La Momordica charantia ha evidenziato effetti benefici nel diabete mantenendo i livelli normali di glucosio mediante l’inibizione della fruttosio 1,6-difosfatasi e della glucosio-6-fosfatasi, due enzimi della gluconeogenesi e della stimolazione della glucosio-6-fosfatasi deidrogenasi della via dei pentoso fosfati.
È stato scientificamente dimostrato che la somministrazione orale di M. charantia stimola la secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Questa osservazione è stata confermata da uno studio che ha investigato l’effetto della somministrazione orale di succo di frutto di M. charantia a livello delle cellule alfa, beta e delta nel pancreas in ratti resi diabetici mediante trattamento con streptozocina, usando un metodo immunoistochimico.
La somministrazione di estratto alcolico di M. charantia ha evidenziato un significativo miglioramento dell’integrità strutturale delle isole di Langerhans.
Studi scientifici evidenziano che il Bitter melon è in grado di ridurre l’accumulo di lipidi durante la differenziazione di un preadipocita in adipocita e di innescare una downregulation del PPARg, fattore regolatore dell’adipogenesi.
Le saponine presenti nel frutto di M. charantia riducono, inoltre, l’attività delle lipasi pancreatiche limitando l’assorbimento dei grassi a livello intestinale.
Il Bitter melon risulta anche in grado di incrementare il metabolismo lipidico e il dispendio energetico cellulare e tissutale mediante la stimolazione della biogenesi mitocondriale.

Efficacia

Studi preclinici
L’estratto acquoso del frutto ha permesso di ridurre i livelli di glucosio ematico del 48% nel ratto diabetico con un effetto comparabile a quello della glibenclamide e di migliorare, inoltre, la sensibilità all’insulina, la tolleranza al glucosio e il segnale dell’insulina in ratti a cui è stata indotta insulino-resistenza (3). L’estratto di Bitter melon è risultato utile, come evidenziato da una recente review, nel controllo del peso corporeo e nell’accumulo di grassi. Una dieta composta da 0,75% di Bitter melon ha permesso di prevenire l’aumento di peso e l’accumulo di grasso viscerale e peritoneale in ratti alimentati con una dieta ricca di grassi (3).
Un altro studio condotto con topi obesi e nutriti con un’alimentazione ricca di grassi ha confermato che il gruppo di animali trattato con 2 o 5% di estratto di Bitter melon per 12 settimane presentava una riduzione dell’accumulo di grassi e del tessuto adiposo bruno (BAT). Il melone amaro ha ridotto la dimensione degli adipociti e i livelli di citochine pro-infiammatorie (4) coinvolte nel processo di infiammazione e nell’accumulo di grassi caratteristici dell’obesità e dell’insulino resistenza.

Studi clinici
Due case studies (3) hanno evidenziato l’azione sull’uomo del prodotto. Il primo, condotto su 100 pazienti affetti da moderato diabete non insulino dipendente, e trattati con una sospensione della polpa della pianta, ha evidenziato una significativa riduzione dei livelli sierici di glucosio postprandiali e a digiuno. Il secondo indica, invece, che 200 mg di estratto di Bitter melon, assunti due volte al giorno per 7 giorni in associazione a metà dose di metformina o glibenclamide, o entrambi in combinazione, potenziano l’azione ipoglicemica dei farmaci mediante un meccanismo di sinergismo nei 15 pazienti, affetti da diabete non insulino dipendente, presi in esame.
Uno studio clinico open label, condotto su 42 pazienti, trattati per tre mesi con 4,8 grammi di liofilizzato di melone amaro, ha permesso di ridurre il tasso d’incidenza della sindrome metabolica rispetto al riferimento con una contemporanea e importante riduzione della circonferenza del girovita, anche dopo un mese dalla supplementazione senza significativi effetti collaterali (5).
Uno studio clinico multicentrico, randomizzato, doppio-cieco e controllato, condotto su un totale di 143 pazienti con diabete tipo 2, ha comparato l’azione del Bitter melon con la metformina. Lo studio ha evidenziato che il melone amaro riduce i livelli di fruttosamina alla quarta settimana dopo un dosaggio giornaliero di 2000 mg (6).
In un recente studio clinico, doppio-cieco con placebo, 95 pazienti con diabete mellito tipo 2 recentemente diagnosticato, sono stati randomizzati in tre gruppi: il primo e il secondo gruppo hanno ricevuto per 10 settimane rispettivamente 2 e 4 g/die di Bitter melon in polvere, il gruppo III ha ricevuto 5 mg/die di glibenclamide, sempre per 10 settimane. Il gruppo trattato con Bitter melon ha riscontrato una maggiore riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari associati al diabete, rispetto ai pazienti che assumevano glibenclamide (7).

Sicurezza

Il frutto di Momordica charantia L. è inserito nell’allegato 1 del DM 27 marzo 2014 che disciplina l’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali.
L’assunzione orale dei frutti del Bitter melon è considerata sicura da studi scientifici, come dimostrato dalla tradizione d’uso e di consumo dei frutti nelle culture asiatiche. Iniezioni sottocutanee di p-insulina estratta da Momordica charantia L. appaiono sicure nei topi (8).

Applicazioni e modalità d’uso

Le linee guida ministeriali di riferimento per gli effetti fisiologici, applicabili in attesa della definizione dei claims sui botanicals a livello comunitario e presenti nell’allegato 1 del DM 27 marzo 2014, attribuiscono al frutto di Momordica charantia L. un’azione nel benessere del metabolismo dei carboidrati.
Sulla base degli studi scientifici si suggerisce un dosaggio di 100-200 mg tre volte al giorno (8).
Fagron Bitter Melon può essere impiegato in integratori alimentari per il benessere del metabolismo dei carboidrati, anche nei casi di insulino resistenza e sindrome metabolica associata ad ovaio policistico (9) e per il benessere e il controllo del peso corporeo.

Bibliografia
1 Hazarika R, Parida P, Neog B, Singh Yadav RN (2012) Binding Energy calculation of GSK-3 protein of Human against some anti-diabetic compounds of Momordica charantia linn (Bitter melon).
Bioinformation 8(6) 251–254
2 Baby J, Jini D (2013) Antidiabetic effects of Momordica charantia (bitter melon) and its medicinal potency.
Asian Pac J Trop Dis Apr 3(2) 93–102
3 Alam MA, Uddin R, Subhan N, Rahman MM, Jain P, Reza HM (2015) Beneficial role of bitter melon supplementation in obesity and related complications in metabolic syndrome. J Lipids 2015:496169
4 Bao B, Chen YG, Zhang L, Na Xu YL, Wang X, Liu J, Qu W (2013) Momordica charantia (Bitter Melon) reduces obesity-associated macrophage and mast cell infiltration as well as inflammatory cytokine expression in adipose tissues. PLoS One Dec 17 8(12) e84075
5 Tsai CH, Chen EC, Tsay HS, Huang CJ (2012) Wild bitter gourd improves metabolic syndrome: a preliminary dietary supplementation trial. Nutr J Jan 13 11 4-5
6 Fuangchan A, Sonthisombat P, Seubnukarn T, Chanouan R, Chotchaisuwat P, Sirigulsatien V, Ingkaninan K, Plianbangchang P, Haines ST (2011) Hypoglycemic effect of bitter melon compared with metformin in newly diagnosed type 2 diabetes patients.
J Ethnopharmacol 134(2) 422-428
7 Inayat Rahman U, Khan RU, Ur Rahman K, Bashir M (2015) Lower hypoglycemic but higher antiatherogenic effects of bitter melon than glibenclamide in type 2 diabetic patients. Nutr J 26 14 13
8 Das DR, Anupam Sachan K, Imtiyaz M, Shuaib M (2015) Momordica charantia as a Potential Medicinal Herb: An Overview.
J Med Plants Studies 3(5) 23-26
9 American Botanical Council: http://cms.herbalgram.org/herbclip/pdfs/090664-325.pdf

