Leucidal SF Max

Le aziende produttrici di cosmetici aggiungono conservanti alle formulazioni per controllare la proliferazione batterica e fungina ed estendere così la shelf life dei prodotti. Un gran numero di conservanti sintetici non ha incontrato il favore dei consumatori e delle normative e ciò ha causato una crescita di soluzioni proattive, innovative e alternative ai conservanti sintetici.

Active Micro Technologies (AMT) ha concentrato i suoi sforzi sul potere dei composti naturali, combinando funzionalità cosmetica e attività antimicrobica per sviluppare una gamma di ingredienti polifunzionali in grado di ridurre o eliminare la necessità di un sistema conservante. AMT migliora continuamente i suoi prodotti ecosostenibili e di origine naturale, dando al cliente l’opportunità di sviluppare formulazioni alternative utilizzando antimicrobici di origine naturale. Leucidal SF Max è la più recente innovazione di Active Micro Technologies. Sviluppato grazie a un controllato processo di fermentazione, permette di ampliare lo spettro dell’efficacia antimicrobica e garantire un maggior grado di sicurezza.

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ProCutiGen® Hold

L’industria globale dei prodotti per capelli ha avuto una svolta negli ultimi anni che ha portato allo sviluppo di prodotti specifici per la riparazione e ristrutturazione dei capelli danneggiati (fenomeno “Plex”, dalla linea di prodotti Olaplex presi come riferimento). Dato che il mercato risulta saturo di formulazioni create per ricostruire i capelli danneggiati. 

Active Concepts ricerca un approccio più innovativo nello studio di principi funzionali attraverso l’utilizzo di tecnologie che mirano alla difesa proattiva del capello. Con un effetto definito ProBonding, i laboratori di ricerca di Active Concepts hanno messo a punto ProCutiGen® Hold, un efficace attivo distribuito da Huwell Chemicals.

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Effective U-T

Effective U-T prodotto da ADParticles e distribuito in Italia da LCM, è un filtro fisico inorganico utilizzabile nella formulazione di prodotti solari, o come fotoprotettore in prodotti dermoprotettivi, sia in ambito skin care che make up. La principale caratteristica apprezzata è la sua NON classificazione come Nano-Materiale. La distribuzione particellare, confermata da analisi strumentali, non si colloca infatti all’interno del range granulometrico dei nano-materiali (1-100 nm). Il prodotto è in grado di assicurare un elevato livello protettivo sia in ambito UVB che UVA. Tale efficacia e omogeneità è assicurata da un processo tecnologico brevettato chiamato “dispersione secca”. Tale processo consente l’ancoraggio di particelle con diverse granulometrie; in questo modo le particelle nanometriche aderiscono ad un supporto micrometrico per dare un micro-complesso che,  per dimensioni, non rientra nel range granulometrico dei nano-prodotti (Fig.1).

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In Figura 2 possiamo inoltre osservare la determinazione della granulometria mediante tecnica DLS (Dinamic Light Scattering ), in grado di determinare le dimensioni particellari e la loro distribuzione nel campione, sfruttando la dispersione ottica e i moti Browniani del materiale.

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Composizione e Specifiche Tecniche

Effective U-T (INCI: Titanium Dioxide, Silica) è un composto a base di biossido di silicio (SiO2 ) e biossido di titanio (TiO2 ) (Tab.1). Il prodotto si presenta come una polvere bianca abbastanza omogenea e inodore. Le specifiche tecniche sono riportate in Tabella 2.

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Efficacia

Il test di valutazione della capacità di assorbimento della radiazione UV da parte del filtro è stato eseguito mediante l’utilizzo di spettrofotometro allestito con una lampada allo Xenon CW con potenza nominale di 125 W e mantenuta ad un’intensità di emissione pari a 75 W (SPF-290S Analyzer System). Il dosaggio del filtro nella formula finale è stato del 7,5% (W/W). I risultati sono riassunti in Tabella 3 e nella Figura 3 . È stata inoltre testata la fotostabilità del prodotto al fine di valutarne la variazione di SPF in seguito ad esposizione del campione alla luce UV. Il test è stato effettuato con strumentazione ORIEL LCS-100™ Small Area Sol1A (Solar Simulator), dotato di lampada Xenon CW con potenza nominale di 100 W e simulante un irraggiamento solare mediante filtro AM1.5G. L’intensità energetica generata è pari a 166 mW/cm2 . È stato poi utilizzato un filtro specifico per radiazione UVA-UVB. La misurazione di SPF è stata eseguita prima e dopo 1, 2, 3 e 4 ore di irraggiamento con spettrofotometro equipaggiato con lampada a Xenon CW da 125 W operante a 75 W (SPF-290S Analyzer System). Dopo 4 cicli di irraggiamento della durata di un’ora, non si assiste ad una riduzione di SPF. Il tasso di fotostabilità è maggiore dell’80% e tale risultato classifica il prodotto come “fotostabile” (Fig.4). Il filtro è stato utilizzato ad una concentrazione di 7,5 % (W/W).

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Sicurezza

Effective U-T non è composto da ingredienti classificati come pericolosi ed è in linea con la vigente normativa europea. Informazioni dettagliate relative alla sicurezza del prodotto e al profilo tossicologico, sono disponibili su richiesta. I livelli di metalli pesanti sono entro i limiti consentiti in ambito cosmetico (Tab.4).

Applicazioni e Modalità d’uso

Il prodotto può essere utilizzato tra il 5 e il 12% o fino ad ottenimento di SPF desiderato in qualsiasi tipologia di formulazione solare o dermoprotettiva (skin care o make up). Effective U-T può essere miscelato nella fase acquosa in riscaldamento, con l’aiuto di un omogeneizzatore ad alta velocità; in circa 10 minuti il prodotto è disperso.

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Physavie®

Per lungo tempo il foto-invecchiamento è stato riconosciuto come il risultato esclusivo dell’esposizione a raggi ultravioletti, ma negli ultimi anni, studi scientifici hanno dimostrato l’importanza della radiazione infrarossa (IR) e della luce visibile (VL) nella comparsa di rughe premature. L’IR è anche una delle principali cause del fenomeno dell’invecchiamento termico.

Physavie®, un prodotto sviluppato da Chemyunion e distribuito in Italia da Active Box, è un principio attivo naturale ottenuto con una tecnologia di ultima generazione, l’estrazione in fluido supercritico, che permette di ottenere estratti altamente concentrati, solvent-free e che rispondono ai più stringenti requisiti di eco-sostenibilità ambientale.

L’attivo rappresenta una soluzione innovativa per il trattamento e la prevenzione dei danni causati da IR, riducendo i principali fattori chiave del foto-invecchiamento, come l’infiammazione e la degradazione della matrice extracellulare (ECM).

Schermata 2016-10-21 alle 17.37.01Composizione e Caratteristiche tecniche

Physavie® (nome INCI: Physalis Angulata Extract, Caprylic/Capric Triglyceride) è ottenuto da Physalis angulata, una pianta ampiamente conosciuta come camapú. Si tratta di una pianta originaria del Brasile, che cresce spontaneamente nel Nord del paese. L’estrazione con CO2 supercritica permette l’isolamento di composti altamente attivi, della classe dei fitosteroli, in forma concentrata. Questa tecnologia evita l’utilizzo di solventi organici per l’estrazione di composti bioattivi. Aderendo a criteri di sostenibilità , e controllando la qualità di semina, coltivazione e raccolta di Physalis angulata utilizzata per ottenere Physavie®, Chemyunion ha sviluppato, grazie a 5 anni di ricerca costante, un piano di gestione e crescita controllata che soddisfa i requisiti ECOCERT® per la certificazione biologica.

In Tabella 1 sono riportate le caratteristiche tecniche del prodotto.

Efficacia

Test in vitro

Grazie ad una azione multi-target, la materia prima mira a combattere il foto-invecchiamento, agendo su diversi target biologici.

