Oxisol


Oxisol

Attivo multifunzionale antipollution, antiage e broad spectrum booster

Kalichem Italia

Uno dei principali elementi da tenere in considerazione nell’ottica dell’anti-aging odierno è senz’altro rappresentato dall’azione contro gli inquinanti ambientali e le relative eccessive esposizioni alle radiazioni elettromagnetiche solari, il cui filtro naturale (ozono) è messo sempre di più alla prova dallo sviluppo industriale. È infatti dimostrato come una delle principali cause dell’invecchiamento cutaneo sia legata proprio alla scarsa protezione nei confronti dei radicali liberi e delle radiazioni UV atmosferiche. Pur essendoci una grande varietà di alternative in natura, va tenuta presente la molteplicità di variabili che rende una molecola anti-ossidante veramente efficace in vivo. Gli anti-ossidanti naturali mostrano problematiche nel soddisfare tutti i criteri di esame.

Da un punto di vista fisiologico, infatti, l’azione di un anti-ossidante va valutata in stretta correlazione con tre parametri:

1 Potere antiossidante Intrinseco

2 Tempo di reazione nello scavenging del radicale

3 Stabilità intrinseca dell’anti-radicale (ed eventuali reazioni con altri elementi presenti nello stesso sistema)

Nel primo e nel secondo caso è risaputo che un anti-ossidante ha una diversa tendenza a reagire con molecole radicaliche, sia in termini di intensità che di tempi richiesti nell’effettiva azione di scavenging. Molte sostanze naturali hanno un buon potere anti-ossidante di base, ma tempi richiesti nello scavenging più lunghi. Questo effetto ritardato può comunque non essere sufficiente alla prevenzione dal danno radicalico.

L’optimum formulativo è pertanto legato all’impiego di sostanze con un alto potere anti-ossidante e con tempi di reazione minimi, al fine di garantire una celere inattivazione del radicale libero.
Allo stesso tempo è fondamentale che l’antiossidante tal quale abbia una propria stabilità di fondo, e che non tenda a reagire con l’aria o altri eventuali elementi in formula.

Prendendo in esame alcuni esempi, è ben nota l’azione antiossidante della Vitamina C, quanto allo stesso tempo, la sua instabilità nella sua forma standard non funzionalizzata e la sua tendenza a reagire ed esaurire prematuramente la sua azione. Kalichem Italia, a seguito di un lungo lavoro di studio e ricerca in collaborazione con l’Università di Ferrara, ha introdotto di recente sul mercato un’innovativa molecola anti-ossidante brevettata a livello mondiale, Oxisol, in grado di centrare appieno i 3 parametri precedenti definiti.

Schermata 2016-10-18 alle 15.24.35Composizione e Caratteristiche tecniche

Oxisol (INCI: DiHydrohyPhenylBenzimidazole Carboxilic Acid) è un anti-ossidante di ultima generazione, con una struttura benzimidazolico-fenolica, in grado di agire sui radicali liberi con un potere anti-ossidante superiore ai benchmark di mercato (vedere tabella con test comparativi), in tempi più rapidi, mantenendo la propria struttura stabile persino a seguito di esposizioni agli UV (il che lo rende eleggibile tra gli antiossidanti di riferimento da considerare anche nel nuovo trend funzionale rivolto simultaneamente a sun care/anti-ruga/anti-pollution).

Le caratteristiche tecniche della materia prima sono riportate in Tabella 1.

Efficacia

L’azione anti-radicalica è ascrivibile soprattutto all’azione delle unità fenoliche, mentre l’innovativa stabilità è legata alla ricchissima delocalizzazione elettronica ritrovata lungo tutta la struttura molecolare, che tende subito a rigenerare la forma anti-ossidante attiva della specialità.

La fortissima azione di scavenging consente inoltre di supportare l’azione dei filtri organici ed inorganici, incrementando significativamente sia la protezione sugli UV-B che sugli UV-A con un effetto di booster di filtri solari broad spectrum.
La sua stabilità intrinseca e le evolute proprietà anti-radicaliche lo rendono inoltre eleggibile anche per il trattamento preventivo dei danni legati all’esposizione ai raggi Infrarossi (costituenti essi stessi un fattore di rischio in ottica di invecchiamento cutaneo). Il prodotto, con la sua sostenuta azione anti-ossidante è in grado di prevenire i danni mitocondriali generati dai radicali liberi in risposta agli IR (e dalle forze vibrazionali che questi esercitano a livello dermico).

Diversi fattori di rischio provenienti dall’atmosfera sono associati all’invecchiamento cutaneo (Fig 1).

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L’attivo, attraverso la sua forte azione di scavenging, riesce ad agire su ciascuno di questi fattori attenuando lo stress ossidativo generale e riducendo significativamente gli effetti di photoaging ad essi associati.

Efficacia anti-pollution antiossidante

Test ex vivo

Oxisol è stato testato ex vivo su un modello di epidermide umana esposta all’azione di fumo chimico (nello specifico fumo di sigaretta, per ricreare condizioni ambientali inquinanti).

Le superfici cutanee previamente esposte a tale inquinante sono state trattate con una crema base contenente Oxisol all’1% e la stessa crema base senza l’attivo.