Schermata 2016-04-20 alle 16.27.50

AstaPure®

L’astaxantina (3,3’-dihydroxy-β-β-carotene-4,4’-dione) è una xantofilla sintetizzata dall’alga unicellulare Haematococcus pluvialis ed è presente in diverse specie ittiche come gamberetti e salmoni che si cibano di tale alga; è introdotta nell’organismo umano con la dieta.
Essa possiede due centri chirali e può assumere conformazioni stereoisomeriche diverse; l’astaxantina naturale si presenta come stereoisomero 3S-3′S, mentre quella sintetica rappresenta una miscela di tre isomeri 3S-3’S, 3R-3’S e 3R-3’R nel rapporto 1:2:1. Inoltre, l’astaxantina naturale risulta esterificata (mono- e diestere), mentre quella sintetica si presenta prevalentemente nella forma libera; per tale motivo l’astaxantina naturale e quella sintetica differiscono per quanto riguarda attività e sicurezza (1).
L’astaxantina rappresenta un antiossidante naturale circa 500 volte più potente della vitamina E; essa ha un’azione diretta contro i radicali liberi e previene la perossidazione lipidica preservando la struttura e la funzionalità delle membrane cellulari. La sua caratteristica struttura fa sì che essa penetri all’interno della membrana plasmatica delle cellule, posizionandosi trasversalmente ad essa stabilizzandola e contrastando l’azione dei radicali liberi presenti sia all’interno che all’esterno della cellula. Inoltre, l’attività antiossidante dell’astaxantina non è limitata a quella di scavenger di radicali liberi ma prevede anche la modulazione dell’espressione genica di sistemi enzimatici antiossidanti attraverso il pathway metabolico mediato da Nrf2/ARE (2).
Oltre all’azione antiossidante, l’astaxantina mostra molte altre attività biologiche come quella anti-infiammatoria ed immunomodulante, protegge dallo stress termico nel caso in cui la temperatura corporea superi i 40°C per azione sulle heat shock proteins, contribuisce a dissipare l’energia termica, protegge contro i danni degenerativi legati all’invecchiamento cellulare, migliora la funzionalità cardio-muscolare e delle articolazioni, favorisce il trasporto di ossigeno e riduce l’ossidazione degli eritrociti migliorando così la circolazione sanguigna. Inoltre, sono ampiamente documentati i benefici dell’astaxantina sul miglioramento della performance sportiva; infatti, gli effetti antiossidanti contribuiscono a proteggere i muscoli dai potenziali danni che possono scaturire dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS), prodotti in seguito ad esercizio fisico intenso. L’incremento dello stress ossidativo a livello muscolare si traduce, infatti, in un’alterata funzione contrattile, una riduzione della forza muscolare ed un incremento della fatica per cui la performance risulta compromessa.
AstaPure® è un ingrediente dell’azienda israeliana Algatechnologies Ltd, leader mondiale in produzione e commercializzazione di astaxantina naturale di cui Giellepi è distributore esclusivo per il mercato italiano.

Composizione e specifiche tecniche

Schermata 2016-04-20 alle 16.26.23AstaPure® è un ingrediente ottenuto dall’alga unicellulare Haematococcus pluvialis mediante un processo brevettato di estrazione con CO2 in fase supercritica e purificazione su scala industriale, che consente di ottenere un prodotto di elevata qualità e purezza, con contenuto standardizzato di astaxantina e privo di solventi residui. Inoltre, l’intero processo produttivo risulta ecosostenibile in quanto alimentato unicamente da energia solare.
AstaPure® contiene astaxantina naturale e, in quanto tale, essa risulta esterificata (a differenza di quella sintetica che invece risulta nella forma libera); ciò contribuisce ad aumentare la sua biodisponibilità, oltre a rendere la molecola molto più stabile della forma libera.
AstaPure® è un ingrediente prodotto secondo gli standard internazionali di qualità (ISO 9001:2008, HACCP e Good Manufacturing Practices GMP), privo di glutine, lattosio, OGM; è un prodotto non irradiato, certificato Kosher e Halal. Le specifiche tecniche sono illustrate nella Tabella 1.
AstaPure® è disponibile in diverse versioni (olioresina, beadlets, polvere, soft-gels e polvere idrosolubile (Tab.2)), caratterizzate da concentrazioni diverse di astaxantina (2-20%).

Schermata 2016-04-20 alle 16.26.34Efficacia

AstaPure® vanta un vasto campo di applicazione che spazia dall’immunomodulazione, allo sport, alla protezione di cellule e tessuti dai danni legati all’invecchiamento e allo stress ossidativo; AstaPure® contribuisce a ridurre il rischio di patologie cronico-degenerative e cardiovascolari.

Studi preclinici
Gli effetti di AstaPure® sui danni causati dall’esposizione ad elevate temperature sono stati valutati nel corso di uno studio in vivo, in fase di pubblicazione. A tale scopo, sono stati utilizzati topi trattati con AstaPure® alla dose di 100 mg/kg peso corporeo (per os) al giorno per 10 giorni; il controllo è stato trattato con olio d’oliva. Gli animali sono stati esposti alla temperatura di 41°C per 240 minuti prima di iniziare il trattamento allo scopo di indurre una condizione che simulasse uno shock termico. La temperatura corporea, monitorata durante l’intera durata della sperimentazione, e la perdita di liquidi sono risultate inferiori negli animali trattati con astaxantina rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, i livelli di espressione delle heat shock proteins (HSP70) sono risultati più elevati nel muscolo cardiaco degli animali trattati con AstaPure® e sacrificati a tempi differenti (Fig.1). I risultati dello studio contribuiscono alla definizione dei meccanismi responsabili degli effetti protettivi di AstaPure® nei confronti dei danni indotti dallo shock termico.

Schermata 2016-04-20 alle 16.26.43Studi clinici
L’esercizio fisico intenso determina un elevato consumo di ossigeno e ciò inevitabilmente causa la produzione di radicali liberi che compromettono il normale funzionamento muscolare. Inoltre, esso è associato ad un notevole incremento della temperatura corporea che può portare ad una condizione di stress termico con conseguenze per la salute anche molto gravi come il collasso cardio-circolatorio. A tale scopo, è stato condotto uno studio, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo in cui sono stati arruolati 34 volontari sani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, a cui sono state somministrate 3 capsule al giorno, equivalenti a 12 mg di astaxantina naturale.
I parametri monitorati sono stati temperatura corporea (cutanea e rettale), capacità aerobica, frequenza cardiaca e funzione cognitiva in seguito ad esercizio fisico moderato in condizioni di temperatura controllata. I risultati hanno dimostrato l’efficacia dell’astaxantina naturale nel ridurre gli effetti dannosi derivanti da una prolungata esposizione ad elevate temperature e nella prevenzione dei sintomi dello stress termico.

Sicurezza

AstaPure® è un ingrediente che vanta una lunga storia di consumo, disponibile da molti anni in America, Asia e Europa. Il particolare sistema produttivo, costituito da un sistema altamente controllato di fotobioreattori tubolari chiusi che utilizzano la luce solare per la coltura della biomassa algale, garantisce elevate rese produttive e, al tempo stesso, assicura un prodotto di elevata qualità, privo di contaminanti chimici e biologici.
Inoltre, esso è un ingrediente sicuro; il suo utilizzo, infatti, non è stato associato ad alcun effetto indesiderato.
Gli studi condotti con AstaPure® hanno dimostrato che è ben tollerato dall’organismo umano anche in condizioni estreme come evidenziato dagli studi relativi allo stress termico in cui i soggetti arruolati erano sottoposti a temperature elevate, mentre i risultati di studi pre-clinici evidenziano come, anche in seguito a somministrazioni prolungate, il trattamento non abbia causato effetti tossici negli animali da laboratorio.
AstaPure® ha ottenuto il GRAS status dalla Food and Drug Administration (FDA).

Applicazioni e Modalità d’uso

AstaPure® è disponibile in differenti versioni con concentrazioni diverse di astaxantina (Tab.2), può essere utilizzato per la produzione di integratori alimentari (compresse, capsule, capsule molli, bustine), cosmetici per applicazione topica (fotoprotezione), functional foods e bevande, grazie all’innovativa AstaPure® polvere idrosolubile.
La dose di AstaPure® varia in funzione dell’indicazione; gli studi clinici suggeriscono un dosaggio giornaliero compreso tra 2 e 12 mg/die.
Algatechnologies è proprietaria di un brevetto internazionale relativo all’utilizzo di AstaPure® nella prevenzione dello shock termico.

Bibliografia
1 Capelli B, Debasis B, Cysewski GR (2013)
Synthetic astaxanthin is significantly inferior to algal-based astaxanthin as an antioxidant and may not be suitable as a human nutraceutical supplement.
NutraFoods 12(4) 145-152
2 Wu Q, Zhang XS, Wang HD, Zhang X, Yu Q, Li W, Zhou ML, Wang XL (2014)
Astaxanthin activates nuclear factor erythroid-related factor 2 and the antioxidant responsive element (Nrf2-ARE) pathway in the brain after subarachnoid hemorrhage in rats and attenuates early brain injury. Mar Drugs 12(12) 6125-6141