L’esposizione cronica ai raggi infrarossi può causare una pronunciata elastosi cutanea e un danno degenerativo simile al danno da esposizione ai raggi UV. Inoltre, è stato riportato che la radiazione IR A può penetrare lo strato epidermico ed il derma, raggiungendo il tessuto sottocutaneo senza aumentare significativamente la temperatura della pelle, mentre la radiazione infrarossa B e C viene assorbita principalmente dagli strati epidermici superiori aumentando significativamente la temperatura cutanea.

L’attivo ha la capacità di contrastare i danni associati all’esposizione a luce infrarossa e visibile. Questa capacità è mediata da meccanismi molecolari distinti.

In prima istanza, Physavie® è in grado di aumentare in modo significativo le attività degli enzimi antiossidanti SOD e CAT in cellule sottoposte a irradiazione. Un altro fenomeno associato all’IR è la degradazione delle proteine della matrice extracellulare (ECM). La radiazione IR A infatti determina l’attivazione di MMP-1 (metalloproteinasi-1) nei fibroblasti del derma. L’aumentata attività delle MMP è riconosciuta come un importante fattore fisiopatologico dell’invecchiamento cutaneo esogeno e si traduce nella degradazione del collagene fibrillare con conseguente compromissione dell’integrità strutturale del derma. È stato inoltre recentemente dimostrato che la radiazione IR è responsabile della riduzione dell’espressione del gene dominante del collagene umano in test in vitro ed in vivo. In questo studio abbiamo dimostrato la capacità dell’attivo non solo di ridurre MMP-1, ma anche di indurre la produzione di collagene endogeno.

Colligin è una proteina di 46000-KDa situata nel reticolo endoplasmatico (ER) di vari tipi di cellule che producono collagene I, è una proteina fosforilata e viene indotta in caso di aumento di temperatura. Recenti studi hanno dimostrato che Colligin protegge il pro-collagene ed il collagene di tipo I contro enzimi catabolici durante formazione e biosintesi all’interno dei fibroblasti in caso di stress acuto. Abbiamo dimostrato che Physavie® è in grado di aumentare l’espressione di Colligin, migliorando così la protezione del derma dal danno indotto dalla luce IR e visibile.

In conclusione, i test in vitro mostrano che la materia prima è in grado di:

– Ridurre le citochine pro-infiammatorie (es. IL-6) del 39%;

– Ridurre l’enzima MMP-1, responsabile della degradazione del collagene, del 40%;

– Aumentare l’enzima Colligin, termo-protettore del collagene, del 87%;

– Aumentare i livelli di collagene del 237%;

– Aumentare gli enzimi antiossidanti CAT e SOD rispettivamente del 123 e 278%.

Schermata 2016-10-21 alle 17.37.19Test ex vivo e test in vivo 

Le attività di Physavie® nel combattere gli effetti dell’invecchiamento termico e dell’esposizione ai raggi IR, sono stati valutati anche con modelli ex vivo attraverso l’analisi microscopica con immunofluorescenza, utilizzando l’anticorpo anti-collagene I marcato. I frammenti di cute utilizzati in questo studio sono stati ottenuti da interventi di blefaroplastica in pazienti sani di età compresa tra i 45 ed i 60 anni. Tali esperimenti sono stati condotti utilizzando l’attivo allo 0,1% ed esponendo i campioni alla luce infrarossa/visibile (2 J/cm2). In Figura 1A è possibile notare un marcato aumento dell’espressione del collagene in comparazione al trattamento di controllo non contenente l’attivo.

L’efficacia clinica è stata valutata con uno studio in doppio cieco, randomizzato, che ha coinvolto 33 volontari di età compresa tra i 18 ed i 60 anni, con fototipo da I a IV (Fitzpatrick).

L’applicazione topica di una formulazione contenente lo 0,5% della materia prima evita l’aumento della temperatura e del flusso sanguigno indotti da stress vasodilatatorio provocato da nicotinato di metile (0,1%). Infatti, a seguito dell’applicazione di nicotinato di metile, la temperatura cutanea aumenta dai normali 37,2 ai 42,2°C nell’arco di 20 minuti. Più efficiente rispetto ad una formulazione contenente lo 0,5% di idrocortisone, la crema con 0,5 % di Physavie® mantiene la temperatura cutanea a livelli basali (Fig.1B), evitando quindi le conseguenze dallo stress termico tipicamente indotto dall’esposizione solare e nel particolare dall’esposizione alla radiazione infrarossa. Il nicotinato di metile promuove anche un aumento significativo del flusso ematico locale, con picchi a 20 minuti dall’applicazione dello stress vasodilatatorio. Il pretrattamento con una crema contenente lo 0,5% di Physavie® riduce il flusso sanguigno rispetto al controllo non trattato con migliori risultati anche rispetto alla crema contenente lo 0,5% di idrocortisone.

I risultati ottenuti nei test in vitro, ex-vivo e clinici, evidenziano e confermano quindi l’effetto lenitivo e anti thermal-aging della sostanza.

Sicurezza

Physavie® è stato valutato in vitro e con test clinici per la sua sicurezza. è da considerarsi sicuro per l’uso cosmetico. Sono disponibili su richiesta dati a supporto.

Applicazioni e Modalità d’uso

Physavie® inserito in prodotti cosmetici solari o da giorno, permette una azione integrale contro il foto-invecchiamento ed è complementare alla classica protezione UV. Può essere quindi utilizzato in combinazione con agenti foto-protettivi come attivo protettivo da radiazione IR e visibile, in formulazioni anti-age come attivo anti-invecchiamento grazie alla sua capacità di proteggere le fibre di collagene e in prodotti skin care dedicati alla pelle sensibile, grazie alle sue proprietà lenitive.

La percentuale di uso suggerita è 0,5 – 2 %.

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da Cosmetic Technology 4 – 2016

Oxisol

Uno dei principali elementi da tenere in considerazione nell’ottica dell’anti-aging odierno è senz’altro rappresentato dall’azione contro gli inquinanti ambientali e le relative eccessive esposizioni alle radiazioni elettromagnetiche solari, il cui filtro naturale (ozono) è messo sempre di più alla prova dallo sviluppo industriale. È infatti dimostrato come una delle principali cause dell’invecchiamento cutaneo sia legata proprio alla scarsa protezione nei confronti dei radicali liberi e delle radiazioni UV atmosferiche. Pur essendoci una grande varietà di alternative in natura, va tenuta presente la molteplicità di variabili che rende una molecola anti-ossidante veramente efficace in vivo. Gli anti-ossidanti naturali mostrano problematiche nel soddisfare tutti i criteri di esame.

Da un punto di vista fisiologico, infatti, l’azione di un anti-ossidante va valutata in stretta correlazione con tre parametri:

1 Potere antiossidante Intrinseco

2 Tempo di reazione nello scavenging del radicale

3 Stabilità intrinseca dell’anti-radicale (ed eventuali reazioni con altri elementi presenti nello stesso sistema)

Nel primo e nel secondo caso è risaputo che un anti-ossidante ha una diversa tendenza a reagire con molecole radicaliche, sia in termini di intensità che di tempi richiesti nell’effettiva azione di scavenging. Molte sostanze naturali hanno un buon potere anti-ossidante di base, ma tempi richiesti nello scavenging più lunghi. Questo effetto ritardato può comunque non essere sufficiente alla prevenzione dal danno radicalico.

L’optimum formulativo è pertanto legato all’impiego di sostanze con un alto potere anti-ossidante e con tempi di reazione minimi, al fine di garantire una celere inattivazione del radicale libero.
Allo stesso tempo è fondamentale che l’antiossidante tal quale abbia una propria stabilità di fondo, e che non tenda a reagire con l’aria o altri eventuali elementi in formula.

Prendendo in esame alcuni esempi, è ben nota l’azione antiossidante della Vitamina C, quanto allo stesso tempo, la sua instabilità nella sua forma standard non funzionalizzata e la sua tendenza a reagire ed esaurire prematuramente la sua azione. Kalichem Italia, a seguito di un lungo lavoro di studio e ricerca in collaborazione con l’Università di Ferrara, ha introdotto di recente sul mercato un’innovativa molecola anti-ossidante brevettata a livello mondiale, Oxisol, in grado di centrare appieno i 3 parametri precedenti definiti.

