Lozione spray pre-sport

Lozione spray pre-sport

You will never win alone

Il prodotto ideato per chi fa sport all’aperto, al fine di proteggere la pelle contro i danni causati dall’inquinamento e dai radicali liberi. Migliora l’idratazione della pelle.

#protettivo • #lenitivo • #idratante

Nome commercialeFornitoreNome INCI%Funzione tecnicaCertificazioni
Fase A
Aqua87,3Solvente
Sodio benzoato granulare EP–E 211AcefSodium Benzoate0,3Conservante
AcefPotassium Sorbate0,1Conservante
AcefGlycerin1Umettante
Fase B
Gomma Xantano Trasparente CGAcefXanthan Gum0,15Modificatore reologico
Fase C
Aqua10Solvente
Ulti’ Mate™Deimos GroupIlex paraguariensis leaf extract, Maltodextrin1,0AttivoCOSMOS
Fase D
(Acido citrico 30% sol.)AcefAqua, Citric Acidq.b.Correttore di pH
Fase E
Parfum0,15Fragranza
Descrizione processo produttivo
Proprietà

Consigli d’uso: applicare il prodotto sulla pelle erogandolo sulle parti esposte. Adattato a tutti i tipi di pelle.

COSMETIC TECHNOLOGY

Diana Dashi
Head of Cosmetic Laboratory
diana.dashi@deimossrl.it www.deimossrl.it

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Acidi ialuronici tecnologici ad azione antipollution

Acidi ialuronici tecnologici ad azione antipollution

Una potente azione sinergica a difesa della pelle

La nostra quotidianità ci espone ad un elevato numero di insulti tossici. La nostra pelle svolge un’egregia funzione barriera che perde la sua efficacia progressivamente nel corso della vita a causa dell’invecchiamento fisiologico. Il problema può essere gestito con diversi tipi di approccio, tra cui:

Stile di vita adeguato Cura del sistema difensivo Utilizzo di prodotti che aiutino le nostre naturali difese

Non dobbiamo erroneamente pensare che un “INSULTO TOSSICO” sia di origine esclusivamente antropica.

Un’alimentazione scorretta, un prodotto cosmetico aggressivo, un clima eccessivamente rigido o un’esposizione solare scorretta e sregolata, possono generare molti più danni dello smog cittadino quotidiano.

Se è vero il detto “GUTTA CAVAT LAPIDEM”, il danno alla nostra pelle avviene lentamente e nel corso degli anni per cause primariamente endogene, aggravate da fattori esterni indiscutibili.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA?

Il problema deve quindi essere affrontato nella sua globalità con due tipologie di approccio

1

Passivo

si trova una soluzione al problema e la si applica per risolverlo

2

Attivo

si analizzano le cause e si attua un efficace piano di prevenzione

Oltre alla tipica azione idratante e antietà, l’acido ialuronico, alla luce della sua tendenza a organizzarsi strutturalmente a costituire una trama a maglie, svolge anche un’importantissima azione filtrante e di barriera nei confronti di diversi agenti chimici o biologici, naturalmente presenti nell’ambiente.

Tale caratteristica, ha indotto la casa produttrice giapponese Kewpie Corporation, distribuita in Italia da LCM,
a effettuare uno studio di efficacia sull’azione antipollution dei suoi due prodotti di punta

Hyalo-Oligo®

Un idrolizzato a bassissimo peso molecolare (<10.000 Da) in grado di penetrare lo strato corneo e svolgere la propria azione barriera resistendo al lavaggio

Hyaloveil-P®

Un cationizzato a elevata adesività con notevoli proprietà idratanti e viscoelastiche, in grado di svolgere un’efficace azione dermoprotettiva