Schermata 2016-04-20 alle 16.26.57

Botanicals

Dal Convegno che FederSalus ha organizzato durante EXPO 2015, nello scorso mese di settembre, sono emersi i seguenti dati forniti da Euromonitor International.
L’interesse da parte dei consumatori nei confronti dei botanicals è in crescita, ma la situazione regolatoria a livello europeo rimane congelata. In Italia questi prodotti si classificano al terzo posto nelle vendite in farmacia, dopo OTC+SOP e integratori non a base vegetale, ma risultano essere i primi per trend di crescita negli ultimi 12 mesi. Quello dei botanicals è un mercato che viaggia a due velocità: da un lato, consumi e mercato che crescono grazie all’interesse maggiore da parte del consumatore che attribuisce un valore alto ai prodotti “naturali” ed esprime un maggiore interesse per l’utilizzo di botanicals, siano essi integratori alimentari, farmaci vegetali tradizionali o farmaci di automedicazione a base vegetale. Dall’altro, una situazione regolatoria in Europa ferma, in attesa di una decisione sui claims che le sostanze vegetali possono vantare.
Secondo le stime di Euromonitor International, gli Herbal Traditional Products (1) valgono 6 miliardi di euro in Europa e hanno registrato a livello globale, in numerose aree di mercato, tassi di crescita superiore al 10% (2). Spostando l’attenzione sulle dinamiche del mercato delle Vitamins and Dietary Supplements (3), emerge che la quota a valore rappresentata dagli Herbal/Traditional Dietary Supplements (4) passa dal 17% del totale mercato degli integratori in Europa dell’est, al 22% in Europa occidentale.
Superiore al peso totale, a livello del mercato dell’Europa occidentale, la quota che gli Herbal/Traditional Dietary Supplements rappresentano nel mercato francese (31,5%) e in Germania (32,7%); importante anche il ruolo della categoria nel mercato belga, con un peso del 20%. Inferiore quella degli Herbal/Traditional Dietary Supplements, ma in crescita nel mercato inglese.
Le dinamiche del mercato italiano sono in linea con l’orientamento dei consumi a livello europeo, con accentuazioni positive se si osservano i trend con cui si sono mosse le categorie di prodotti che definiscono lo scenario della self prescription in farmacia e in particolare l’evoluzione registrata dagli integratori contenenti botanicals. Questi ultimi, con un valore di fatturato pari a 404,4 milioni di euro nell’anno mobile luglio 2015 e una quota sul totale mercato integratori del 17,7%, rappresentano l’8,3% del comparto di automedicazione in farmacia. Se, dal confronto per fatturato generato, gli integratori a base vegetale si collocano dopo OTC+SOP (con un valore delle vendite di oltre 2,2 miliardi di euro) e integratori non a base vegetale (che sviluppano oltre 1,8 miliardi di euro), per trend registrati sono in prima posizione con una crescita del 13,4% negli ultimi 12 mesi. Il segmento dei botanicals si attesta come una delle voci più dinamiche e interessanti del mercato della farmacia e traina la categoria degli integratori alimentari: basti pensare che crescono a volumi dell’11,7% a fronte del +8,6% di aumento dei volumi di vendita registrato dal totale mercato degli integratori, incluso anche quello dei botanicals (5). I botanicals sono sempre più presenti nella pratica dei medici di Medicina Generale, Ginecologi e Pediatri (6), per far fronte a quegli stati di salute al limite tra la malattia e la fisiologia e per dare risposte a un paziente sano che, sempre più coinvolto nella gestione della propria salute, mostra propensione accentuata per i prodotti naturali in alternativa ai farmaci di sintesi.
Disturbi stagionali e di lieve entità, come i disturbi intestinali e del sonno, sono i segmenti che dimostrano questa tendenza, nonostante la presenza sul mercato di prodotti SOP-OTC: il segmento delle patologie invernali, gola e tosse, guida le vendite con un valore di 85 milioni di euro (+25,2% sui dodici mesi); seguono i coadiuvanti della funzione intestinale (63,3 milioni, +2,3%) e i coadiuvanti del peso (39,8 milioni, +5,8%). Più bassi nel ranking delle categorie dei botanicals, ma con trend di crescita di assoluto rilievo, i coadiuvanti del riposo notturno e dei calmanti (+10%), i coadiuvanti delle funzioni delle vie urinarie (+26,1%), i coadiuvanti nel controllo del colesterolo (27,6%).

1 Nella visione di Euromonitor International, la categoria include i prodotti a base vegetale venduti nel mercato, sia come integratori alimentari, sia come rimedi medicinali
2 Salla Korpivaara, Euromonitor International – Convegno FederSalus 17 settembre 2015, EXPO Milano
3 Il riferimento è alla categoria Vitamins and Dietary Supplements di Euromonitor International. Si specifica che il criterio di classificazione è quello della composizione del prodotto che prevale sugli aspetti di marketing, regolatori e di registrazione
4 La categoria comprende gli integratori che nella loro formulazione contengono botanicals o ingredienti tradizionali. Sono incluse sia le combinazioni di prodotto a base di più ingredienti vegetali, sia i monocomposto
5 Elena Folpini, New Line Ricerche di Mercato – Convegno FederSalus 17 settembre 2015, EXPO Milano
6 Interventi SNAMID, Centro Studi FIMP, SIFIOG – Convegno FederSalus 17 settembre 2015, EXPO Milano

Per informazioni
Ufficio Stampa FederSalus
gmancino@webershandwick.com
tel 02 57378573 – www.federsalus.it

2016

Per il 2016, il Senior Trends Consultant di Mintel Richard Cope ha presentato le cinque principali tendenze dei consumatori in Europa che saranno in grado di influenzare il mercato, comprese le implicazioni sia per i consumatori che per le aziende nel prossimo anno. La copia completa del documento, tra cui una sezione su progettazione e concetti di prodotti originali, è disponibile gratuitamente al link: http://www.mintel.com/european-consumer-trends.
Qui riportiamo solo alcuni punti che riguardano il mercato degli alimenti.

1) La scarsità d’acqua renderà questa risorsa un bene sempre più prezioso, anche politicamente parlando, incoraggiando l’innovazione in materia di approvvigionamento, riciclo e processi produttivi.
Nel 2016 percepiremo le ricadute agricole di un grave periodo di siccità globale che interessa aree diverse come California, Alberta, Brasile e Tailandia. Le conseguenze a livello europeo potrebbero limitarsi alla carenza di alcuni alimenti provenienti da zone esposte a siccità; tuttavia le innovazioni e le pratiche aziendali di responsabilità sociale in materia di approvvigionamento idrico, di riciclo e conservazione potrebbero venire in primo piano nel mercato europeo.
I consumatori sono sensibili alle esigenze di conservazione dell’acqua per le loro necessità e si stringeranno sempre più attorno a quelle aziende che daranno il loro contributo in tal senso sia a livello personale che pubblico.
Il chiaro impatto della carenza idrica sull’agricoltura è una riduzione della produzione, riduzione dei posti di lavoro e aumento dei prezzi, di vino, carne e riso. Di conseguenza, assisteremo ad un incremento di concentrati di caffè, di alcune bevande, nonché di condimenti e prodotti alternativi che non richiedono approvvigionamento idrico.
Alcune aziende faranno il possibile affinché il riciclo e il recupero di acqua, così come la ricerca in tal senso, divengano parte del loro programma di responsabilità sociale. Si potrebbe anche assistere all’introduzione di una imposta sull’acqua in bottiglia, che trae ispirazione dall’imposta sulle bevande gassate introdotta da Jamie Oliver nei suoi ristoranti; a tale proposito il 52% degli italiani ed il 49% dei consumatori francesi esprime già le proprie preoccupazioni circa l’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia. In cucina, ci confrontiamo con un classico scenario che accentua il negativo, dove le carenze giustificano avventurose e fattibili incursioni in soluzioni alternative come cactus, insetti e infusi di acqua marina.

2) Il Partenariato Transatlantico su Commercio e Investimenti (TIPP) è l’accordo di libero scambio proposto fra Europa e Stati Uniti, nell’obiettivo di facilitare e regolare le esportazioni, le importazioni e gli investimenti oltre oceano. Gli oppositori di questo accordo ritengono che riducendo le barriere regolatorie al commercio per le grandi aziende, il trattato indebolirà la legislazione relativa alla sicurezza degli alimenti e la legislazione sull’ambiente, con il potenziale rischio che il mercato sarà inondato da alimenti geneticamente modificati, prodotti cosmetici non testati e prodotti trattati con pesticidi e ormoni della crescita. Per alcuni consumatori, ciò scatenerà una reazione, sia che si scelga di prediligere prodotti locali, naturali o fai-da-te.
La ricerca Mintel mostra che i consumatori sono già orientati sempre di più verso stili di vita naturali. In Europa l’opposizione agli alimenti OGM è già forte: il 36% dei consumatori tedeschi ed il 35% di quelli italiani dichiara che non li acquisterebbe mai. L’apprezzamento per gli alimenti biologici si fonda sul non utilizzo di pesticidi: il 50% dei francesi ed il 46% dei tedeschi concorda sul fatto che la frutta e la verdura biologica sono più sicure perché non contengono pesticidi. Noi riteniamo che queste attitudini si rafforzeranno in Europa laddove i consumatori dovessero confrontarsi con lo spettro di prodotti chimicamente trattati e modificati.
Si può vedere come più marchi americani cerchino di incontrare le richieste dei consumatori dell’UE rimuovendo alcuni ingredienti. L’accordo può rafforzare la posizione europea di alimentare, che porta ad un aumento negli acquisti locali, con prodotti artigianali che crescono ulteriormente in settori come bibite, caffè e sughi pronti. Aspettiamo di vedere le nuove fonti di proteine “naturali” come alghe e fagioli. Si svilupperanno dolcificanti alternativi, ottenuti da frutti come Momordica grosvenorii (monk fruit), e andranno per la maggiore più prodotti a base di piante, come prodotti “caseari” senza latte, prodotti senza glutine a base di cocco, e farine cavolfiore.

3) I prodotti mono-dose saranno sempre più apprezzati dai consumatori, come modo per risparmiare spazio, energia e materiali. Infatti gli spazi sempre più limitati nelle abitazioni moderne fanno preferire prodotti poco ingombranti: circa il 21% dei consumatori britannici preferisce piccole confezioni perché occupano meno spazio, e circa il 22% dei consumatori negli Stati Uniti dice che acquista prodotti in base alla facilità con cui si possono conservare.

Mintel in a nutshell
Mintel è la principale agenzia di Market Intelligence a livello mondiale, che fornisce informazioni affidabili, analisi e raccomandazioni essenziali. Il portfolio Mintel di soluzioni e prodotti brevettati supporta clienti di alto profilo in settori chiave come beni di largo consumo (CPG), servizi finanziari, media, retail, tempo libero e istruzione. Con uffici a Londra, Chicago, New York, Toronto, Shanghai, Tokyo, Sydney, Singapore, Mumbai, Kuala Lumpur e San Paolo, la presenza mondiale di Mintel è in continua crescita. Il team specialistico di Mintel, composto da analisti di fama mondiale, utilizza le fonti più attendibili di dati, notizie e opinioni, ed è in grado dunque di fornire elementi sui quali elaborare una visione affidabile delle prospettive future.