Schermata 2016-10-18 alle 15.24.35Composizione e Caratteristiche tecniche

Oxisol (INCI: DiHydrohyPhenylBenzimidazole Carboxilic Acid) è un anti-ossidante di ultima generazione, con una struttura benzimidazolico-fenolica, in grado di agire sui radicali liberi con un potere anti-ossidante superiore ai benchmark di mercato (vedere tabella con test comparativi), in tempi più rapidi, mantenendo la propria struttura stabile persino a seguito di esposizioni agli UV (il che lo rende eleggibile tra gli antiossidanti di riferimento da considerare anche nel nuovo trend funzionale rivolto simultaneamente a sun care/anti-ruga/anti-pollution).

Le caratteristiche tecniche della materia prima sono riportate in Tabella 1.

Efficacia

L’azione anti-radicalica è ascrivibile soprattutto all’azione delle unità fenoliche, mentre l’innovativa stabilità è legata alla ricchissima delocalizzazione elettronica ritrovata lungo tutta la struttura molecolare, che tende subito a rigenerare la forma anti-ossidante attiva della specialità.

La fortissima azione di scavenging consente inoltre di supportare l’azione dei filtri organici ed inorganici, incrementando significativamente sia la protezione sugli UV-B che sugli UV-A con un effetto di booster di filtri solari broad spectrum.
La sua stabilità intrinseca e le evolute proprietà anti-radicaliche lo rendono inoltre eleggibile anche per il trattamento preventivo dei danni legati all’esposizione ai raggi Infrarossi (costituenti essi stessi un fattore di rischio in ottica di invecchiamento cutaneo). Il prodotto, con la sua sostenuta azione anti-ossidante è in grado di prevenire i danni mitocondriali generati dai radicali liberi in risposta agli IR (e dalle forze vibrazionali che questi esercitano a livello dermico).

Diversi fattori di rischio provenienti dall’atmosfera sono associati all’invecchiamento cutaneo (Fig 1).

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L’attivo, attraverso la sua forte azione di scavenging, riesce ad agire su ciascuno di questi fattori attenuando lo stress ossidativo generale e riducendo significativamente gli effetti di photoaging ad essi associati.

Efficacia anti-pollution antiossidante

Test ex vivo

Oxisol è stato testato ex vivo su un modello di epidermide umana esposta all’azione di fumo chimico (nello specifico fumo di sigaretta, per ricreare condizioni ambientali inquinanti).

Le superfici cutanee previamente esposte a tale inquinante sono state trattate con una crema base contenente Oxisol all’1% e la stessa crema base senza l’attivo.

Il parametro misurato per valutare la riduzione della tossicità è l’espressione da parte delle cellule cutanee di un marker citotossico, rappresentato dalla proteina enzimatica LDH (Lattato Deidrogenasi) (Fig 2a).

Con Oxisol una riduzione del danno da inquinamento del 30%, in virtù della riduzione del 30% di LDH.

Test in vitro 

Test in vitro PCL evidenziano che Oxisol mostra un potere anti-ossidante 3 volte superiore alla vitamina C, 10 volte superiore alla vitamina E, e ben 40 volte superiore al resveratrolo.

Anche quando inserito all’interno di specifiche formule cosmetiche (tenendo dunque in conto le eventuali interazioni con altri componenti in formula), l’attivo continua a mostrare un trend di performance considerevolmente superiore rispetto ai benchmark di riferimento (Fig.2b).

Test sulla cinetica di scavenging dei radicali

La molecola è stata testata anche in termini di Tempi di Reazione, al fine di valutarne la velocità nell’azione di scavenging. Il test eseguito è un DPPH test.

I risultati ottenuti mostrano che la materia prima riesce ad agire in un arco temporale brevissimo (12,2 secondi), meglio di molti prodotti benchmark (vitamina E circa 20 secondi, resveratrolo 73 secondi) e di altri svariati anti-ossidanti naturali (estratto di tè, quercetina, rosmarino, estratti d’uva ecc) (Fig.2c).

Oxisol è dunque in grado di ridurre considerevolmente i danni cutanei legati all’inquinamento e di agire con una forza anti-ossidante più intensa e rapida rispetto ai benchmark di comune impiego sul mercato. Il tutto conservando la propria stabilità e non mostrando alcun tipo di interazione con altri elementi in formula.

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Efficacia nel boosting solare (SPF, protezione UVA)

Test in vivo/in vitro

L’attivo è stato testato all’interno di tre formulazioni solari contenenti filtri di comune impiego (Avobenzone, Octocrylene ed OctylMethoxyCinnamate) usati a diverse concentrazioni (Fig.3 – Test 1 e Test 2).

L’addizione della molecola è in grado di incrementare in vitro mediamente la protezione UV-B di 2-3 volte e di raddoppiare l’efficacia nella protezione UV-A. I test sono stati effettuati considerando il valore di protezione di un solare contenente solo Oxisol (che non ha mostrato azione protettiva se usato solo), il valore relativo ad una miscela di filtri, e il valore della stessa miscela addizionata del booster. Anche nella determinazione in vivo, il valore di SPF aumenta di 2,5 volte (Fig.3Test 3).

I test dimostrano tangibilmente che nonostante Oxisol non sia un filtro, rimane di primario interesse per impiego in solari, in quanto la sua fortissima azione sui radicali liberi riesce a favorire un aumento abnorme della protezione sia su UV-B che UV-A.

Oxisol garantisce un forte supporto sull’azione protettiva verso gli UV-A.

Molecole di natura organica ad azione protettiva sugli UVA sono molto rare da trovare: l’Avobenzone, filtro di elezione in tale ambito, mostra svariate problematiche sia da un punto di vista tecnologico   di inserimento in formula (a causa della necessità di riscaldamento e dell’eventualità diffusa di fenomeni di precipitazione), che funzionale (la molecola è altamente instabile e spesso la sua azione protettiva è soltanto teorica e limitata alla vita del solare sullo scaffale). La materia prima, da un punto di vista tecnologico, è idrosolubile, mantiene la propria stabilità in formula (basta lavorare a pH fisiologico), non dà luogo a precipitazioni e non richiede specificamente riscaldamento. L’aggiunta di Oxisol all’Avobenzone, inoltre, come mostrato nel grafico di riferimento (Fig.3 – Test 4), è in grado di limitare significativamente la riduzione dell’efficacia sulla protezione UV-A. Usando soltanto l’avobenzone, infatti, si denota una riduzione dell’efficacia anti-UVA pre e post esposizione di un netto -65%; impiegando Oxisol in associazione, si riesce ad assestarsi su una perdita di attività di circa il 10%.

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Sicurezza

Oxisol è stato largamente testato in termini di stabilità e sicurezza ed il patch test non ha dato alcun effetto irritativo e indesiderato. Trattandosi di una molecola pensata per anti-pollution, anti-aging e boosting solare, sono stati condotti anche innumerevoli test sulla stabilità fisica (stabilità post esposizione agli UV, test su denaturazione proteine e DNA, test di perossidazione lipidica ecc.); la materia prima ha mostrato un ottimo profilo di sicurezza.

Applicazioni e Modalità d’uso

Oxisol va utilizzato a diverse concentrazioni di impiego, a seconda della tipologia di applicazione di riferimento. Per l’uso anti-ossidante e anti-pollution, l’1% è la dose indicata, fermo restando che a seconda dell’eventuale presenza di attivi sinergizzanti, le concentrazioni di riferimento possono partire anche da valori inferiori. In ottica di boosting solari, incremento sia di protezione UVA che UVB, e “mantenimento” della protezione UVA post-esposizione solare, le concentrazioni di riferimento variano da 0,5% fino ad un optimum del 3%.

La molecola si può solubilizzare in acqua a pH basico per poi riportare il pH a neutralità.

Di seguito viene riportata una formula di crema antipollution.