Il parametro misurato per valutare la riduzione della tossicità è l’espressione da parte delle cellule cutanee di un marker citotossico, rappresentato dalla proteina enzimatica LDH (Lattato Deidrogenasi) (Fig 2a).

Con Oxisol una riduzione del danno da inquinamento del 30%, in virtù della riduzione del 30% di LDH.

Test in vitro 

Test in vitro PCL evidenziano che Oxisol mostra un potere anti-ossidante 3 volte superiore alla vitamina C, 10 volte superiore alla vitamina E, e ben 40 volte superiore al resveratrolo.

Anche quando inserito all’interno di specifiche formule cosmetiche (tenendo dunque in conto le eventuali interazioni con altri componenti in formula), l’attivo continua a mostrare un trend di performance considerevolmente superiore rispetto ai benchmark di riferimento (Fig.2b).

Test sulla cinetica di scavenging dei radicali

La molecola è stata testata anche in termini di Tempi di Reazione, al fine di valutarne la velocità nell’azione di scavenging. Il test eseguito è un DPPH test.

I risultati ottenuti mostrano che la materia prima riesce ad agire in un arco temporale brevissimo (12,2 secondi), meglio di molti prodotti benchmark (vitamina E circa 20 secondi, resveratrolo 73 secondi) e di altri svariati anti-ossidanti naturali (estratto di tè, quercetina, rosmarino, estratti d’uva ecc) (Fig.2c).

Oxisol è dunque in grado di ridurre considerevolmente i danni cutanei legati all’inquinamento e di agire con una forza anti-ossidante più intensa e rapida rispetto ai benchmark di comune impiego sul mercato. Il tutto conservando la propria stabilità e non mostrando alcun tipo di interazione con altri elementi in formula.

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Efficacia nel boosting solare (SPF, protezione UVA)

Test in vivo/in vitro

L’attivo è stato testato all’interno di tre formulazioni solari contenenti filtri di comune impiego (Avobenzone, Octocrylene ed OctylMethoxyCinnamate) usati a diverse concentrazioni (Fig.3 – Test 1 e Test 2).

L’addizione della molecola è in grado di incrementare in vitro mediamente la protezione UV-B di 2-3 volte e di raddoppiare l’efficacia nella protezione UV-A. I test sono stati effettuati considerando il valore di protezione di un solare contenente solo Oxisol (che non ha mostrato azione protettiva se usato solo), il valore relativo ad una miscela di filtri, e il valore della stessa miscela addizionata del booster. Anche nella determinazione in vivo, il valore di SPF aumenta di 2,5 volte (Fig.3Test 3).

I test dimostrano tangibilmente che nonostante Oxisol non sia un filtro, rimane di primario interesse per impiego in solari, in quanto la sua fortissima azione sui radicali liberi riesce a favorire un aumento abnorme della protezione sia su UV-B che UV-A.

Oxisol garantisce un forte supporto sull’azione protettiva verso gli UV-A.

Molecole di natura organica ad azione protettiva sugli UVA sono molto rare da trovare: l’Avobenzone, filtro di elezione in tale ambito, mostra svariate problematiche sia da un punto di vista tecnologico   di inserimento in formula (a causa della necessità di riscaldamento e dell’eventualità diffusa di fenomeni di precipitazione), che funzionale (la molecola è altamente instabile e spesso la sua azione protettiva è soltanto teorica e limitata alla vita del solare sullo scaffale). La materia prima, da un punto di vista tecnologico, è idrosolubile, mantiene la propria stabilità in formula (basta lavorare a pH fisiologico), non dà luogo a precipitazioni e non richiede specificamente riscaldamento. L’aggiunta di Oxisol all’Avobenzone, inoltre, come mostrato nel grafico di riferimento (Fig.3 – Test 4), è in grado di limitare significativamente la riduzione dell’efficacia sulla protezione UV-A. Usando soltanto l’avobenzone, infatti, si denota una riduzione dell’efficacia anti-UVA pre e post esposizione di un netto -65%; impiegando Oxisol in associazione, si riesce ad assestarsi su una perdita di attività di circa il 10%.

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Sicurezza

Oxisol è stato largamente testato in termini di stabilità e sicurezza ed il patch test non ha dato alcun effetto irritativo e indesiderato. Trattandosi di una molecola pensata per anti-pollution, anti-aging e boosting solare, sono stati condotti anche innumerevoli test sulla stabilità fisica (stabilità post esposizione agli UV, test su denaturazione proteine e DNA, test di perossidazione lipidica ecc.); la materia prima ha mostrato un ottimo profilo di sicurezza.

Applicazioni e Modalità d’uso

Oxisol va utilizzato a diverse concentrazioni di impiego, a seconda della tipologia di applicazione di riferimento. Per l’uso anti-ossidante e anti-pollution, l’1% è la dose indicata, fermo restando che a seconda dell’eventuale presenza di attivi sinergizzanti, le concentrazioni di riferimento possono partire anche da valori inferiori. In ottica di boosting solari, incremento sia di protezione UVA che UVB, e “mantenimento” della protezione UVA post-esposizione solare, le concentrazioni di riferimento variano da 0,5% fino ad un optimum del 3%.

La molecola si può solubilizzare in acqua a pH basico per poi riportare il pH a neutralità.

Di seguito viene riportata una formula di crema antipollution.

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da Cosmetic Technology 4 – 2016