COSMETIC TECHNOLOGY

Marco Colombo 
Sales Executive
Cosmetics Department

MColombo@lcmtrading.it

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

VISION OF VISUAL

VISION OF VISUAL

Desiderio di natura e Anti Digital Pollution
Barbara Panzeri

Barbara Panzeri

Digital graphic artist
RONFstyle.com
rontstyle@gmail.com

VISION OF VISUAL

Desiderio di natura e Anti Digital Pollution

Durante i lockdown l’inquinamento atmosferico è sceso senza precedenti con conseguenti immagini della natura che si riaffermava ovunque.
Nella parte centrale della stagione SS22 i colori caratterizzanti provenienti dalla natura vengono selezionati grazie al sofisticato approccio di una visione psicologica e non rappresentativa che si concretizza nella ricerca di calore e comfort in ambienti durevoli progettati in supporto dell’ambiente.
Con gli attuali allentamenti si prediligono viaggi immersivi in cui poter rivivere esperienze attive a contatto con la terra lontano dalla luce HEV (luce visibile ad alta energia) degli schermi di smartphone e pc.
Il concetto di skin longevity mira a preservare il benessere cutaneo a ogni età e si prediligono prodotti capaci di rafforzare le difese della pelle contro l’invecchiamento atmosferico e l’inquinamento digitale.

Saturi di inquinamento digitale? Fermiamoci, respiriamo e…mettiamoci un punto.
Siero anti-pollution

Ecco un esempio di come un mini video grafico di 15 secondi può raccontare i benefici di un prodotto cosmetico in modo smart (studiato e sviluppato in formato verticale 9:16 adatto per essere visto da smartphone e condiviso nelle stories dei Social o semplicemente tramite WhatsApp) e green (non necessita di carta per essere stampato) catturando l’attenzione nel marasma del web.

Spesso la difficoltà sta nel saper estrapolare solo il concetto più importante nel messaggio che si vuole comunicare per riformularlo poi in modo creativo, efficace e di impatto. Nessuno vuole perdere tempo, con i mini video grafici in 15 secondi si ha la possibilità di dire tutto.

COSMETIC TECHNOLOGY

Barbara Panzeri
Digital Graphic Artist

ronfstyle@gmail.com

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Ulti’Mate

Giulia_Gilardi

Il potere antiossidante dello Yerba Mate contro inquinamento

lo sapevi che...

ESISTE UNA PIANTA
IN PATAGONIA DALLE FORTI
PROPRIETà BENEFICHE PER LA PELLE

Robertet Group Health and Beauty è molto attenta al rispetto dell'ambiente e ha adottato da tempo una politica volta a ridurre l’impatto ambientale attraverso un programma di riciclo degli ingredienti in cui gli scarti provenienti da prodotti di origine vegetale vengono riutilizzati e trasformati in principi attivi a maggior valore aggiunto.

Ulti’Mate

Un esempio di ingrediente a marchio Robertet Group Health and Beauty che adotta questa filosofia.  Il prodotto è distribuito in Italia dal gruppo Deimos.

Ilex Paraguariensis Leaf Extract, Maltodextrin

Aspetto: polvere
Colore: Da bianco a giallo 
Odore: Caratteristico

Conta microbica aerobica totale: <10.000
Funghi e lieviti: <100

Condizioni: Conservare nel suo contenitore originale sigillato ermeticamente secondo le condizioni di conservazione raccomandate.
Shelf-life: 2 anni. 

COSMETIC TECHNOLOGY

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Sansa di mela

VISTO IN FIERA
POSTER

Vénicia Numa,
Elisabeth Badens,
Arnaud Bellon,
Christelle Crampon

Symrise, Francia
Laboratoire M2P2,
Europôle de l’arbois,
Aix en Provence cedex

Sansa di mela

Una nuova fonte di ingredienti per l’industria cosmetica

Le industrie (soprattutto l’agricoltura e l’industria alimentare) generano molti prodotti di scarto. Nel 2017, gli scarti alimentari (44%) hanno rappresentato la maggiore fonte di rifiuti nel mondo, prima di carta (17%), plastica (12%), vetro (5%) e metallo (4%). Solo il 13,5% di questi scarti (side stream) viene valorizzato, nonostante la generale diminuzione delle risorse. Eppure, gli scarti alimentari possono essere trasformati per generare un significativo valore aggiunto, in particolare nell’industria cosmetica. Si tratta di una nuova tendenza di consumo che risulta essere interessante per fornitori e consumatori, il cui senso di responsabilità ecologica sta crescendo in molti campi.