Realim®

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un’affezione endocrino-metabolica che colpisce a livello mondiale il 5-10% delle donne e rappresenta la causa più frequente di infertilità femminile. L’eziopatogenesi della PCOS è multifattoriale e determina un quadro sindromico complesso.
Due elementi distintivi, strettamente connessi tra loro, sono l’insulino-resistenza e l’iperandrogenismo.
L’insulino-resistenza è un’anomalia metabolica che si determina quando il pancreas produce insulina (l’ormone che regola i livelli di glucosio del sangue) ma l’organismo non riesce ad utilizzarla. È presente nel 70% delle donne colpite da PCOS. L’insulino-resistenza è inoltre strettamente collegata a sovrappeso e obesità, soprattutto con accumulo di grasso nella parte addominale (a forma di mela). Si tratta della forma di obesità più pericolosa per la salute. Anche in assenza di obesità conclamata l’accumulo di grasso in questo distretto corporeo è molto dannoso per la salute. Un’elevata percentuale di donne PCOS (circa il 70%) è anche affetta da dislipidemie. L’insulina è capace di agire sull’ovaio in sinergia con l’LH, determinando un aumento della concentrazione di androgeni.
L’iperandrogenismo è il responsabile della maggior parte delle manifestazioni cliniche della sindrome. Il riconoscimento del ruolo centrale dell’iperinsulinemia nello sviluppo delle manifestazioni cliniche della PCOS ha fornito il razionale per l’introduzione di insulino-sensibilizzanti nel trattamento delle pazienti con risultati estremamente positivi. Ne è già stata testata l’efficacia nella PCOS, in pazienti diabetici e nella sindrome metabolica.

Bisogna in ogni caso considerare che in caso di obesità, alterato controllo glicemico e dislipidemia, spesso la semplice correzione dello stile di vita mediante dieta ed attività fisica, con conseguente perdita di peso e riduzione della massa adiposa, e l’utilizzo di sostanze bioattive con azioni benefiche sul profilo gluco-lipidico comportano un miglioramento del quadro metabolico senza dover ricorrere necessariamente al trattamento farmacologico.
Realim® è un integratore alimentare a base di glucomannano, myo-inositolo e D-chiro-inositolo* utile in caso di aumentato fabbisogno o ridotto apporto di tali nutrienti. Il glucomannano aiuta a mantenere normali livelli di colesterolo nel sangue ed è inoltre indicato come coadiuvante nelle diete ipocaloriche per la riduzione del peso.

Composizione e informazioni nutrizionali

Realim® è composto da: glucomannano, myo-inositolo, maltodestrine, D-chiro-inositolo, aroma; acidificante: acido citrico; addensante: gomma di xanthan; edulcorante: sucralosio, carbonato di manganese; antiagglomerante: biossido di silicio (Tab.1). È senza glutine. Le informazioni nutrizionali di Realim® sono riassunte in Tabella 2.

Schermata 2015-12-15 alle 15.18.12
Inositolo: è una molecola presente in natura sotto molteplici forme chimiche (isomeri). La conformazione più comune è quella chiamata myo-inositolo, da cui deriva il D-chiro-inositolo per azione dell’enzima epimerasi. Si trova in molti alimenti, in particolare nei cereali, nelle noci, nella frutta, nelle carni e svolge numerose funzioni biologiche, tra cui principalmente la regolazione del metabolismo degli zuccheri. Promettenti studi hanno documentato gli effetti benefici dell’inositolo sulle alterazioni del metabolismo glucidico tipiche della sindrome metabolica e spesso presenti anche in caso di sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) (1-3).
Glucomannano: è una fibra che si estrae dalla radice di Amorphophallus konjac, una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia orientale. Il glucomannano è una fibra ad elevata viscosità capace di legare acqua e formare una massa viscosa, in particolare in ambiente acido. Il glucomannano ha ricevuto l’approvazione di due claims salutistici da parte dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), come componente efficace nel mantenere normali i livelli di colesterolo e come coadiuvante nelle diete ipocaloriche per la riduzione del peso (4).

Efficacia

È stata recentemente documentata l’efficacia dell’associazione inositolo-glucomannano nel trattamento di donne affette da PCOS (5). In questo studio a tre gruppi di dieci donne ciascuno che rispondevano ai criteri clinico-laboratoristici di PCOS sono stati somministrati rispettivamente: inositolo 3 g/die, glucomannano 4 g/die o inositolo + glucomannano per un periodo di 3 mesi. Sono stati valutati i valori basali di glicemia e insulina prima e dopo trattamento e dopo curva da carico di glucosio.
In tutti e tre i gruppi si è verificata una riduzione significativa dei valori glicemici e insulinemici, che è risultata maggiore nel gruppo trattato con l’associazione inositolo+glucomannano con un miglioramento dei parametri del metabolismo glico-insulinico (riduzione dell’AUC 0-180 sia per i livelli glicemici sia per i livelli insulinemici).

Sicurezza

Il glucomannano è una fibra conosciuta da più di mille anni ed ampiamente utilizzata in Giappone, conosciuta con il nome di Konjac glucomannan (KGM). Il glucomannano è una fibra che viene fermentata dalla flora batterica intestinale e ciò spiega il leggero gonfiore addominale che può associarsi alla sua assunzione ma che tende a risolversi dopo pochi giorni. L’integrazione della dieta con glucomannano può essere controindicata in alcune situazioni patologiche, come ad esempio in particolari affezioni gastrointestinali, e può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci. In tal caso è meglio assumere il prodotto ad almeno 2 ore di distanza dalla somministrazione per via orale dei farmaci. Per quanto riguarda myo-inositolo e D-chiro-inositolo non sono stati riportati effetti collaterali importanti in seguito alla loro somministrazione. Solo pochi casi di disturbi gastrointestinali come episodi di nausea e diarrea sono stati riportati dopo l’assunzione di dosaggi molto elevati (>18g) e quindi il loro uso è considerato sicuro nelle terapie di lunga durata (6). Inoltre lo studio di De Leo e collaboratori (5), in cui glucomannano e inositolo vengono assunti in associazione, non riporta effetti collaterali e ribadisce la sicurezza d’uso delle due sostanze rassicurando medici e donne sul suo utilizzo.

Applicazioni e Modalità d’uso

L’effetto benefico per il colesterolo si ottiene con un’assunzione giornaliera di 4 g di glucomannano. L’effetto benefico per la riduzione del peso si ottiene con un’assunzione giornaliera di 3 g di glucomannano, nel contesto di una dieta ipocalorica adeguata e di uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica (se la dieta viene seguita per più di 3 settimane si consiglia di sentire il parere del medico). Nella Sindrome dell’ovaio policistico, il glucomannano è stato utilizzato alla dose di 4 grammi al giorno (5).
Il dosaggio consigliato è 2 bustine al giorno o secondo parere del medico, per almeno 3 mesi. Suddividere la dose giornaliera in due somministrazioni, mezz’ora prima dei pasti principali. Sciogliere ciascuna bustina in 1 bicchiere d’acqua. Si raccomanda di ingerire il prodotto subito dopo lo scioglimento e con abbondante acqua. In caso di suscettibilità ai disturbi intestinali e di scarsa assunzione di fibra con l’alimentazione nei giorni precedenti, si consiglia di assumere nei primi giorni 1 bustina prima del pasto principale e di raggiungere gradualmente il dosaggio giornaliero completo (2 bustine).

Bibliografia
1 V. De Leo, A. La Marca, F. Petraglia (2003) Insulin-lowering agents in the management of polycystic ovary syndrome Endocr Rev 24(5) 633-667
2 D. Costantino, G. Minozzi, F. Minozzi, C. Guaraldi (2009) Metabolic and hormonal effects of myo-inositol in women with polycystic ovary syndrome: a double-blind trial Eur Rev Med Pharmacol Sci 13 105-110
3 F. Di Pierro (2014) Approcci nutraceutici nella sindrome dell’ovaio policistico. Focus sugli inosiltoli. L’Integratore Nutrizionale 17 (3) 16-24
4 EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA) (2010) Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to konjac mannan (glucomannan) and reduction of body weight (ID 854, 1556, 3725), reduction of post-prandial glycaemic responses (ID 1559), maintenance of normal blood glucose concentrations (ID 835, 3724), maintenance of normal (fasting) blood concentrations of triglycerides (ID 3217), maintenance of normal blood cholesterol concentrations (ID 3100, 3217,maintenance of normal bowel function (ID 834, 1557, 3901) and decreasing potentially pathogenic gastro-intestinal microorganisms (ID 1558) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/2006 EFSA J 8(10) 1798 [27pp.]
5 V. De Leo, C. Tosti, V. Cappelli, G. Morgante, A. Cianci (2014) Valutazione dell’associazione inositolo-glucomannano nel trattamento di donne affette da PCOS Minerva Ginecol 66(6) 527-333
6 G. Carlomagno, V. Unfer (2011) Inositol safety: clinical evidences Eur Rev Med Pharmacol Sci 15 931-936

Per informazioni
tel +39 06 8856131
info@agpharma.it – info.prodotti@agpharma.it
www.agpharma.it

AG Pharma in a nutshell
AG Pharma nasce dodici anni fa dai successi e dal know-how di Dicofarm, per approfondire lo studio e perfezionare la creazione di prodotti nutraceutici destinati agli adulti. Punta sull’investimento nelle risorse umane e sulla continua ricerca dell’innovazione.