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da Cosmetic Technology 4 – 2016

Fillederm Red Power

Il range di ingredienti cosmetici ha visto nelle ultime decadi un’inversione di trend orientata sulla selezione di materie prime di origine vegetale, tradizionalmente riconosciute come ingredienti estremamente performanti in termini funzionali (un po’ meno in ambito sensoriale).
A riaggiornare il sopracitato trend, Kalichem propone sul mercato un nuovo concetto: il lancio di un ingrediente di origine biominerale in grado di combinare in maniera assolutamente innovativa gradevolezza applicativa, versatilità tecnologica, e benefici funzionali biologici, a superamento ulteriore dei limiti osservabili con la cosmetica tipicamente green.
Il Fillederm Red Power, recentemente lanciato ad in-cosmetics Parigi 2016, è infatti una selezione di minerali bioattivi, in grado di agire sulle cute, sia attraverso meccanismi ottici che di signalling intracellulare. Tali effetti combinati rendono tale specialità un filler antirughe funzionale di elezione per tutte le tipologie di formulazione make up e skin care. Le atipiche ed uniche proprietà chimico fisiche della materia prima la rendono inoltre un prezioso “alleato” formulativo, in grado di garantire benefici tecnologici sia sulle emulsioni skin care (nelle quali agisce anche da texturizzante su prodotti standard e/o ricchi di pigmenti ad alto potenziale frizionante), che sulle polveri (influenzando positivamente fattori quali l’adesività e la compressione delle polveri).

Composizione e Caratteristiche tecniche

Il Fillederm Red Power (INCI: Coral Powder) è una polvere pura di colore rosa, derivante da un’accurata selezione di minerali marini mediterranei (in prevalenza Sali inorganici di Calcio e Magnesio), lavorata attraverso una micromacinazione di grado farmaceutico, con conseguente controllo della particle size distribution (che non prevede la presenza di nanomateriali e garantisce una distribuzione di taglia con singole particelle inferiori ai 5 micron, rilevate tramite SEM, e microaggregati che vanno non oltre i 40 micro, analizzati tramite DLS). Le caratteristiche tecniche dell’attivo sono riportate in Tabella 1.

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Polvere facilmente dispersibile, il Fillederm è un complesso minerale in grado di agire efficacemente sulla copertura immediata delle rughe, in grado contestualmente di stimolare meccanismi a lungo termine di riepitelizzazione epidermica in corrispondenza delle aree cutanee soggette alla presenza delle rughe stesse.
La prima indicazione funzionale è senz’altro legata all’impiego come filler, per il quale il Fillederm ha mostrato interessanti performance e proprietà intrinseche.

Filler
L’azione filler è legata in dettaglio a diversi meccanismi:
Soft Focus – Grazie ad un elevato valore di area superficiale che massimizza la superficie di contatto della materia prima con la luce UV, il Fillederm è in grado di trasmettere una luce visibile riflessa in quantità maggiore rispetto ad altri agenti soft focus: tale luce opacizza l’apparenza della ruga in maniera più incisiva e netta rispetto ai benchmark di riferimento (con scarto medio intorno al +50/60%), amplificando l’effetto istantaneo di copertura delle imperfezioni cutanee.
Effetto brightening – Il Fillederm ha una composizione minerale analoga a quella riscontrata nei marmi di Versilia (i materiali di lavorazione di elezione di Michelangelo Buonarroti tra gli altri). Tale composizione minerale, nelle sculture come nel cosmetico, è in grado di interagire in maniera unica con la luce, illuminando in maniera naturale e sobria la superficie di interesse, e dunque, nella fattispecie, il viso.
Tale effetto illuminante è ottimizzato dalla nuance intrinseca della polvere stessa (rosa leggero), che si fonde armonicamente con l’incarnato caucasico ed asiatico, ed è in grado di ridurre la visibilità delle micro-imperfezioni cutanee, generando un naturale e gradevole effetto coprente brightening.

Efficacia

Schermata 2016-06-16 alle 17.48.06Test in vitro
Azione proliferativa sui cheratinociti
Test in vitro suggeriscono un incremento della produzione cheratinocitica del 22% a seguito di trattamento con Fillederm. La suddetta azione è probabilmente legata ad un aumento del signalling intracellulare Calcio dipendente.
L’aumentata trasmissione di tale ione è alla base dei nuovi trend di mercato cosmetico, in quanto sembrerebbe uno degli elementi essenziali all’espletamento di funzioni cellulari necessarie all’aumento della vitalità, dello stato di salute e dell’attività riparativa e rigenerante cellulare (Fig.1).

Complesso minerale bio-attivo: riparazioni cutanee e protezione solare
Oltre che filler, la specialità è in grado, utilizzandola all’1%, anche di stimolare ed accelerare processi riparativi cutanei postumi a ferite indotte in modelli cellulari cheratinocitici. Tale azione, presumibilmente Calcio dipendente, consente un aumento della velocità di tali meccanismi del 10% rispetto a controlli non trattati (Fig.1).
La natura minerale del Fillederm e la sua capacità di captare radiazioni UV generando la trasmissione di luce visibile riflessa, creano un effetto di deviazione della radiazione elettromagnetica UV in corrispondenza di molecole ad azione filtrante. Tali proprietà fisiche rendono l’attivo un ottimo innovativo candidato nel boosting dei filtri solari, con un messaggio di protezione naturale estremamente attrattivo in termini di marketing.
In un momento storico nel quale il Titanio Biossido è in forte discussione per il possibile livello di cancerogenicità, specialità minerali eudermiche e di sicuro impiego come il Fillederm, possono rappresentare la nuova frontiera su cui investire nell’ottica della salvaguardia dei consumatori e del marketing naturale del cosmetico.
Per le sopracitate accessorie azioni biologico-chimiche, il Fillederm può quindi essere considerato come un ingrediente di primario interesse sia per formulazioni con SPF che post-esposizione al sole (con target riparativo epidermico), in formulazioni emulsionate, colate anidre, e polveri.

Tecnologie skin care e make up

Oltre al cospicuo bagaglio di benefit funzionali, il Fillederm è una materia prima con importanti valori aggiunti anche in termini tecnologici. In ambito skin care, la materia prima agisce da texturizzante in grado di migliorare il livello di gradevolezza sensoriale dei cosmetici. Inoltre, la polvere interviene anche sull’omogeneizzazione del colore e sul miglioramento della cremosità di emulsioni contenenti alte quantità di pigmenti: tali effetti infatti migliorano la spalmabilità (per fondotinta, creme colorate e BB cream), riducendo le forze di attrito cutanee legate a pigmenti e minerali “pesanti” in emulsione, migliorandone quindi il flow.
Nelle formulazioni make up in polvere, il Fillederm, grazie alla sua particolare composizione calcica, è in grado di migliorare l’adesività delle polveri (effetto sinergizzante con oli leganti ed elastomeri siliconici ad esempio), e la loro compressione.

Schermata 2016-06-16 alle 17.48.57Test in vivo
Come illustrato in Figura 2, test in vivo mostrano che Fillederm al 3% è in grado di apportare significativi e visibili miglioramenti su tutti i parametri misurati (riduzione apparente delle occhiaie, efficacia percepita nel filling, luminosità a lungo termine ed immediata, omogeneizzazione del colorito dell’incarnato, compattezza ed in particolare levigatezza cutanea). Misurazioni effettuate tramite valutazioni soggettive di panelists basate su 4 diversi livelli di efficacia percepita.
Fillederm è in grado di esercitare un’azione stimolante sulla cute grazie alla sua componente minerale, in grado di aumentare l’uptake cellulare di ioni Calcio a livello epidermico.
Il calcio all’interno delle cellule epidermiche fungerebbe da secondo messaggero in grado di attivare meccanismi cellulari tali da garantire due effetti di rilievo, quali un incremento della sintesi proteica ed un aumento della proliferazione cellulare. Tali effetti sono paragonabili a quelli riscontrati con specifici trattamenti ormonali, presi in esame come controllo positivo.
Ulteriori test in vitro dimostrano che Fillederm è in grado di velocizzare del 10% i processi riparativi susseguenti a ferite applicate su modelli in vitro cheratinocitici. Tale effetto è interpretabile attraverso uno switch conformazionale indotto sul cheratinocita tramite un cambiamento dell’assetto proteico citoscheletrico, tale da favorire un suo passaggio dallo stato basale stazionario ad uno stato migratorio (indicatore dell’inizio del processo riparativo cutaneo sulla ferita indotta).