In termini di consumi/anno, la mela è uno dei frutti più consumati al mondo, circa 70 milioni di tonnellate l’anno (2017). L’upcycling della sansa di mela può risultare interessante, in quanto consente di aiutare a ridurre l’impatto ambientale delle industrie alimentari per ottenere composti bioattivi ad alto valore aggiunto. Symrise è un’azienda attivamente coinvolta nel processo di upcycling che ha iniziato a dedicarsi ai diversi modi di valorizzazione dei side stream. Tra le varie fonti disponibili all’interno delle filiali Symrise, la sansa di mela (vale a dire il principale sottoprodotto ottenuto nel processo di produzione dei succhi di mela) rappresenta una fonte di cere e composti bioattivi come i polifenoli (florizina, floretina) e composti lipofili (acido ursolico, eritrodiolo, acido oleico e acido linolenico) che riscuotono grande interesse nel campo cosmetico per le loro proprietà antiossidanti, lenitive, antimicrobiche, emulsionanti. Una delle tecniche di estrazione utilizzate per ottenere tali molecole può essere l’estrazione con CO2 supercritica, nota per essere una tecnica eccellente nell’estrazione dei lipidi. Infatti, l’estrazione di CO2 supercritica (Sc-CO2), tra le altre possibili, è una tecnica promettente per la valorizzazione della sansa di mela che consente di ottenere interessanti rese per composti ad alto valore aggiunto derivati dalla materia di scarto.

L’idea di fondo mira a sviluppare un processo integrato per separare selettivamente i composti di interesse e modellarli. Il progetto ha lo scopo di sviluppare un processo più compatto, economico e attento all’ambiente. La valorizzazione della sansa di mela sarà usata come prodotto modello, per applicare il processo di estrazione ad altri side stream. In particolare, si è focalizzato sullo studio di diverse tecniche di estrazione per l’upcycling del side stream delle mele e sullo sviluppo di un metodo integrato di estrazione per separare selettivamente i composti.

Risultati (quali-quantitativi) delle analisi condotte con LC-MS dell’estratto di sansa di mela con Sc-CO2

Processo di valorizzazione
della sansa di mela

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Comunicare la sostenibilità dei prodotti cosmetici nel Regno Unito

REGULATORY

Francesca Rapolla

Scientific Affairs Manager CTPA

Comunicare la sostenibilità dei prodotti cosmetici nel Regno Unito

Come i consumatori e le aziende possono prendere decisioni informate e proteggere la reputazione del settore cosmetico

L’impatto ambientale di ogni tipo di prodotto sta diventando sempre più importante per i consumatori, i quali hanno a loro volta un maggior interesse a contribuire alla salvaguardia del pianeta anche attraverso le azioni quotidiane.

I consumatori si orientano sempre di più verso prodotti caratterizzati da un minore impatto ambientale, o che sono sviluppati avendo in mente la sostenibilità; ma come fanno i consumatori a riconoscere questo tipo di prodotti? E questi prodotti sono veramente a minor impatto ambientale, o danno l’impressione di esserlo?

La comunicazione sulla sostenibilità dei prodotti cosmetici è una chiave per informare i consumatori sulle caratteristiche ambientali di un prodotto, ma anche per aiutarli a prendere una decisione informata prima di effettuare un acquisto. Per questo motivo, proliferano tante iniziative a livello europeo e internazionale per regolare la comunicazione (i claim) ambientale.

L’obiettivo di questo approfondimento è prendere in esame il mercato corrente per l’aspetto dei claim ambientali e le regole stabilite nel Regno Unito, in relazione a queste comunicazioni. In particolare, focalizzandosi sul lavoro della Competition and Markets Authority (CMA) e il Green Claims Code che spiega in dettaglio come il regolamento per la protezione dei consumatori viene applicato alla comunicazione sulla sostenibilità. Non ultimo, la Cosmetic, Toiletry and Perfumery Association (CTPA, associazione di rappresentanza per l’industria cosmetica nel Regno Unito) ha pubblicato un documento guida sulla comunicazione ambientale ai consumatori, analizzando quali considerazioni devono essere fatte per risultare in linea con le normative che verranno prese in esame.