Epatoguna

Il fegato è uno degli organi più complessi e sofisticati dell’intero organismo; è un vero e proprio “laboratorio” biologico, produce la bile, essenziale per la digestione dei grassi, è una fondamentale sede di deposito per il ferro, la vitamina B12 ed il rame, e possiede una straordinaria capacità di filtro e di eliminazione per le scorie alimentari e per diverse sostanze tossiche.
Alimentazione sbilanciata con eccesso di grassi e zuccheri, stili di vita sregolati, sovrappeso e obesità, Sindrome Metabolica, abuso di alcol, uso incongruo di farmaci, possono alterare lo stato di buona salute del fegato, causando disturbi della digestione, debilitazione, alterazione di parametri della funzionalità epatica, fino al rallentamento delle sue fisiologiche funzioni e capacità di rigenerazione.
Grazie alla più moderna ricerca nutraceutica Guna, è stato messo a punto Epatoguna, innovativo ed esclusivo integratore alimentare in compresse gastroprotette a rilascio controllato nel lume del primo tratto dell’intestino tenue, che all’interno di uno stile di vita sano, aiuta a sostenere e a ripristinare la normale funzionalità del fegato.

Composizione e informazioni nutrizionali di Epatoguna

Schermata 2015-12-15 alle 15.13.20Agente di carica: cellulosa microcristallina; fegato liofilizzato, colina bitartrato, acidi grassi; agenti antiagglomeranti: biossido di silicio, carbossimetilcellulosa sodica reticolata, sali di magnesio degli acidi grassi, crospovidone, talco; Tè verde (Camellia sinensis L. Kuntze) foglie estratto secco tit. al 95% in epigallocatechinagallato (EGCG);
agenti di rivestimento: etilcellulosa, cera di carnauba; coloranti: ossidi di ferro.
Le informazioni nutrizionali sono riportate in Tabella 1.

Caratteristiche

La nuova ed unica formulazione di Epatoguna è a base di:
– Fegato di suino liofilizzato Neorland®: attraverso un esclusivo processo di liofilizzazione controllata di fegato fresco intatto di giovani suini, vengono resi maggiormente biodisponibili i nutrienti specifici naturali quali il pool vitaminico completo (soprattutto vitamine del gruppo B), minerali come il Ferro, e aminoacidi essenziali utili per sostenere e regolare i processi metabolici del fegato, e l’importante contenuto in “microvescicole” (o esosomi) che originano dalle cellule staminali del fegato dei suinetti, ricche in microRNA (miRNA), documentate sostenere la riparazione e la rigenerazione dei tessuti epatici in studi preclinici (1-3).

– Colina: è un nutriente essenziale, che gioca diversi ruoli fondamentali per la salute dell’organismo; numerosi studi evidenziano che una dieta a basso contenuto di colina favorisce il quadro di steatosi epatica, sottoponendo il fegato ad una sorta di “stress metabolico” che ne rallenta le fisiologiche funzioni.
L’integrazione di colina è utile proprio per contrastare l’accumulo di grassi nel fegato e sostenere il suo buon funzionamento (4).
– Tè verde (titolato al 95% in Epigallocatechina-3-gallato [EGCG]): è noto che tra i diversi composti benefici del Tè verde vi sono i composti polifenolici, noti con il nome di catechine; numerosi studi indicano particolari proprietà benefiche per la catechina più abbondante chiamata Epigallocatechina-3-gallato (EGCG) presente in Epatoguna in elevata quantità.

Diversi studi evidenziano i suoi effetti positivi sul metabolismo dei grassi e sul mantenimento dell’equilibrio del peso corporeo. Il consumo di Epigallocatechina-3-gallato è documentato in studi preclinici favorire la buona funzionalità epatica. Grazie alla particolare forma farmaceutica in compresse gastroprotette, i componenti attivi di Epatoguna oltrepassano intatti la barriera gastrica, resistendo all’aggressione dei succhi gastrici ed arrivando a livello del primo tratto dell’intestino tenue, dove vengono rilasciati in modo mirato; qui sono prontamente assorbiti e possono così esplicare al meglio la loro azione benefica sul fegato.

Sicurezza

Epatoguna è senza glutine, lattosio e OGM.
Epatoguna non presenta controindicazioni per l’uso in pazienti anziani, in gravidanza ed in fase di allattamento.

Applicazioni e modalità d’uso

Assumere 1 compressa di Epatoguna due volte al giorno; deglutire la compressa accompagnandola con acqua.

Bibliografia
1 Y. Fukuda, M. Sawata, M. Washizuka, R. Higashino et al (1999)
Effect of liver hydrolysate on hepatic proliferation in regenerating rat liver
Nihon Yakurigaku Zasshi 114(4) 233-238
2 B. Christ, S. Pelz (2013)
Implication of hepatic stem cells in functional liver repopulation
Cytometry Part A 83A(1) 90-102
3 M.B. Herrera, V. Fonsato, S. Gatti, M.C. Deregibus et al (2010)
Human liver stem cell derived micro vesicles accelerate hepatic regeneration in hepatectomized rats J Cell Mol Me 14 1605-1618
4 M.G. Mehedint, S.H. Zeisel (2013)
Choline’s role in maintaining liver function: new evidence for epigenetic mechanisms Curr Opin Clin Nutr Metab Care 16(3) 339-345
5 G.L. Tipoe, T.M. Leung, E.C. Liong, T.Y.H. Lau, M.L. Fung et al (2010)
Epigallocatechin-3-gallate (EGCG) reduces liver inflammation, oxidative stress and fibrosis in carbon tetrachloride (CCl4)-induced liver injury in mice Toxicology 273 45-52

Per informazioni
tel 02 280181
info@guna.it – www.guna.it

Guna in a nutshell
Guna è l’azienda leader in Italia nel settore di produzione e distribuzione di farmaci di origine biologico-naturale. Guna affianca alla produzione e distribuzione di farmaci low dose, anche integratori, cosmetici e Medical Device di alta qualità. Nata nel 1983, ha sede a Milano, nel suggestivo stabilimento di Via Palmanova, il più moderno al mondo per la ricerca scientifica e la produzione di questo genere di medicinali.
Il sito web per il pubblico è www.guna.it, il sito web per i professionisti della salute è pro.guna.it/. Bilancio integrato: www.socialhub.guna.it. Incontra Guna anche su Facebook facebook.com/guna.spa e su Guna TV youtube.com/gunatv

Bifidobacterium breve B-3

L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale e la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2014 quasi due miliardi di persone risultavano in sovrappeso, di cui circa 600 milioni erano obese. I dati raccolti dal Ministero della Salute evidenziano che circa il 43% della popolazione italiana risulta in sovrappeso (32%) o addirittura obesa (11%). Anche l’obesità infantile ha raggiunto livelli allarmanti: nel 2013, a livello globale circa 42 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni erano in sovrappeso o obesi, mentre in Italia, nel 2014 il 20,9% dei bambini risultava in sovrappeso e quelli obesi erano il 9,8% (sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla Salute).
Oltre alle conseguenze negative psicologiche e sociali, l’obesità rappresenta un fattore di rischio per varie malattie cronico-degenerative quali diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione e tumori; si stima che circa il 7% della spesa sanitaria europea sia impiegata nella cura di patologie connesse all’obesità.
L’impatto dell’obesità e le conseguenti ripercussioni sulla salute evidenziano come sia prioritario contrastare tempestivamente tale fenomeno in crescita. In considerazione di ciò, a febbraio 2014 l’Unione Europea ha pubblicato il Piano d’azione contro l’obesità infantile (Action Plan on Childhood Obesity 2014-2020), il cui obiettivo primario è quello di fornire una guida per i governi degli Stati membri al fine di implementare le politiche nazionali contro l’obesità nei bambini, sostenere azioni in grado di ridurre l’impatto sociale ed economico di questa condizione patologica e promuovere programmi di prevenzione.
Il trattamento dell’obesità è mirato principalmente alla correzione degli stili di vita; pertanto, da un lato è fondamentale agire sulle abitudini alimentari seguendo, sotto stretto controllo medico, una dieta equilibrata e bilanciata, e dall’altro svolgere regolarmente un’adeguata attività fisica.
Negli ultimi anni, sempre maggiori evidenze scientifiche stanno emergendo sull’utilità dei probiotici nella gestione del peso e nella prevenzione dei disturbi ad esso associati o come supporto alle terapie convenzionali. Bifidobacterium breve B-3 è un probiotico dell’azienda giapponese Morinaga Milk Industry Ltd, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di ingredienti funzionali derivati dal latte e probiotici, di cui Giellepi è distributore esclusivo per il mercato italiano.

Schermata 2015-12-15 alle 15.01.55
Composizione e specifiche tecniche

Il Bifidobacterium breve B-3 è un probiotico di origine umana, isolato dall’intestino di neonati ed identificato mediante tecniche di biologia molecolare; il ceppo, protetto da un brevetto internazionale, è stato depositato presso l’International Patent Organism Depositary of the National Institute of Advanced Industrial Science and Technology. Il ceppo è considerato un organismo QPS (Qualified Presumption of Safety) da parte dell’EFSA. Esso, inoltre, è privo di glutine, lattosio, non è OGM e non è irradiato. Le specifiche tecniche sono illustrate nella Tabella 1.

