La nuova prospettiva della protezione solare


La nuova prospettiva della protezione solare

Materie prime a elevata potenzialità

Giuseppina Viscardi • Creative Cosmetic Consultant – giuseppinaviscardi@tiscali.it
Valentina Strada • Chemist research – valentinairene.strada@gmail.com


Il mercato dei prodotti solari è ricco di proposte per ogni tipo di esigenza e negli ultimi anni sono stati sviluppati moltissimi attivi in grado di completare, con azioni mirate, il lavoro di protezione che svolgono i filtri UV. Tuttavia, la formulazione di prodotti destinati al sun care deve necessariamente avvalersi di materie prime che non siano solo altamente performanti e caratterizzanti, ma soprattutto in grado di lavorare sinergicamente con i filtri, al fine di non ostacolarne l’attività. Di seguito una selezione di materie prime pensate appositamente per supportare e/o facilitare la formulazione di prodotti per la protezione solare di pelle e capelli.

Poly C10-30 Alkyl Acrylate
Polimero versatile per la gelificazione degli oli con punto di fusione attorno ai 55-60°C, è compatibile con un’ampia gamma di oli organici, mentre è difficilmente compatibile con i siliconi. Può essere utilizzato sia in emulsioni olio/acqua sia in acqua/olio. Una delle caratteristiche più interessanti per la formulazione dei prodotti solari è la capacità di agire da “amplificatore” dell’attività delle molecole filtro, poiché è un ottimo disperdente di questa classe di attivi notoriamente di non facile dispersione. Ne deriva che in fase di applicazione del prodotto finito si forma sulla pelle un film più uniforme in cui i filtri sono distribuiti in maniera più omogenea, aumentando così il loro potere filtrante e quindi la loro azione protettiva nei confronti delle radiazioni solari.
Inoltre, grazie alle sue proprietà filmogene, è in grado di aumentare la resistenza all’acqua, non solo dei prodotti solari ma anche di quelli da makeup.
Percentuale d’uso consigliata: 1,5-3%.

Pongamia Glabra Seed Oil
Dai semi della Pongamia si estrae un olio dal colore giallo-bruno ricco in acidi grassi, in saponificabili e pongamol.
La peculiarità di quest’olio è di avere una buona capacità di agire da filtro nei confronti dei raggi UVB. Il suo utilizzo si potrebbe rivelare interessante nei prodotti cosmetici che vantano “un’origine naturale” e potrebbe permettere una diminuzione dei filtri inorganici (biossido di titanio e/o ossido di zinco) che notoriamente influenzano negativamente la texture del prodotto finito, garantendo in ogni caso un buon livello di SPF.
Percentuale d’uso consigliata: 5%.

Titanium Dioxide (and) C12-15 Alkyl Benzoate (and) Polyhydroxystearic Acid (and) Stearic Acid (and) Alumin
L’innovativa dispersione di biossido di titanio rivestito, la cui granulometria è stata attentamente selezionata per avere una distribuzione controllata in uno specifico intervallo (145 nm), offre un ampio spettro di protezione dalla radiazione solare utilizzando un singolo ingrediente attivo e dona una sensazione di leggerezza in applicazione con un impercettibile “effetto bianco”. Permette di formulare prodotti a elevato SPF con la caratteristica di avere da un lato una copertura UVA superiore rispetto al TiO2 tradizionale e dall’altro di mantenere l’elevata protezione UVB come normalmente viene garantita dal biossido di titanio.
Particolarmente consigliato per i prodotti per bambini, per pelli sensibili e in generale per tutti quegli usi in cui è richiesto un fattore di protezione elevato e ad ampio spettro.
È disponibile anche la versione certificata Ecocert in Caprylic/Capeic/Triglyceride con le stesse caratteristiche applicative.
I test sono stati effettuati con emulsioni di diversa tipologia contenenti dal 18 al 22% di prodotto.

Propanedyol dicaprylate
Estere funzionale 100% di derivazione vegetale con un profilo sensoriale simile a quello di un silicone volatile; infatti dopo l’applicazione penetra rapidamente lasciando sulla pelle una sensazione molto morbida e setosa senza appiccicosità.
Non solo è un ottimo disperdente di filtri UV fisici (facilita quindi l’inserimento in formula di elevate percentuali di polveri), ma previene anche la ricristallizzazione dei filtri chimici. Ideale quindi nella formulazione di prodotti solari.

Styrene/Acrylates Copolymer
Si tratta di una polvere cava che lavora come booster di SPF sia con filtri organici sia inorganici. Il suo meccanismo d’azione si basa sulla capacità di deviare con maggiore efficienza la radiazione luminosa, aumentando la probabilità che quest’ultima incontri il filtro contenuto in formula. La sua facilità di impiego, unita all’alta compatibilità con le materie prime di più largo utilizzo, la rende un prodotto trasversale, sfruttabile sia nella formulazione di emulsioni sia in sistemi anidri. Questa materia prima permette di abbassare significativamente la quantità di filtri utilizzati in formula.
Percentuale di utilizzo consigliata: dall’1 al 5%.

Polymethyl Methacrylate (and) Butyl Methoxydibenzoylmethane (and) Ethylhexyl Triazone
Microsfere di PMMA (5 um), al cui interno sono contenuti due filtri liposolubili. Questo sistema consente di migliorare e preservare la fotostabilità dei filtri, coniugando un efficiente sistema di protezione a un texturizzante di largo impiego. Il suo utilizzo è suggerito in particolare per le formulazioni a base acquosa ed è necessario incorporare la polvere a una temperatura inferiorie a 30°C per evitare la possibile separazione dell’involucro dal suo contenuto. La percentuale di utilizzo massima deve tenere conto dei limiti stabiliti dalle normative vigenti.

Polyquaternium-59 (and) Butylene Glycol
Questo poliestere poliquaternizzato è in grado di interagire con le radiazioni UV-B (280-320 nm) preservando e proteggendo la struttura della fibra capillare. La radiazione UV-B è infatti responsabile della degradazione della cistina contenuta nel capello e la riduzione di questo amminoacido ha un importante impatto sulla resistenza meccanica delle fibre che lo compongono. Alcuni test hanno dimostrato che un’esposizione eccessiva alla luce del sole porta nel tempo a un aumento della porosità e dell’effetto crespo. L’inserimento in formula di questa materia prima permette di preservare l’integrità del capello, rendendolo più pettinabile. Il prodotto si presenta in forma liquida ed è facilmente incorporabile nella fase acquosa, in dose consigliata dal 2 al 4%.

Polyamide-2
Il polimero, che si presenta in forma liquida ed è solubile in acqua, è stato sviluppato per fornire una protezione UV ad ampio spettro nei prodotti per la cura dei capelli. La sua struttura contiene un cromoforo interno in grado di assorbire i raggi UV responsabili di danni a vario livello sulla fibra capillare. Gli studi condotti hanno infatti dimostrato che l’esposizione ai raggi UV-A è responsabile della degradazione del colore nei capelli trattati, mentre i raggi UV-B possono causare uno sbiancamento del colore naturale. L’ingrediente, se usato da solo, non può essere oggetto di rivendicazioni SPF, ma deve essere necessariamente abbinato ai classici filtri UVA e UVB.
Adatto sia per formulazioni leave on sia rinse off, la sua percentuale di utilizzo consigliata va dall’1 all’1,4% e risulta stabile in un ampio intervallo di pH (da 3,3 a 12).

 

Approfondimento pubblicato su Cosmetic Technology 3, 2020