Articolo integrale pubblicato su Cosmetic Technology 2/2022

 

La Cosmetic, Toiletry and Perfumery Association (CTPA) è l’associazione di rappresentanza per l’industria cosmetica nel Regno Unito che si impegna nell’analisi e diffusione delle normative tecniche, supporta i suoi associati nella crescita delle imprese a livello locale e internazionale, promuove la reputazione dell’industria attraverso la pubblicazione di informazioni rivolte ai consumatori.  Nel quotidiano, CTPA collabora molto strettamente con il governo del Regno Unito per analizzare e valutare normative riguardanti i prodotti cosmetici e i suoi ingredienti.  Nell’ambito della Brexit, CTPA è stata e rimane il punto di riferimento per lo sviluppo e la crescita dell’industria cosmetica e le sue normative nel Regno Unito come Paese indipendente, ma anche nei suoi rapporti con l’industria cosmetica a livello europeo (tramite Cosmetics Europe) e internazionale.

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Tè verde

ARTICOLI

Federica Esposito

Cosmetologa

Tè verde

Da fonte botanica ad attivo antipollution

L’estratto di tè verde (GTE) è un ingrediente di derivazione vegetale utilizzato fin dall’antichità, ma che oggi rappresenta un attivo multifunzionale sia per il comprovato potere antiossidante, sia per essere un attivo antipollution che contrasta gli effetti dell’inquinamento sulla pelle. I polifenoli del tè verde mostrano potenti effetti antirughe e antiossidanti riducendo la collagenasi, l’attività delle MMP (metalloproteinasi) e l’induzione dei ROS (specie reattive dell’ossigeno). GTE ha dimostrato di inibire in modo efficiente la produzione di sebo e quindi risulta essere un’ottima alternativa rispetto all’uso di attivi tradizionali in presenza di A. vulgaris. Inoltre, essendo i polifenoli sensibili alla fotodegradazione è importante in una formulazione scegliere attivi per garantire una fotostabilità ed è fondamentale anche l’utilizzo di un adeguato veicolo per ottenere una valida efficacia con i risultati desiderati sulla pelle.

Green Tea
From botanical source to active anti-pollution

Green Tea Extract (GTE) is a plant-derived ingredient used since ancient times, but nowadays it represents a multifunctional active both for its proven antioxidant power and for being an anti-pollution active that counteracts the effects of pollution on the skin. Green Tea polyphenols, in fact, show powerful anti-wrinkle and antioxidant effects by reducing collagenase, MMP (metalloproteinase) activity and (ROS Reactive Oxygen Species) induction. GTE has been shown to efficiently inhibit the production of sebum and is therefore an excellent alternative to the use of traditional actives in the presence of A. Vulgaris. In addition, since polyphenols are quite sensitive to photodegradation, it is important in a formulation to choose actives to ensure photostability, and the use of an appropriate vehicle is also essential to achieve valid efficacy with the desired results on the skin.

Articolo integrale pubblicato su Cosmetic Technology 2/2022

 

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Editoriale • Cosmetic Technology 2, 2022

Editoriale
Cosmetic technology 2, 2022

Anna Caldiroli

Direttore scientifico
di Cosmetic Technology

Ristorante o menù da asporto?