Efficacia

Gli effetti del B. breve B-3 sulla riduzione del peso e della massa grassa corporea sono stati valutati nel corso di diversi studi pre-clinici in vivo, in un modello animale ampiamente utilizzato per studi su sindrome metabolica ed obesità e successivamente confermati da uno studio clinico in individui in sovrappeso.

Studi pre-clinici

Gli effetti della somministrazione di B. breve B-3 sull’accumulo di grasso corporeo sono stati studiati in un modello di topi obesi (C57BL/6J) alimentati con una dieta ad elevato contenuto di grassi (1). Gli animali sono stati suddivisi in 3 gruppi: un gruppo controllo e gli altri due trattati quotidianamente con due differenti dosaggi di B. breve B-3 (108 CFU e 109 CFU, rispettivamente). Durante l’intero trattamento, durato 8 settimane, è stato monitorato il peso corporeo degli animali e sono stati prelevai campioni di sangue per la valutazione dei livelli di colesterolo, trigliceridi, glucosio ed insulina. La somministrazione del probiotico ha determinato una diminuzione significativa e dose dipendente del peso degli animali rispetto al controllo; in particolare, l’accumulo di tessuto adiposo a livello epididimale è risultato inferiore negli animali trattati con il B. breve B-3. Le analisi sierologiche hanno evidenziato livelli di colesterolo totale, glucosio ed insulina più bassi negli animali trattati rispetto al controllo (Fig.1), mentre è risultata aumentata l’espressione di geni implicati nel metabolismo lipidico (proglucagone, Fiaf e adiponectina). Tali risultati lasciano ipotizzare che la somministrazione di B. breve B-3 possa contribuire a prevenire l’accumulo di grasso corporeo attraverso un potenziamento del metabolismo. Schermata 2015-12-15 alle 15.02.05
Successivamente, si è cercato di caratterizzare il meccanismo d’azione attraverso cui il B. breve B-3 causa la riduzione del tessuto adiposo e del peso corporeo e il pathay molecolare responsabile di tale effetto (2). A tale scopo è stata condotta un’analisi molecolare mediante DNA microarray su campioni di fegato prelevati da topi (C57BL/6J) alimentati con una dieta ad elevato contenuto lipidico e trattati con B. breve B-3 (109 CFU al giorno) per 8 settimane. I risultati hanno confermato un incremento dell’espressione di geni coinvolti nel metabolismo dei lipidi.

Studi clinici

I risultati degli studi preclinici sono stati successivamente verificati nel corso di uno studio clinico (3) randomizzato, in doppio cieco, in cui sono stati reclutati 52 volontari adulti (età compresa tra 40 e 69 anni) con indice di massa corporea (BMI) compreso tra 24 e 30 (individui in sovrappeso e tendenti all’obesità). I soggetti sono stati randomizzati in due gruppi: uno trattato con placebo (3 capsule al giorno) e l’altro trattato con B. breve B-3 (3 capsule al giorno corrispondenti a 5*1010 CFU) per 12 settimane. Durante il trattamento sono stati prelevati campioni di sangue per le analisi ematochimiche e sono stati monitorati i seguenti parametri: peso corporeo, BMI, massa muscolare, percentuale di grasso corporeo.
Al termine del trattamento, è stata osservata una riduzione significativa della massa grassa negli individui che avevano assunto il probiotico rispetto a quelli trattati con il placebo (Fig 2). Relativamente ai parametri ematici, è stato osservato sia un miglioramento significativo dei livelli sierici di γ-GTP (γ-glutamiltranspeptidasi), marker di danno epatico e fattore di rischio della sindrome metabolica, sia una riduzione significativa dell’espressione della PCR (proteina C reattiva), indice di una riduzione della risposta infiammatoria dovuta all’eccesso di grasso, soprattutto a livello viscerale che, come è noto, rappresenta un fattore predisponente alla sindrome metabolica. Il meccanismo attraverso cui il B. breve B-3 influenza tali parametri è verosimilmente riconducibile alla sua capacità di preservare l’integrità e migliorare la funzione della barriera intestinale.
Schermata 2015-12-15 alle 15.02.16
In conclusione, i risultati dello studio clinico dimostrano come l’assunzione di B. breve B-3 contribuisca alla riduzione della massa grassa, in particolare se associata ad uno stile di vita sano e ad un’alimentazione equilibrata.

Sicurezza

Il Bifidobacterium breve B-3 è un probiotico di origine umana, sicuro e riconosciuto come QPS dall’EFSA. La sicurezza del B. breve B-3 è stata dimostrata sperimentalmente da diversi test (tossicità in seguito a somministrazione orale ad animali da laboratorio; analisi della resistenza agli antibiotici; analisi genomica). Inoltre, la ricerca clinica ha confermato l’assenza di effetti indesiderati riconducibili al consumo del probiotico.

Applicazioni e Modalità d’uso

L’assunzione di Bifidobacterium breve B-3 favorisce l’equilibrio della flora batterica intestinale che negli individui obesi può risultare differente da quella presente nei soggetti normopeso, principalmente a causa dell’alimentazione sbilanciata.
Il probiotico può essere utilizzato in capsule o polveri, come singolo componente o in associazione con altri ingredienti inclusi altri ceppi probiotici.
Il dosaggio consigliato è di almeno 1010 cfu al giorno.

Bibliografia
1 S. Kondo, A. Kamei, J.Z. Xiao, K. Iwatsuki, K. Abe (2013)
Bifidobacterium breve B-3 exerts metabolic syndrome-suppressing effects in the liver of diet-induced obese mice: a DNA microarray analysis
Benef Microbes 4(3) 247-251
2 S. Kondo, J.Z. Xiao, T. Satoh, T. Odamaki, S. Takahashi et al (2010)
Antiobesity effects of Bifidobacterium breve strain B-3 supplementation in a mouse model with high-fat diet-induced obesity
Biosci Biotechnol Biochem 74(8) 1656-1661
3 J. Minami, S. Kondo, N. Yanagisawa, T. Odamaki, J.Z. Xiao et al (2015)
Oral administration of Bifidobacterium breve B-3 modifies metabolic functions in adults with obese tendencies in a randomised controlled trial
J Nutr Sci 4(e17) 1-7

Per informazioni
Giellepi
tel +39 0362 240116
anna.costa@giellepi.it – alessia.terruzzi@giellepi.it
www.giellepi.it

Giellepi in a nutshell
Giellepi è un’azienda operante nel mercato delle materie prime nutrizionali e della ricerca scientifica finalizzata all’innovazione nel campo degli integratori alimentari, alimenti a fini medici speciali e dispositivi medici. In oltre 15 anni di attività, le due divisioni Ingredients ed Health Science hanno saputo sviluppare competenze di altissimo livello. Grazie a questa competenza specifica, importanti produttori a livello mondiale hanno affidato a Giellepi la distribuzione delle loro materie prime, sicuri di poter garantire al cliente finale una buona catena distributiva, servizi tecnici, competenza degli aspetti regolatori ed un sistema qualità certificato e di altissimo livello.

BioDHA™

L’acido docosaesaenoico (DHA) è un acido grasso polinsaturo (PUFA) a lunga catena della serie omega-3, costituito da 22 atomi di carbonio con 6 insaturazioni. I PUFA svolgono un importante ruolo strutturale negli organismi viventi: grazie alla struttura conferita dai doppi legami e alla peculiare posizione nello spazio della catena carboniosa, contribuiscono a fluidificare le membrane cellulari in tutti i distretti dell’organismo, garantendone la corretta funzionalità. In particolare il DHA è considerato l’acido grasso polinsaturo più importante nell’organismo; esso costituisce da solo il 40% del pool di PUFA del cervello (o il 10-15% di tutti gli acidi grassi in quest’organo) e il 60% dei PUFA nella retina. Si stima inoltre che sempre nel cervello la concentrazione di DHA ecceda rispettivamente di almeno 50 e 200 volte quella di altri due omega-3 rilevanti come EPA (acido eicosapentaenoico) e ALA (acido alfa-linolenico).
Da ciò si evince il ruolo chiave del DHA per lo sviluppo e il corretto funzionamento di organi come cervello e occhi. Il DHA e gli altri omega-3 fungono anche da precursori per la biosintesi di importanti mediatori lipidici come leucotrieni e prostaglandine con funzione anti-infiammatoria. Nell’uomo il DHA non è considerato un acido grasso essenziale in senso stretto ma può essere sintetizzato a partire da ALA, un acido grasso essenziale (di origine vegetale), per quanto con un’efficienza ridotta e probabilmente inadeguata a coprire il fabbisogno di DHA dell’organismo; il frequente sbilanciamento della dieta occidentale moderna rende senza dubbio vantaggiosa ed opportuna l’integrazione di DHA attraverso supplementi alimentari.