Applicazioni e modalità d’uso

Fillederm è una polvere dispersibile lavorabile sia a freddo che a caldo. Si presta ad applicazioni ad ampio spettro in emulsione, colati, polveri make up.

Sicurezza

Fillederm è stato testato in termini di irritazione cutanea (tramite patch test), e studiato in maniera sistematica su colture cellulari al fine di valutarne l’influenza sulla vitalità e la regolare attività cellulare: l’esito dei trattamenti effettuati con lo stesso ha registrato una totale mancanza di effetti citotossici, sensibilizzanti ed irritanti. Contestualmente, come suggerito in test precedentemente illustrati, la somministrazione del suddetto attivo ha indotto aumenti nella vitalità cellulare e nel metabolismo proteico.
Si riporta di seguito una formulazione contenente il 3% della materia prima.

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Serasol EL 92

Serasol EL 92, prodotto da KCC Beauty e distribuito in Italia da LCM Trading, è una miscela costituita da dimethicone lineare e da un elastomero siliconico che costituisce la sostanza attiva emulsionante e che rappresenta il 30% in peso del prodotto.
Per il suo tocco setoso è particolarmente indicato nelle preparazioni da make up. Ha alta compatibilità con differenti tipi di oli e ha dimostrato un ottimo potere emulsionante.

Composizione e Caratteristiche tecniche 
Serasol EL 92 (INCI: Dimethicone, Dimethicone PEG10/15-crosspolymer CAS: 63148-62-9, 374928-42-4) si presenta come gel fluido incolore ed inodore. In Tabella 1 sono riportate le caratteristiche della materia prima.

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Efficacia 
Compatibilità con oli ed emulsionamento di miscele ternarie 
La verifica della compatibilità tra olio e Serasol EL 92 è stata eseguita preparando miscele della materia prima (5%) e di singoli oli (30%).
L’emulsionante ed ogni olio sono stati miscelati a temperatura ambiente, mediante agitazione con agitatore magnetico. Sono stati testati 14 diversi oli, sia siliconici che non siliconici.
Delle miscele preparate si è verificato l’aspetto al tempo 0 e dopo 24 ore dalla preparazione. Le miscele omogenee dopo 24 ore dalla preparazione sono state conservate a temperatura ambiente e tenute sotto controllo per un mese per verificarne la stabilità (Tab.2).
Ad eccezione di fenil trimeticone non si è osservata alcuna compatibilità con gli oli sperimentati. In tutti i casi si osserva la deposizione dell’emulsionante sul fondo, che nel caso dell’olio vegetale appare particolarmente opaco e flocculato.
L’incompatibilità con oli non siliconici è dovuta alla grande differenza strutturale tra le sostanze, mentre quella con gli oli siliconici è probabilmente causata dalla presenza delle catene polietilenglicoliche dell’emulsionante.
L’incompatibilità con un olio non è necessariamente predittiva dell’incapacità del suo emulsionamento, ma fornisce un’indicazione sull’affinità chimica fra olio ed emulsionante. Il ciclopentasilossano si è dimostrato infatti un olio molto compatibile con l’emulsionante al momento della preparazione delle emulsioni. I sistemi inizialmente stabili conservano l’aspetto anche a distanza di un mese.
Nella pratica formulativa vengono però molto raramente preparate emulsioni a base di un solo olio. Una prova importante consiste nell’emulsionare differenti combinazioni di oli. La quantità di emulsionante utilizzata è pari al 10% ed è stato impiegato sodio cloruro all’1%. In Tabella 3 sono riportati i risultati relativi.
Tutte le emulsioni risultano stabili dopo 1 mese di conservazione in stufa a 42,5°C. È possibile, in seguito alla valutazione dei prodotti, affermare che è più facile l’emulsionamento delle miscele, rispetto a quello degli oli singoli.
Anche l’olio di mandorle dolci, una volta miscelato con altri oli, è stato reso compatibile con l’emulsionante.

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Prove di emulsionamento
Sono state eseguite prove di emulsionamento al fine di evidenziare le caratteristiche funzionali di Serasol EL 92. Le prove svolte sono state: 1) emulsionamento di singoli oli a concentrazioni variabili di emulsionante, 2) emulsionamento di un singolo olio in diverse concentrazioni, 3) valutazione dell’effetto degli stabilizzanti, 4) emulsionamento di miscele ternarie differenti, 5) emulsionamento di miscela ternaria in diverse concentrazioni.

Correlazione RPM – Viscosità – Droplet size 
Le emulsioni sono state preparate a freddo (eccetto i casi in cui veniva disciolto a caldo lo stabilizzante) mediante ausilio di omogeneizzatore Silverson, incorporando la fase acquosa in quella oleosa, precedentemente miscelata. I prodotti ottenuti sono stati valutati visivamente considerando colore, aspetto superficiale, omogeneità, viscosità. Sono stati poi conservati a temperatura ambiente, a 4 e a 42,5°C per verificarne la stabilità. Per l’analisi del droplet size è stato impiegato il microscopio ottico Optika B-600, Optika.
Durante lo svolgimento delle prove si è osservato che, nella preparazione delle emulsioni, la velocità di omogeneizzazione influiva evidentemente sulla viscosità del prodotto.
Al fine di approfondire questo aspetto, sono stati allestiti 3 sistemi di uguale formula ma preparati in maniera differente (Tab.4).
I risultati delle prove sono riassunti in Tabella 5.
Grazie a questa prova è possibile affermare che sussiste una significativa relazione fra RPM e viscosità: triplicando la velocità di omogeneizzazione (da 2000 a 6000 RPM) la viscosità del prodotto aumenta del 169%.
Aumentando la velocità di omogeneizzazione la particle size viene di molto ridotta, con aumento dell’ingombro sterico e della viscosità. Per questo motivo in fase di produzione è possibile intervenire sulla velocità di omogeneizzazione per modificare la viscosità del prodotto.
Naturalmente dovrà essere verificata la stabilità delle dimensioni ottenute.

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Sicurezza 
Dati di sicurezza sono disponibili su richiesta.

Applicazioni e Dosaggio 
Serasol EL 92 ha dimostrato di:
– Possedere un’ottima versatilità di utilizzo, in termini di compatibilità con oli.
– Emulsionare quantità elevate di acqua, specie quando si impiega ciclopentasilossano, isododecano o fenil trimeticone.
– Risultare compatibile con stabilizzanti di fase interna quali Nomcort HK-G (INCI: Glyceryl Behenate/Eicosadioate) o Nomcort SG (GlycerylTribehenate/Isostearate/Eicosadioate), efficaci nel migliorarne le performance in sistemi scarsamente stabili.
– Poter essere impiegato a freddo.
Inoltre:
Le miscele di oli sono più facilmente emulsionabili rispetto a sistemi monocomponenti.
La fase grassa può comprendere oli di natura non siliconica, anche vegetali.
La quantità di emulsionante impiegato nella preparazione di emulsioni può essere compresa nel range del 10-15% (pari al 3% e rispettivamente 4,5% di sostanza attiva).
Al momento della formulazione può essere consigliabile, al fine di minimizzare la quantità di emulsionante, valutare l’impiego di stabilizzanti.
La quantità di fase interna da emulsionare è determinante nel definire la % di emulsionante; è possibile basarsi sui risultati fin qui ottenuti per un’indicazione generale delle percentuali di utilizzo.
Nelle prove di emulsionamento con miscele di oli è emerso che per una quantità di fase esterna pari al 20% è possibile utilizzare il 10-15% di emulsionante ed ottenere dei prodotti stabili.
Aumentando la quantità di fase esterna sarà possibile ridurre ulteriormente la % di emulsionante, considerando che si osserverà di conseguenza una riduzione della viscosità dell’emulsione.
Determinante per la viscosità sono soprattutto la percentuale di fase interna, il tipo di olio e la velocità di omogeneizzazione durante la fase di preparazione.
Dal punto di vista sensoriale inoltre, l’emulsionante possiede un eccellente tocco sulla pelle, che trasferisce all’emulsione realizzata.
Quando utilizzato con ciclopentasilossano si ottengono emulsioni molto lucide e dall’aspetto gel-like.