Questo editoriale è il frutto di una chiacchierata estemporanea avuta con la regina Maria Antonietta. Come mai proprio con lei? è presto detto: donna dalle radicate abitudini igieniche, nonostante il periodo storico, presumibilmente frutto dell’educazione austriaca. Nella sua cella sembra siano stati trovati pochi ed essenziali cosmetici ad accompagnarla nel suo ultimo periodo in vita. Maria Antonietta mi racconta che per ammorbidire le mani le trattava con cera, acqua di rose, olio di mandorle dolci. La regina elenca soddisfatta gli ingredienti che utilizzava per creare i suoi trattamenti di bellezza ed è fiera anche quando racconta dell’acqua di piccione che pare si realizzi proprio con dei piccioni preparati in umido (decisamente non vegan, penso io).
Io, dal canto mio, le spiego che adesso è tutto molto diverso e, a differenza del suo racconto trionfale di materie prime, molto spesso, si predilige narrare il prodotto con “l’elogio dell’assenza” (nel frattempo siamo online – cosa che, devo ammettere, la sorprende un po’, ho notato – e passiamo in rassegna una moltitudine di prodotti, siti web, etichette, claim).
Chiacchierando, non possiamo che toccare l’argomento sicurezza, le spiego che cos’è una valutazione, il ruolo dell’SCCS e della letteratura scientifica su cui devono basarsi le scelte sia per aggiungere sia per levare da una formula. Le spiego che “il passaparola” che un tempo forse avveniva tra i corridoi a palazzo ora è diventato molto potente perché si avvantaggia della cassa di risonanza dei social (come spiegarle il concetto… diciamo come un ricevimento a Versailles ma con molti più partecipanti) e spesso la scientificità passa in secondo piano perché eccessivamente semplificata perde qualcosa e in più, se l’ informazione in ingresso non era nemmeno un granché, si salvi chi può!
Tornando a monte, e pensando all’impacco per le mani, certamente un formulatore oggi può destreggiarsi nella selezione di interessanti alternative agli ingredienti più usuali conferendo connotazioni specifiche al prodotto risultante. Tuttavia, colui che si orienta a qualcosa di più comune non è detto che realizzi un prodotto meno efficace o, peggio, meno sicuro. Tra i gironi danteschi della comunicazione sono finiti per esempio “Paraffin Waxes and Hydrocarbon Waxes”, solo per citare qualche membro dalla famiglia Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Cera Microcristallina ecc però dalle letteratura sembrano essere degli ingredienti che sanno fare il loro lavoro di idratanti ed emollienti e, dall’osservazione della penetrazione attraverso la pelle in studi in vivo e in vitro alcuni autori sono giunti alla conclusione che l’assorbimento cutaneo è decisamente scarso, pertanto è molto improbabile che questi ingredienti rappresentino un rischio per la salute umana in seguito a esposizione cronica2.
Inoltre, non provocano tossicità per via cutanea, reprotossicità e non ci sono evidenze di cancerogenicità o di genotossicità; possono essere impiegati anche nei prodotti per le labbra in ogni caso con il vincolo di rispettare l’elevatissimo grado di purezza farmaceutico3.
Poi è chiaro… si può decidere se impiegarli oppure no, come si può decidere se consumare il proprio pranzo in un sontuoso ristorante, in una rinomata osteria o ordinando da asporto, senza per questo mettere a rischio la propria salute.

 

1www.storicang.it/a/moda-a-versailles-nel-xviii-secolo_14950
2www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0378427417311542
3onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/jdv.15946

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Cosmetic Technology 2 – 2022

Cosmetic Technology 2 – 2022

25 anni
di informazione scientifica

Focus: DETERSIONE EPILAZIONE RASATURA

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
NOTIZIE
articoli

L’estratto di tè verde (GTE) è un ingrediente di derivazione vegetale utilizzato fin dall’antichità, ma che oggi rappresenta un attivo multifunzionale sia per il comprovato potere antiossidante, sia per essere un attivo antipollution che contrasta gli effetti dell’inquinamento sulla pelle. I polifenoli del tè verde mostrano potenti effetti antirughe e antiossidanti riducendo la collagenasi, l’attività delle MMP (metalloproteinasi) e l’induzione dei ROS (specie reattive dell’ossigeno). GTE ha dimostrato di inibire in modo efficiente la produzione di sebo e quindi risulta essere un’ottima alternativa rispetto all’uso di attivi tradizionali in presenza di A. vulgaris. Inoltre, essendo i polifenoli sensibili alla fotodegradazione è importante in una formulazione scegliere attivi per garantire una fotostabilità ed è fondamentale anche l’utilizzo di un adeguato veicolo per ottenere una valida efficacia con i risultati desiderati sulla pelle.