Il DHA è diffuso in natura in modo particolare nelle specie animali pelagiche adattate alla vita nei mari freddi, come pesci azzurri, tonni e krill e, alla base della catena alimentare marina, in specie che costituiscono il fitoplancton come le microalghe unicellulari, fotosintetiche o eterotrofe. Le microalghe dei generi Crypthecodinium e soprattutto Schizochytrium producono notevoli quantità di DHA e, in condizioni colturali chiuse e controllate, è possibile ottenerne per purificazione dalla biomassa un olio che contiene fino al 40% di DHA. L’opzione di ottenere DHA da fonte algale offre una serie di vantaggi rispetto alle classiche fonti animali: l’utilizzabilità da parte della popolazione vegetariana o allergica a pesce o crostacei; migliori caratteristiche organolettiche; una maggiore purezza, anche da contaminanti ambientali che possono inquinare i mari e accumularsi nelle specie animali e nei loro sottoprodotti; una maggiore sostenibilità ambientale alla luce del progressivo impoverimento dei mari dalle specie ittiche.

BioDHA™ è un DHA algale di alta qualità disponibile come materia prima dal produttore BioPlus® Life Sciences, distribuito in Italia da C.F.M. Co. Farmaceutica Milanese Spa. BioPlus® è un’importante realtà industriale multinazionale con quartier generale in India e interessi in diversi ingredienti in ambito alimentare e nutraceutico. BioDHA™ è DHA di origine algale ottenuto per fermentazione di alghe del genere Schizochytrium ed è il prodotto di punta del catalogo BioPlus®; è disponibile come prodotto in olio o in polvere a seconda delle diverse esigenze formulative. BioDHA™ è ottenuto attraverso innovative metodiche di fermentazione della biomassa, di purificazione e di concentrazione del DHA, per le quali sono state depositate diverse domande di brevetto. BioDHA™ è stato approvato per la commercializzazione in Europa secondo il regolamento Novel Food nell’anno 2013.

Caratteristiche tecniche

BioDHA™ è disponibile come materia prima per integratori alimentari e alimenti fortificati in due differenti formati: olio e polvere.
L’olio, stabilizzato con antiossidanti per prevenire l’ossidazione e garantire un ottimale profilo organolettico e qualitativo, è disponibile con un contenuto di DHA non inferiore al 35% o alternativamente al 40% (BioDHA™ Plus); la polvere, che consiste in DHA microincapsulato con un supporto solido di grado alimentare, contiene non meno del 10% di DHA. Le specifiche tecniche sono riassunte in Tabella 1.

Schermata 2015-12-15 alle 14.54.34
Efficacia

L’efficacia dell’integrazione con DHA per la salute del cervello, degli occhi e del sistema cardiovascolare è stata sancita dalla comunità scientifica e da diverse Autorità regolatorie mondiali, inclusa EFSA; ciò risulta particolarmente applicabile in soggetti che non hanno accesso ad un adeguato apporto di omega-3 di origine marina attraverso la dieta. Alcune fasce di popolazione non possono tuttavia beneficiare di pressoché alcun contributo di omega-3 da fonte animale poiché composte da individui vegetariani/vegani o allergici al pesce e/o ai crostacei. In questi casi un apporto significativo di omega-3 vegetali (acido alfa-linolenico, ALA) è indispensabile ma può non bastare per supportare la funzionalità di alcuni organi chiave; questi infatti necessitano specificamente di DHA la cui sintesi fisiologica da ALA può non essere sufficiente per coprire le necessità di DHA, ad esempio in stati carenziali o con aumentato fabbisogno (donne incinte). Sotto questo profilo l’olio di origine algale arricchito in DHA rappresenta una soluzione ottimale e si è dimostrato efficace nell’incremento del pool di DHA fisiologico in diversi studi clinici (1). Il DHA è un acido grasso prontamente assorbito dall’organismo e si accumula nel cervello e negli occhi (Fig.1), risultandone una componente strutturale e funzionale fondamentale. L’olio algale, con il suo contenuto quasi esclusivo di DHA (fino al 40%, con meno del 2% di EPA) è specialmente indicato per applicazioni rivolte alla salute del sistema nervoso e degli occhi dove il DHA risulta essere l’omega-3 di gran lunga prevalente.

Schermata 2015-12-15 alle 14.54.45In un interessante studio condotto in modello animale somministrando a salmoni olio da biomassa algale ricco in DHA si è osservata, nelle carni degli animali, una riduzione significativa dei contaminanti organici persistenti rispetto ad animali di controllo, integrati con oli di pesce (2).
Questo risultato è coerente con le rivendicazioni relative ad una superiore purezza del DHA algale rispetto a quello derivato da fonti marine, poiché ottenuto fermentando biomassa algale in condizioni chiuse e controllate.
Analogamente a fonti tradizionali di omega-3, l’integrazione con DHA da microalghe ha dato prova di ridurre la concentrazione di trigliceridi nel sangue (3), di incrementare l’indice di omega-3 nell’organismo (4) e di migliorare le performance cognitive (5). Più in generale i benefici per la salute da parte del DHA riguardano:
– il tessuto nervoso dove il DHA mantiene l’integrità e la corretta fluidità delle membrane cellulari e favorisce l’eccitabilità dei neuroni, la trasmissione dello stimolo nervoso e la funzionalità sinaptica, oltre a supportare, più in generale, l’abilità cognitiva e la memoria;
– la retina, dove il DHA costituisce un elemento strutturale (e trofico) per lo sviluppo dei fotorecettori, mantenendo la corretta funzionalità e consentendo la propagazione al sistema nervoso degli stimoli luminosi, e agisce da precursore per la produzione di alcuni segnalatori come NPD1 che moderano la risposta infiammatoria e pro-apoptotica (6).
– l’ambito cardiovascolare, riducendo i trigliceridi e contrastando processi infiammatori, disfunzioni endoteliali, aggregazione piastrinica, ipertensione e aritmie; l’effetto antiaritmico in particolare è riconducibile alla stabilizzazione delle membrane dei cardiomiociti e alla normalizzazione del potenziale elettrochimico che induce la contrazione delle fibre.

Giova infine ricordare che EFSA ha approvato, a proposito del DHA, diversi health claim che comprovano i benefici di questo nutriente: per EFSA, il DHA contribuisce al mantenimento di una corretta funzione visiva, di una corretta funzione cerebrale e di un normale livello di trigliceridi ematici; in associazione con EPA contribuisce a mantenere una pressione sanguigna e una funzione cardiaca normali. Quando assunto da una madre in gravidanza o in allattamento, il DHA contribuisce al normale sviluppo del cervello e degli occhi del feto o del neonato allattato al seno.

Sicurezza

BioDHA™ di origine algale è sicuro, come prescritto e riconosciuto dalla procedura di approvazione secondo la normativa Novel Food. È inoltre ottenuto attraverso colture controllate di microalghe non geneticamente modificate, in condizioni in cui non sono possibili contaminazioni con allergeni, inquinanti ambientali e metalli pesanti come nel caso degli omega-3 di origine marina. La produzione avviene in un impianto che opera secondo le linee HACCP e secondo Good Manufacturing Pratice. Il prodotto è certificato Kosher e Halal.

Applicazioni e Modalità d’uso

Il dosaggio consentito per BioDHA™ da fonte algale è stabilito, a seconda delle specifiche applicazioni, dalle Decisioni comunitarie che autorizzano l’impiego di questo ingrediente secondo la normativa Novel Food. Oltre all’utilizzo in integratori alimentari ed alimenti a fini medici speciali è prevista dall’approvazione Novel Food la possibilità di addizionare con DHA algale diversi tipi di alimenti e bevande nell’ambito di applicazioni come alimenti addizionati o fortificati quali: derivati del latte, cereali per colazione, alimenti per regimi di dieta a calorie ridotte, prodotti di panificazione, bevande non alcoliche e barrette a base di cereali.

Bibliografia
1 K. Lane, E. Derbyshire, W. Li, C. Brennan (2014)
Bioavailability and potential uses of vegetarian sources of omega-3 fatty acids: a review of the literature
Crit Rev Food Sci Nutr 54(5) 572-579
2 M. Sprague, J. Walton, P.J. Campbell, F. Strachan, J.R. Dick, J.G. Bell (2015)
Replacement of fish oil with a DHA-rich algal meal derived from
Schizochytrium sp. on the fatty acid and persistent organic pollutant levels in diets and flesh of Atlantic salmon (Salmo salar, L.) post-smolts,
Food Chem 185 413-241
3 J. Geppert, V. Kraft, H. Demmelmair, B. Koletzko (2006)
Microalgal docosahexaenoic acid decreases plasma triacylglycerol in normolipidaemic vegetarians: a randomised trial
Br J Nutr 95(4) 779-786
4 J. Geppert, V. Kraft, H. Demmelmair, B. Koletzko (2005)
Docosahexaenoic acid supplementation in vegetarians effectively increases omega-3 index: a randomized trial.
Lipids 40(8) 807-814
5 A.J. Richardson, J.R. Burton, R.P. Sewell, P. Montgomery et al (2012)
Docosahexaenoic acid for reading, cognition and behavior in children aged 7-9 years: a randomized, controlled trial (the DOLAB Study)
PLoS One 7(9)
6 N.G. Bazan, J.M. Calandria, C.N. Serhan (2010)
Rescue and repair during photoreceptor cell renewal mediated by docosahexaenoic acid-derived neuroprotectin D1
J Lipid Res 51(8) 2018-2031

Per informazioni
Francesco Zerilli
tel +39 02 3925326
francesco.zerilli@cofamispa.it
www.cofamispa.it

C.F.M. Co. Farmaceutica Milanese in a nutshell
C.F.M. Co. Farmaceutica Milanese distribuisce materie prime per l’industria farmaceutica, nutrizionale e cosmetica, proponendo ai propri clienti prodotti sicuri e ricercando per loro fonti e opportunità in qualsiasi parte del mondo. Il know-how tecnico, il sistema di assicurazione qualità certificato ISO 9001:2008 e la capillare rete di fornitori selezionati da anni in tutto il mondo fanno di C.F.M. un punto di riferimento per le aziende che cercano materie prime di qualità e un servizio veloce.