Di seguito sono riportate due formulazioni ottenute utilizzando l’emulsionante. 

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Bava di lumaca microfiltrata

Negli ultimi anni, nel settore cosmetico e nutraceutico, si è diffuso l’utilizzo del secreto di Helix aspersa Muller, mollusco gasteropode comune nei nostri giardini, meglio conosciuto con il nome di lumaca o chiocciola. Le lumache producono naturalmente questo secreto, durante il loro ciclo di vita, grazie al quale mantengono la loro cute costantemente idratata e protetta dai traumi ai quali sono quotidianamente sottoposte strisciando.
La secrezione viene prodotta da particolari ghiandole localizzate a livello del piede della lumaca. L’analisi chimica quali-quantitativa ha evidenziato una composizione di sostanze attive complessa, con presenza particolare di allantoina, collagene, acido glicolico, acido lattico, anti-proteasi, vitamine e minerali. Questa particolare composizione la rende un ingrediente unico e non replicabile in laboratorio con un prodotto di sintesi.
L’azienda italiana distribuita da Gale & Cosm dispone di un allevamento di chiocciole alimentate con vegetali freschi, le quali vivono all’aria aperta in un ambiente creato ad hoc con una vegetazione selezionata, ricca e varia (no OGM), per un nutrimento naturale e completo. La bava viene estratta nel più totale rispetto delle lumache e successivamente filtrata e microfiltrata con appositi macchinari, per eliminare qualsiasi tipo di impurità.

Schermata 2016-05-18 alle 14.40.44Composizione e Caratteristiche Tecniche

La materia prima (INCI: Snail Secretion Filtrate) si presenta come liquido chiaro, leggermente beige, limpido o appena opalescente. È completamente miscibile in acqua, insolubile in oli vegetali o minerali, disperdibile in emulsioni olio in acqua, con compatibilità limitata con alcool etilico. Il pH varia da 3 a 6. È controllata dal punto di vista microbiologico al termine della produzione, prima del confezionamento e, grazie al sistema di microfiltrazione e all’aggiunta di Phenethyl Alcohol (<1%) e Caprylyl Glycol (<1%), mantiene la propria stabilità nel tempo. Non contiene nessun conservante dell’allegato V Regolamento cosmetico 1223/2009 (Tab.1).

Efficacia
Test in vitro 
In un recente lavoro è stato messo in evidenza che il secreto di Helix aspersa, utilizzato per applicazioni cutanee, possiede proprietà rigenerative per la pelle umana, per le quali sono state fatte interessanti ipotesi di meccanismo d’azione.
Il secreto utilizzato per lo studio (SCA) è stato ottenuto in accordo al protocollo descritto nel US patent 5538740. In breve le lumache sono state stimolate a secernere una maggiore quantità di secreto. Il secreto è stato collezionato e separato dalle lumache vive, chiarificato per filtrazione tramite filtri di 0,22 μm e diluito ulteriormente in acqua a pH 7,4 SCA ha dimostrato attività antiossidante SOD (Superossido Dismutasi) e GTS (Glutatione-S-Transferasi).
SOD è un enzima chiave nel processo di inattivazione dell’anione radicale superossido (O·2-) e del perossido di idrogeno (H2O2), mentre GST è un enzima tipico della fase 2, responsabile della detossificazione da sostanze xenobiotiche e dai radicali liberi ROS. È stato ipotizzato che la bava di lumaca possieda molteplici modelli di attività antiossidante, sia di tipo enzimatico che non enzimatico.
L’azione antiossidante di SCA agisce su due livelli, sia riducendo la formazione dei radicali liberi, sia nella seconda fase, ovvero nel sequestro degli stessi. Questo meccanismo è implicato nella protezione cellulare dei danni mediati dalla formazione dei radicali liberi indotti da irraggiamento UV. Infatti la radiazione UV può diminuire i livelli di antiossidanti endogeni e aumentare il danno ai tessuti.
In questo caso gli antiossidanti possono prevenire i danni e i segni cutanei causati da foto-invecchiamento secondario, cioè da formazione di radicali liberi indotti dalle radiazioni. SCA aumenta la sopravvivenza dei fibroblasti sottoposti a irraggiamento con UVA; è stato ipotizzato un meccanismo di duplice azione, antiossidante e stimolante sull’attività proliferativa cellulare. SCA inibisce l’espressione delle metalloproteinasi MMP-1 e MMP-2 e di conseguenza limita il danno tissutale riducendo l’azione degenerativa sulle proteine fisiologiche da parte delle MMP e contribuisce ai processi rigenerativi cutanei.
Ulteriori test in vitro hanno dimostrato che SCA promuove la sopravvivenza e la proliferazione dei fibroblasti. La proliferazione è essenziale per la guarigione delle ferite senza la formazione della cicatrice. Si è dimostrato che favorisce l’assemblaggio e la riorganizzazione della matrice extracellulare del derma. Inoltre induce la formazione della fibronectina tramite un’azione diretta sulle cellule.

Test in vivo 
Studi clinici hanno dimostrato che prodotti cosmetici a base di secreto di Helix aspersa favoriscono la cicatrizzazione delle ustioni dei bambini riducendo la formazione del cheloide, l’iperpigmentazione e migliorando complessivamente l’aspetto estetico della cicatrice.
A 19 pazienti, di età compresa tra i 12 mesi e i 20 anni, di entrambi i sessi, portatori di ustioni ed innesti vecchi di almeno 6 mesi e di vario genere, è stata applicata come unico medicamento una crema cosmetica a base di bava di lumaca per 3 mesi. Il miglioramento è stato valutato, considerando:
i la riduzione della dimensione della cicatrice (capacità di rigenerazione cellulare);
ii il miglioramento della pigmentazione della cicatrice (effetto schiarente);
iii aspetto della cicatrice.

I dati ottenuti hanno mostrato un miglioramento già dopo un mese di trattamento. Dopo 3 mesi 14 pazienti hanno mostrato un miglioramento valutato come eccellente/buono, 4 pazienti moderato; in 1 paziente non vi è stato nessun risultato.
In altri studi è stata confermata l’efficacia del secreto di Helix aspersa nella cicatrizzazione delle ustioni facciali di soggetti adulti. Lo studio è stato condotto su un gruppo di 27 pazienti adulti con ustioni facciali, trattati con una crema a base di secreto di Helix aspersa, due volte al giorno per un periodo di 14 giorni, oppure fino a riepitelizzazione completa. Per confronto, un altro gruppo di 16 pazienti adulti, con le medesime problematiche, è stato trattato con un unguento per ustioni.
Nel primo gruppo è stata più rapida la riepitelizzazione: 11±2 giorni contro 15±3 per il secondo gruppo. L’efficacia cicatrizzante del secreto di Helix aspersa è stata confermata clinicamente anche nel trattamento postchirurgico dell’intervento al prepuzio su 87 bambini affetti da fimosi tra il 2003 e il 2005. Una crema a base di Elicina è stata applicata giornalmente per 20-30 giorni, in associazione ad una terapia farmacologica antisettica. Il trattamento ha ridotto i tempi di rigenerazione cutanea postoperatoria. In questo studio non sono stati osservati effetti avversi.

Sicurezza
L’attivo è un prodotto sicuro. Non è irritante né sensibilizzante.