 

Green Tea
From botanical source to active anti-pollution
Green Tea Extract (GTE) is a plant-derived ingredient used since ancient times, but nowadays it represents a multifunctional active both for its proven antioxidant power and for being an anti-pollution active that counteracts the effects of pollution on the skin. Green Tea polyphenols, in fact, show powerful anti-wrinkle and antioxidant effects by reducing collagenase, MMP (metalloproteinase) activity and (ROS Reactive Oxygen Species) induction. GTE has been shown to efficiently inhibit the production of sebum and is therefore an excellent alternative to the use of traditional actives in the presence of A. Vulgaris. In addition, since polyphenols are quite sensitive to photodegradation, it is important in a formulation to choose actives to ensure photostability, and the use of an appropriate vehicle is also essential to achieve valid efficacy with the desired results on the skin.

aggiornamenti
Linee Guida

Anna Ciranni

Segnalazioni Rapex

Anna Ciranni

Regulatory

Comunicare la sostenibilità dei prodotti cosmetici nel Regno Unito • Francesca Rapolla

Andare in

Giappone • Silvia Morel, Nawaf Estifan

Into The Lab

La frutta che strucca • Camilla Crescentini

Perché ci piace

Hair styling mist • Laboratorio Cosmopolita

Letteratura

Lorella Giovannelli e Alice Picco

Approfondimenti Cosmetici

Il PAO nei cosmetici visto dai consumatori • Mariano Salis, Michela Mediani, Monica Molinari, Rima Al Sibai

La rimozione dei peli superflui

Vision of Visual

Lo sviluppo grafico di un packaging concettuale per comunicare senza estremizzare le qualità di un prodotto • Barbara Panzeri

speciale viaggio in sardegna
Eleonora Tuzi

Eleonora Tuzi

Farmacista specializzata in Cosmesi
e Cosmetica oncologica

Gianpiera Spada

Gianpiera Spada

CEO di Jana ‘e Mele
Cosmetologa formulatrice

Jana ‘e Mele semplicemente racchiude la Sardegna in un flacone bianco, bianco come il latte.

Girovagando alla ricerca di nuove realtà imprenditoriali talvolta si scoprono piccole attività fortemente legate al territorio di appartenenza che, attraverso i loro prodotti, comunicano al resto del mondo la cultura del posto.
Jana ‘e Mele racconta la Sardegna attraverso cosmetici: le materie prime sono autoctone e sono caratteristiche della tradizione sarda. Miele, olio d’oliva e latte di pecora sono rigorosamente made in Sardegna e sono stati scelti dalla Dott.ssa Gianpiera Spada, CEO e cosmetologa formulatrice di Jana ‘e Mele, per celebrare la tradizione agricola e pastorale della sua terra. Affascinati dal patrimonio culturale di questa isola magica, abbiamo chiesto a Eleonora Tuzi di incontrarla per un’intervista alla scoperta della sua linea cosmetica e lei, con il sorriso che la contraddistingue, ha accettato.

aziende

Zschimmer&Schwarz

PROTELAN GC

Amitahc Italia
ROELMI HPC

BeauSens® PG4

Res Pharma
Res Pharma Innovative Ingredients

Pantrofina® Remedy

Su questo numero presentiamo…
NOTIZIE
NON PERDERTI
GLI APPUNTAMENTI
DI SETTORE

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

BUONA LETTURA!

Editoriale • MakeUp Technology Primavera/Estate 2022

Editoriale • MakeUp Technology Primavera/Estate 2022

Riccardo Rossi

Direttore scientifico
di MakeUp Technology

Girl’s best friend

No, non si tratta dei diamanti, anche se quelli sono i veri protagonisti della canzone citata nel titolo e resa famosa da Marylin Monroe, perché qua parliamo di altro. Parliamo di rossetto.
“Se siete tristi, se avete un problema d’amore, truccatevi, mettetevi il rossetto rosso e attaccate”.
Questa è una delle celebri frasi di Coco Chanel, fondatrice del famoso e iconico brand di moda e cosmetica che ha fatto la storia del “rouge à lèvres” con il suo mitico Rouge Allure, tutt’ora a catalogo tra i rossetti della Maison di Parigi.