Fagron AlfaGPC

La necessità di mantenere in salute le funzioni cognitive è sempre più in aumento ed è diventato ormai fondamentale, per gli individui di quasi tutte le fasce d’età, per sostenere le numerose attività che la vita di tutti i giorni impone alla mente.
Fagron Italia presenta Fagron AlfaGPC, una fonte di colina ora disponibile per formulazioni per il benessere mentale e in particolare delle funzioni cognitive come memoria, capacità di apprendimento e attenzione.

Composizione e specifiche tecniche

Fagron AlfaGPC è una fonte di colina in forma alfoscerato o alfa gliceril fosforil colina che si presenta come polvere bianca estremamente solubile in acqua con un contenuto di colina (su base anidra) del 40% minimo (Tab.1).

Schermata 2015-12-15 alle 12.31.23
Meccanismo d’azione e studi preclinici

Fagron AlfaGPC è un precursore colinergico che, assunto per via orale, viene convertito in fosfatidilcolina, una forma metabolicamente attiva della colina in grado di attraversare la barriera ematoencefalica e raggiungere le terminazioni sinaptiche colinergiche aumentando la sintesi e il rilascio di acetilcolina (1).
L’acetilcolina è il neurotrasmettitore implicato nelle funzioni cognitive come memoria, attenzione e apprendimento. Quando la richiesta di acetilcolina aumenta o le riserve di colina nel cervello sono ridotte, i fosfolipidi delle membrane neuronali possono essere catabolizzati per far fronte al bisogno di colina. In tal modo vengono sacrificati i fosfolipidi della membrana dei neuroni per preservare la trasmissione neuronale.
Studi scientifici condotti sul ratto evidenziano che la colina in forma alfoscerato viene efficacemente incorporata nei fosfolipidi cerebrali entro 24 ore dall’assorbimento, causando un rapido aumento di colina plasmatica (2).
Una review di studi scientifici conferma che la colina alfoscerato è in grado di aumentare il rilascio di acetilcolina nell’ippocampo dei ratti facilitando l’apprendimento e la memoria negli animali da esperimento e diminuendo i cambiamenti strutturali età-dipendente che si verificano in aree del cervello deputate alle funzioni cognitive.

Questa sostanza, inoltre, ha dimostrato di esercitare un’azione neuroprotettiva in modelli animali di alterata neurotrasmissione colinergica e di danno vascolare cerebrale (3).
Un altro studio preclinico suggerisce che questa sostanza possiede anche un’azione protettiva cerebrovascolare e rappresenta, tra i principali precursori colinergici, la molecola più efficace nel promuovere la biosintesi e il rilascio di acetilcolina nel modello animale (4).

Efficacia e studi clinici

Le proprietà salutistiche della colina alfoscerato, nei confronti delle funzioni cognitive, sono state confermate da uno studio clinico multicentrico doppio-cieco, controllato da placebo e condotto su 261 pazienti affetti da Alzheimer e relativi disturbi della memoria (5).
Questo studio ha permesso di evidenziare la presenza di significativi miglioramenti dei parametri correlati alle funzioni mentali e cognitive già dopo 90 e 180 giorni nel gruppo trattato con tre capsule al giorno, da 400 mg ciascuna, di colina alfoscerato rispetto al placebo.
Un’ulteriore review di studi clinici condotti su un numero complessivo di 1570 pazienti, affetti da significative alterazioni delle funzioni cognitive, ha evidenziato che la colina alfoscerato può essere utile nel mantenere il benessere mentale e nel migliorare i sintomi associati al deterioramento cronico cerebrale (6).

Sicurezza

La colina è una sostanza ammessa dal Ministero della Salute italiano negli integratori alimentari in quanto presente nell’elenco Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico (revisione febbraio 2015).
Prodotti a base di colina alfoscerato sono stati riconosciuti GRAS (Generally Recognized as Safe), quindi sicuri per l’uso alimentare, dalla Food and Drugs Administration statunitense.
Una serie di studi, condotti su animali, ha confermato la sicurezza d’uso, nell’ambito alimentare, dell’alfa gliceril fosforil colina, confermando assenza di mutagenicità e genotossicità sia in vitro che in vivo (1).

Applicazioni e modalità d’uso

Fagron AlfaGPC rappresenta una fonte di colina ora disponibile per formulazioni per il benessere mentale e delle funzioni cognitive: memoria, attenzione e apprendimento.
Rappresenta un valido ingrediente per integratori alimentari concepiti per fornire un fisiologico supporto nei casi di stanchezza mentale e difficoltà di concentrazione e attenzione, in caso di stress psicofisico tipico dei periodi di studio e lavoro intenso.
Inoltre, grazie alla sua elevata solubilità, Fagron AlfaGPC è particolarmente indicata per la preparazione di integratori alimentari in forma di flaconcini da bere o bustine da solubilizzare.
L’apporto giornaliero massimo di colina consentito dal Ministero della Salute, negli integratori alimentari, è pari a 1000 mg come riportato nell’elenco Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico (revisione febbraio 2015).

Bibliografia
1 A.M. Brownawell, E.L. Carmines, F. Montesano (2011)
Safety assessment of AGPC as a food ingredient
Food Chem Toxicol 49(6) 1303-1315
2 G. Abbiati, T. Fossati, G. Lachmann, M. Bergamaschi et al (1993)
Absorption, tissue distribution and excretion of radiolabelled compounds
in rats after administration of [14C]-L-alpha-glycerylphosphorylcholine
Eur J Drug Metab Pharmacokinet 18(2) 173-80
3 E. Traini, V. Bramanti, F. Amenta (2013)
Choline alphoscerate (alpha-glyceryl-phosphoryl-choline) an old
choline-containing phospholipid with a still interesting profile as cognition
enhancing agent
Curr Alzheimer Res 10(10) 1070-1079
4 S.K. Tayebati, F. Amenta, D. Tomassoni (2015)
Cerebrovascular and blood-brain barrier morphology in spontaneously hypertensive rats: effect of treatment with choline alphoscerate CNS Neurol Disord Drug Targets 14(3) 421-429
5 M. De Jesus Moreno (2003)
Cognitive improvement in mild to moderate Alzheimer’s dementia after t
reatment with the acetylcholine precursor choline alfoscerate: a multicenter, double-blind, randomized, placebo-controlled trial
Clin Ther 25(1) 178-193
6 L. Parnetti, F. Amenta, V. Gallai (2001)
Choline alphoscerate in cognitive decline and in acute cerebrovascular disease: an analysis of published clinical data
Mech Ageing Dev 122(16) 2041-2055

Per informazioni
Davide Patroncini, Annalisa Pellegrini
tel +39 051 535790
davide.patroncini@fagron.it
annalisa.pellegrini@fagron.it
www.fagron.it

Fagron in a nutshell
Fagron Italia è la sede italiana del gruppo Fagron, azienda farmaceutica olandese leader mondiale dello specialty pharma e della distribuzione di materie prime farmaceutiche e nutrizionali alle farmacie ed alle industrie. Fagron è in continua espansione ed è presente nel mondo in 30 paesi, in tutti i continenti: Europa, America, Medio Oriente, Africa, Asia e Oceania.
La filiale italiana si distingue per l’innovazione delle soluzioni e l’eccellenza dei servizi offerti alle aziende nutrizionali tra cui il supporto formulativo e regolatorio.

Carmol Caramelle

Schermata 2015-12-03 alle 10.14.35Un mix di erbe salutari, senza aggiunta di zucchero, viene in aiuto alla gola contro i sintomi da raffreddamento, come tosse, raucedine e raffreddore e rappresenta la composizione di Carmol Caramelle di Midefa. Balsamiche e rinfrescanti, le caramelle contengono: Eucalipto, ricco in eucaliptolo, terpeni, aldeidi, polifenoli, flavonoidi e tannini, tutti principi attivi che conferiscono alla pianta un’azione balsamica, fluidificante ed espettorante delle secrezioni catarrali delle vie respiratorie; olio essenziale di Lavanda che svolge un’azione balsamica sulle vie respiratorie e viene impiegata contro influenza, tosse, raffreddore e catarro; chiodi di Garofano che possono essere utilizzati per decotti disinfettanti ed antinfiammatori del cavo orale; Noce moscata dalle proprietà antibatteriche e antiodoranti; Salvia spagnola che, come tutti i preparati a base di Salvia, risulta efficace per combattere tutte le forme di catarro, grazie alla presenza dell’olio essenziale dalle proprietà antisettiche e balsamiche; Anice stellato, ideale contro la tosse; Limone, ricco di sali minerali e Timo, balsamico, che contribuisce a sfiammare le congestioni del cavo orale, della gola, delle mucose polmonari e nasali: per queste proprietà, risulta essere uno dei rimedi elettivi contro tosse, bronchite, pertosse, otite, sinusite, raffreddore.

www.midefa.com