Schermata 2016-05-18 alle 14.41.00Applicazioni e Dosaggio
La materia prima, in virtù dell’alta concentrazione di principi attivi, favorisce la rigenerazione cutanea e il turnover cellulare. Ha azione esfoliante, idratante, ed è molto utilizzata nel trattamento dei segni dell’acne, di cicatrici e delle discromie cutanee. È raccomandata come anti-rughe e nella prevenzione di smagliature e segni di espressione.
Se ne consiglia l’impiego in prodotti cosmetici in concentrazione 1-10%. Non ha limiti di utilizzo.
La bava di lumaca trova applicazione anche nel settore nutraceutico/alimentare. Rispetto a quella per uso cosmetico la nostra bava food-grade è conservata con Potassio Sorbato e Sodio Benzoato ed ha una shelf life di 2 mesi.
Introdotta in sciroppi per la tosse ha azione espettorante e fluidificante del muco. Inoltre è particolarmente indicata per i quadri di gastrite ed ulcere stomacali in virtù delle sue proprietà rigenerative.
In Tabella 2 viene riportata una formulazione contenente l’attivo.

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MG60

MG60 è una speciale miscela di oligosaccaridi di origine biotecnologica dalle proprietà molteplici.
La sfida colta da Hayashibara è stata dunque quella di sviluppare un unico prodotto in grado di soddisfare esigenze che provengono da applicazioni molto differenti (Skin Care, Hair Care, Oral Care). Quest’impresa è stata portata a termine con successo seguendo un innovativo processo produttivo enzimatico.
Il prodotto è naturale, approvato da Ecocert e Cosmos e commercializzato da DKSH, società attiva in Italia nella distribuzione di materie prime per l’industria cosmetica dal 2004.
Si tratta di un ingrediente funzionale poliedrico in grado, nei prodotti da detergenza, sia di stabilizzare e uniformare la schiuma, impartendo una consistenza morbida e una lunga durata, che di formare un film naturale che protegge e idrata pelle e capelli. Analogamente, nei prodotti da trattamento è in grado di aumentare la stabilità e la gradevolezza delle emulsioni e al contempo di impartire proprietà idratanti e lenitive. L’ingrediente è una valida e migliorativa alternativa alla glicerina in grado di proteggere la pelle dalle irritazioni. Studi scientifici ne hanno inoltre dimostrato l’efficacia come blando edulcorante non cariogenico al sapore di miele.

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Composizione e Caratteristiche tecniche

MG60 (INCI: Maltooligosyl Glucoside/Hydrogenated Starch Hydrolysate) è una miscela di oligosaccaridi derivanti dall’amido (Fig.1). La materia prima è costituita in parte da Maltooligosyl Glucoside che è creato combinando una o più unità di glucosio a α-trealosio con legami 1,4. Altra componente fondamentale è Hydrogenated Starch Hydrolysate che è normalmente presente nello sciroppo di amido idrogenato.
Le caratteristiche della materia prima sono riportate in Tabella 1.Schermata 2016-05-18 alle 10.53.36

Efficacia

Studi in vitro
Migliora il bilancio idrico
MG60 resiste in maniera eccellente a condizioni di estrema secchezza ed umidità. Questa spiccata capacità di mantenere il naturale bilancio idrico dona un’elasticità unica alla pelle. Il test comparativo nei confronti della glicerina è stato svolto preparando campioni
(1 g) a RH 60% e conservandoli per 9 giorni. Successivamente i campioni sono stati esposti ad ambienti con umidità molto diversa: RH 33% (secco) o 80% (umido) per altri 7 giorni.
Il peso dei campioni è stato misurato a intervalli regolari. Dopo 7 giorni la perdita di peso riscontrata nei campioni esposti a RH 33% (secco) è stata del 18,7% per la glicerina e 2,1% per l’MG60. I campioni esposti a RH 80% (umido) hanno invece subito un incremento nel peso del 13,2% per la glicerina e 2,6% per l’MG60.

Edulcorante non cariogenico
MG60 è un blando edulcorante al sapore di miele che non viene assimilato da S. Mutans, batterio maggiormente responsabile della formazione della placca dentale. Grazie alla sua bassa assimilazione, MG60 non concorre in maniera importante alla formazione di glucani e quindi al processo di cariogenesi.

Schermata 2016-05-18 alle 10.53.48Migliora la qualità della schiuma
MG60 possiede una comprovata capacità di uniformare le dimensioni delle bollicine all’interno della schiuma, consentendo la formazione di una schiuma fine, ricca e di lunga durata (Fig.2).

Proprietà lenitive
MG60 inibisce la produzione di TNF-α (fattori di necrosi tumorale) senza danneggiare i cheratinociti presenti nell’epidermide.

Studi in vivo
Proprietà lenitive
La materia prima riduce l’arrossamento e l’irritazione della pelle ed è particolarmente adatta per formulazioni cosmetiche per pelli sensibili. Questa miscela di oligosaccaridi è inoltre in grado di lenire il prurito provocato da surfattanti anionici aggressivi sulle pelli più delicate. Il suo comprovato meccanismo d’azione inibisce la denaturazione delle proteine presenti nello strato corneo che sono addette al mantenimento della naturale idratazione della pelle (crush test su cute precedentemente irritata con SDS, (Fig.3 in alto)).

Ripara i capelli danneggiati
MG60 forma un film capace di ricoprire, nutrire e riparare il capello danneggiato. Inserendosi tra le cuticole è in grado di riportarle adese al capello, lasciando una chioma soffice al tatto e priva di carica elettrostatica. I capelli decolorati sono stati trattati con una soluzione contenente il 50% di MG60 per 20 minuti, lavati e asciugati per catturare le immagini delle cuticole al microscopio elettronico (Fig.3 in basso). I capelli sono quindi stati caricati elettricamente per 60 secondi tramite un tamburo a frizione e ne è stata misurata la propensione elettrostatica. I capelli trattati con MG60 hanno mostrato una minore propensione elettrostatica di 0,9 kV contro 1,42 kV dei capelli non trattati (~ 40% in meno). Un secondo test comparativo è stato effettuato su capelli decolorati e successivamente trattati con una soluzione contenente il 20% di MG60 o il 20% di glicerina. Il coefficiente di attrito medio (MIU) e la sua deviazione media (MMD) sono stati utilizzati come parametri per indicare rispettivamente scorrevolezza e morbidezza del capello. I capelli non trattati, trattati con glicerina o MG60 hanno mostrato rispettivamente un MIU di 0,48, 0,39 e 0,36. La scorrevolezza del capello non trattato è quindi migliorata del 19% grazie alla glicerina e del 25% grazie all’MG60. Gli MMD mostrati dai capelli non trattati, trattati con glicerina o MG60 sono invece stati rispettivamente di 0,0067, 0,0065 e 0,0062. L’azione della materia prima si è quindi dimostrata due volte più efficace di quella della glicerina nel migliorare la morbidezza del capello.

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Sicurezza

Nei primi anni 2000, durante il corso di sviluppo di MG60 sono stati effettuati diversi studi tossicologici sia in vitro che in vivo.
Per completare il profilo di sicurezza, nel 2005 si è condotto il test di mutagenicità (Ames) con metodo sia diretto che di attivazione metabolica che ha dato esito negativo (dosaggio ≤ 5000 µg/plate).
La disponibilità di dati tossicologici particolarmente approfonditi e completi ha contribuito al successo di MG60 nel mercato cosmetico, in cui l’attivo viene particolarmente apprezzato per efficacia e tollerabilità cutanea.

Applicazioni e Dosaggio

MG60 può essere impiegato in concentrazioni dal 2 al 5%, a seconda dell’effetto desiderato.
Come utilizzarlo:
• MG60 va sempre dissolto nella fase acquosa
• In emulsione, la fase contenente MG60 può essere scaldata fino a 70-80°C e miscelata sotto intensa agitazione.
• MG60 può essere aggiunto come ultimo in fase di raffreddamento, sotto agitazione, come nella formula sotto riportata.

Di seguito si riporta a titolo esemplificativo una formulazione.