Già, perché il rossetto, soprattutto quello classico rosso, è molto più di un prodotto di makeup: è un segno di distinzione, di forza e di resilienza. Infatti è stato il simbolo dell’emancipazione femminile ben prima della minigonna. Addirittura, pare che Winston Churchill, durante la Seconda Guerra Mondiale, abbia ordinato di interrompere la produzione di cosmetici nel Regno Unito per dare spazio a produzioni più urgenti, con l’unica eccezione per il rossetto, in particolare quello rosso. Perché nei tempi bui del conflitto la bellezza era diventata quasi un dovere spirituale per le donne, che avevano il compito di rassicurare e tenere alto il morale delle truppe, tanto che le campagne di propaganda insistevano proprio su quel concetto. Mentre benzina, zucchero o uova venivano razionati, i rossetti venivano distribuiti regolarmente come la farina. Alla fine, il rossetto rosso brillante divenne quindi un simbolo di patriottismo. Pubblicazioni di moda e aziende cosmetiche si unirono alla rivendicazione dell’asse alleato senza riluttanza. Elizabeth Arden creò un kit per il trucco progettato per le donne della Marina degli Stati Uniti per abbinare le loro uniformi, e Helena Rubinstein creò tonalità e sfumature di rossetto con nomi come Regiment Red, Commando o Fighter Red. Il rossetto aveva definitivamente assunto il suo ruolo di prodotto icona, tanto che, una volta che fu nominata, anche la stessa regina Elisabetta II, che vanta una vasta collezione di rossetti, commissionò la fabbricazione del suo rossetto rosso con sfumature bluastre e abbinato al suo stile, in occasione della sua incoronazione nel 1952.

Un prodotto, il rossetto, che sta ora vivendo un nuovo rilancio, dopo due anni di pandemia che hanno fatto nascondere le labbra di tutti, e non solo delle donne, e che si candida per diventare l’emblema del new normal. Anche e soprattutto cavalcando nuovi trend trasversali a più mondi, come il risparmio di acqua per il Pianeta, sintetizzato dal concetto waterless, che si sposa alla perfezione con formule che di acqua non ne hanno mai contenuta fin dai loro esordi.

Eccoci arrivati quindi nel fantastico mondo del rossetto, per scoprire i segreti nascosti dietro al “pastello per labbra”, modo in cui è a volte definito. Infatti, anche per questo primo numero del 2022, il fil rouge (e in questo caso nessun altro modo di dire è più consono di questo) sarà uno speciale dedicato a una categoria di prodotti, in questo caso agli anidri, di cui il rossetto è il più famoso rappresentante. Grazie all’indispensabile supporto di vari specialisti del settore che ci sveleranno curiosità e proprietà di questo imperdibile accessorio di makeup, partiremo dalla storia del rossetto per passare attraverso i trend più attuali, finendo alle metodiche di produzione con le quali le formule più innovative sono poi portate sul mercato.

Anche per questo numero, infatti, il lettore potrà meravigliarsi nello scoprire quanta scienza, arte e tecnologia si celino dietro le quinte dei prodotti più alla moda, che si trovano poi sugli scaffali dei principali rivenditori. In questo caso, le così dette “paste anidre” rappresentano il grosso della categoria, soprattutto per gli stick tradizionali. Come per ogni prodotto, anche qua ci sono, però, le solite eccezioni. Esatto, perché il rossetto può anche essere una formula in emulsione, soprattutto usata per i lip gloss, che sono nati proprio per ottenere quell’effetto super lucido che non è, per ora, raggiungibile con gli stick tradizionali.

Vi lascio quindi al contenuto di questo numero che vi porterà alla scoperta del rossetto, perché come ama dire Poppy King, fondatrice di Lipstick Queen, un brand australiano che produce esclusivamente rossetti e che sta ottenendo un successo planetario:

“Il rossetto è molto più di un prodotto. È qualcosa che ti trasforma”

Condividi la notizia!

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin