Andare oltre


Andare oltre

Anna Caldiroli

Questo editoriale nasce da alcune chiacchiere scambiate con una persona che collabora esternamente con la rivista: una mente tecnica e fortemente visionaria con la quale è bello confrontarsi e anche rimanere spiazzati dalla sicurezza con cui maneggia un sapere poliedrico per poi piegarlo al raggiungimento dello scopo, cioè l’innovazione in ambito cosmetico.
Nel caso specifico si stava parlando di un webinar che avrei dovuto seguire; stavo chiedendo un parere a questo proposito e sono partita con diecimila circonvoluzioni.
La risposta è stata: “Dipende dal tuo film!”.
“Dal mio film?!” chiedo sorpresa.
“Sì! Perché ognuno ha un suo film…il webinar sarà un film; tu hai un tuo film e il tuo grado di soddisfazione dipenderà dal delta tra i due”.
Finita la telefonata ci ho pensato ed è così: la soddisfazione che traiamo dalle situazioni dipende dal delta tra le nostre aspettative (il mio film) e il film dell’altra parte in causa.
Trascorre qualche giorno, ci risentiamo, parliamo di questo editoriale e chiedo: “Mi scrivi un limite per descrivere questa situazione matematicamente?”.
“Un limite? Perché un limite?”.
“Sì, uno di quelli in cui il limite per x che tende a qualcosa, allora il delta tende a 0”.
“Va beh, provo” (scarabocchia cose, ipotizza formule).
Passa qualche giorno e suona di nuovo il telefono. “Ce l’ho! Non ti serve un limite, la soluzione era in India”.
“In India?”.
“Sì, è un tributo a una delle menti più interessanti della matematica. L’equazione proposta è semplice, sbagliata, che lascia senza parole sia per quello che afferma sia nella dimostrazione tecnicamente elegante ma incorretta che porta alla conclusione. E qui ci sta appunto l’associazione ai film. L’equazione riguarda una serie e afferma che la somma dei numeri naturali è uguale a – 1/12
1+2+3+4+…n+…= -1/12
Poi Ramanujan ha affermato che la soluzione l’ha vista incisa sulla lingua della dea (Namagiri n.d.r.) sulla quale leggeva i libri che credeva di aver letto”.
Fino ad ora non conoscevo la storia di questo matematico indiano e documentandomi un po’ sicuramente mi colpisce il fatto che sapeva andare oltre il libro, scoprendo cose con strumenti semplici a propria disposizione. Credo che sia questo il suggerimento che ricevo dalla persona che virtualmente firma con me l’editoriale, cioè l’incoraggiamento ad andare oltre, anche a ciò che è evidentemente sbagliato ma ben rappresentato, per costruire il mio film, senza fermarsi al solo concetto di corretto o scorretto, ma piuttosto sullo stile e sull’eleganza intesa come lo scegliere, l’eleggere, ovvero l’azione di una mente che ha maturato la propria idea di bello in autonomia.
Ed è così che, a chiusura di un anno in cui siamo stati ripetutamente messi alla prova, io auguro a voi e a me di avere un delta che tende a 0 tra il film reale e film ideale.

Tra le nuvole e il mare si può andare, andare
Sulla scia delle navi di là dal temporale
Qualche volta si vede una luce di prua
E qualcuno grida: “Domani”.

Editoriale pubblicato su Cosmetic Technology 6, 2020