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Skin Save®

La pelle umana è un organo essenziale nel nostro organismo che svolge, oltre ad un ruolo strettamente estetico, diverse funzioni biologiche vitali, ad esempio, nella difesa da fattori chimici e fisici, nella regolazione dell’omeostasi e della temperatura corporea, etc.
Le condizioni ed il funzionamento della pelle sono quindi continuamente soggette all’azione di numerosi fattori esogeni, basti pensare all’esposizioni ai raggi solari, oltre che a fattori prettamente endogeni. Infatti stress e disturbi ormonali possono seriamente influenzare le condizioni della pelle e disturbi cronici sempre più diffusi, come il diabete e l’ipertensione venosa o l’insufficienza arteriosa, sono considerate le principali cause di alterazione della integrità della pelle, di ulcerazione o eventi necrotici.
Di conseguenza, una pelle non perfettamente sana o sottoposta ad un numero eccessivo di insulti, può facilmente sviluppare da blande a severe alterazioni, quali un precoce photoaging, disfunzioni del sistema immunitario, infiammazioni o processi degenerativi cellulari.

Skin Save®, prodotto da Bionap, è un ingrediente per uso topico specificamente progettato per formulazioni destinate a stimolare i naturali meccanismi di difesa della pelle, come coadiuvante nei trattamenti terapeutici di patologie cutanee – dermatiti atopiche o seborroiche, orticaria, psoriasi – o per contrastare gli effetti degenerativi indotti da fattori ambientali – reazioni allergiche cutanee, eccessiva esposizione solare, dermatiti da contatto, danni da esposizione a radioterapia, punture di insetti o di medusa.

Schermata 2016-05-18 alle 10.32.30Composizione e Caratteristiche tecniche

Skin Save® (INCI: Maltodextrin, Capparis Spinosa Extract, Olea Europaea (Olive) Leaf Extract, Opuntia Ficus Indica CAS 9050-36-6, 89958-23-6, 8001-25-0/84012-27-1, 90082-21-6) è una miscela di estratti vegetali, ottenuti mediante processi produttivi sviluppati da Bionap, costituita per il 18-20% da estratto di Capparis spinosa (L.) bocciolo, per il 13-15% da polisaccaridi da cladodi di Opuntia ficus indica (L.) e per il 15-18% da estratto polifenolico di foglie di ulivo Olea europaea (L).
Le specifiche tecniche del prodotto sono riportate in Tabella 1.

Il prodotto è un blend di tre estratti, ideato per agire sulla pelle sensibile con una triplice azione:
– attività riparativa ed immunostimolante grazie ai polisaccaridi dell’Opuntia ficus indica (L.);
– effetto lenitivo e calmante dai biofenoli dell’ulivo;
– effetto desensibilizzante dovuto ai flavonoidi della pianta di Capparis spinosa (L.).

Grazie a queste azioni, Skin Save® è efficace nell’inibire i danni cutanei indotti da eccessiva esposizione solare, scottature, radioterapia, punture di insetti e meduse.

Meccanismo d’azione

Ogni estratto contenuto nella materia prima è stato valutato per il proprio profilo biologico in diversi studi scientifici, pubblicati da diversi gruppi di ricerca. Le sostanze attive isolate dal Capparis spinosa (L.) sono principalmente flavonoidi, derivati glicosilati della quercitina e del kampferolo, dotati di interessanti proprietà antiallergiche e desensibilizzanti. L’estratto di Capparis spinosa (L.) ha dimostrato di possedere un marcato effetto inibitorio nei confronti dell’eritema della pelle indotto dall’istamina, applicata topicamente su volontari. Inoltre, recenti studi hanno sottolineato un importante effetto anti-ossidante e di scavenger dei radicali liberi di tale estratto in differenti modelli in vitro ed una forte protezione nei confronti dell’eritema indotto dalla luce UV in volontari sani. È inoltre noto che i polisaccaridi dell’Opuntia ficus indica (L.) sono tradizionalmente utilizzati nel trattamento di malattie della pelle e moderne investigazioni fitochimiche e farmacologiche hanno giustificato l’uso di tali composti polisaccaridici naturali nel trattamento di lesioni cutanee o epiteliali e di irritazioni della membrana mucosale.
In questi studi, i polisaccaridi dell’Opuntia possiedono un’attività cicatrizzante che induce una accelerazione delle fasi di riepitelizzazione e rimodellamento, andando ad agire anche sulla interazione cellule-matrice e modulando la deposizione della laminina. Infine, importanti attività anti-infiammatoria e antiossidante sono state attribuite ai biofenoli contenuti nelle olive e nelle sue foglie. Tali polifenoli agiscono come potenti antiossidanti nei confronti della perossidazione lipidica nel doppio strato fosfolipidico, indotta dai radicali dell’ossigeno.

Efficacia

Test in vivo
L’efficacia della materia prima, applicata mediante formulazione topica ad una concentrazione del 3%, è stata valutata in uno studio clinico svolto nell’ambito del trattamento di supporto e protezione dalle conseguenze cutanee indotte da radioterapia. I trattamenti radioterapici costituiscono infatti una condizione estrema di “insulto cutaneo” poiché causa di reazioni quali dolore, irritazione, prurito, bruciore e, nei casi più gravi, ulcerazione. Tali alterazioni cutanee possono interferire con la qualità della vita del paziente e le sue normali attività quotidiane, a tal punto da ridurre l’efficacia della terapia e richiederne l’interruzione.
Schermata 2016-05-18 alle 10.32.51Recentemente, uno studio clinico è stato condotto su donne sottoposte ad intervento chirurgico al seno e successivamente a sessioni di radioterapia. In tale studio l’attività dello Skin Save® è stata comparata con quella di un prodotto commerciale comunemente usato nel trattamento delle alterazioni cutanee indotte da radioterapia. Il grado di eritema cutaneo sviluppatosi in seguito a radioterapia nei soggetti arruolati per la sperimentazione è stato valutato mediante un metodo strumentale oggettivo e non invasivo (spettrofotometria di riflettenza) e quantificato mediante parametri strumentali quali il ΔE.I. e l’AUC (Fig.1). I risultati ottenuti in questo studio hanno evidenziato come l’impiego di terapie di supporto può determinare un effetto protettivo e benefico alla pelle sottoposta a radioterapia e, in particolare, l’applicazione topica dell’attivo ha prodotto una significativa azione protettiva e una riduzione delle reazioni cutanee acute. Skin Save® ha infatti ridotto il leggero eritema generato nel primo periodo di trattamento radioterapico e limitato lo svilupparsi di reazioni cutanee più severe, secchezza e desquamazione umida, osservabili nei soggetti del gruppo di controllo (non trattato) alla fine del periodo di esposizione alle radiazioni. Le informazioni ottenute in tale studio e quelle presenti già in letteratura suggeriscono che le sostanze attive naturalmente contenute negli estratti di Capparis spinosa (L.) e Olea europaea (L.) possano esercitare una considerabile azione protettiva contro i danni ossidativi indotti e generati dalla eccessiva produzione di radicali durante il trattamento radioterapico. Inoltre, le sostanze polisaccaridiche contenute nell’estratto di Opuntia ficus indica (L.) possono rafforzare i meccanismi fisiologici di difesa della pelle verso i danni degenerativi indotti dalla radioterapia mediante accelerazione dei fisiologici processi di riparazione cutanea e cicatrizzazione (1).

Sicurezza

Skin Save® è un prodotto dermatologicamente testato. Test di citotossicità e di irritazione oculare in vitro e di foto-patch su volontari umani sono stati condotti sull’ingrediente.
In tutti i test, Skin Save® non ha determinato alcuna tossicità, dimostrandosi non citotossico né irritante sulla pelle e sugli occhi.

Applicazioni e Modalità d’uso

Skin Save® può essere applicato sulla pelle, anche nel caso di prodotti destinati al baby-care, usando diverse formulazioni cosmetiche (creme, lozioni, gel, detergenti, etc.) e dispositivi medici.
Grazie alla sua forte azione lenitiva, Skin Save® può essere utilizzato, con ottimi risultati, come supporto topico al trattamento di dermatiti da contatto e seborroica, acne, processi infiammatori cutanei, prurito.
Dosaggio suggerito: 2-3% (p/p) in un range di pH da 4 a 6.

1 Rizza L et al (2010) Evaluation of the effect of topical agents on radiation-induced skin disease by reflectance spectrophotometry.
J Pharm Pharmacol, 62(6):779-785

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