Sostenibilità ambientale e packaging: i vincitori del Best Packaging 2020


Sostenibilità ambientale e packaging: i vincitori del Best Packaging 2020

Intervista a Stefano Colombo di Montefarmaco OTC e a Marco Melchiori di Unifarco

Come discusso nel primo webinar promosso da FederSalus, dal titolo Sostenibilità. Quali sono le opportunità per gli integratori alimentari?, si registra una crescente consapevolezza, nel mondo aziendale, dell’impatto che le strategie green possono avere sulla crescita del proprio business. Da qui la necessità di adottare pratiche di sostenibilità ambientale che si traducano in progetti di sostenibilità del packaging e in pratiche commerciali corrette.

Proprio in questo ambito Montefarmaco e Unifarco sono state tra le aziende premiate dal recente Best Packaging 2020, promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio e patrocinato da CONAI, per aver proposto alcuni tra i migliori esempi di innovazione sotto l’aspetto del design e della prevenzione in termini di impatto ambientale. Al riguardo, queste realtà aziendali hanno illustrato l’importanza della sostenibilità nel proprio modello di business.

 

Montefarmaco OTC

D. La grande attenzione di Montefarmaco OTC all’innovazione si estende anche alle tecnologie di produzione e confezionamento, riconosciuta anche da questa premiazione. Quali esigenze hanno portato allo sviluppo della soluzione vincitrice e quali sono i vantaggi per l’azienda e in termini di sostenibilità?

R. Montefarmaco è leader nel mercato degli integratori alimentari confezionati in flaconcino con tappo separatore, che permette di ricreare in soluzione estemporanea i prodotti, mantenendo gli ingredienti solidi e liquidi stabili e attivi. Da attenti conoscitori del mercato e dei nostri consumatori abbiamo intercettato l’esigenza di migliorare il nostro precedente packaging per venire incontro alle esigenze di maggior usabilità e sostenibilità del nostro confezionamento. Abbiamo quindi creato un team interfunzionale in collaborazione con la società Biofarma per sviluppare, produrre e brevettare il nostro sistema di confezionamento MCap System®.
La tecnologia che abbiamo progettato, industrializzato e che per il momento stiamo commercializzando con il nostro prodotto Lactoflorene® Plus, è tra le più complete e avanzate disponibili sul mercato, in quanto costituita da 4 elementi fondamentali:
i) il tappo, appositamente progettato per essere più facile da premere grazie a dei pre-tagli sulla corona;
ii) la capsula, composta da un particolare materiale tristrato che garantisce elevati livelli di stabilità degli ingredienti attivi e che contiene la permeabilità nei confronti dei liquidi sottostanti;
iii) la guarnizione, progettata per separare ermeticamente polvere e liquido;
iv) il flacone, che contiene il liquido e che si avvita in modo perfetto al tappo evitando travasamenti di liquidi, ma al contempo permettendo uno svitamento agevole per tutti i consumatori.
Il nostro sistema presenta molti vantaggi per il consumatore sia in termini di usabilità (infatti la pressione necessaria per sfondare la cialdina e la forza di torsione per aprire il confezionamento sono inferiori rispetto alle tecnologie precedenti) sia in termini di sostenibilità ambientale, in quanto tutti i componenti sono riciclabili al 100%. Inoltre il nostro MCap System® è un’innovazione completamente realizzata in Italia dall’idea alla produzione. Possiamo quindi parlare anche di sostenibilità economica per il sistema Italia e promozione del Made in Italy.

D. Quale importanza ha la sostenibilità nel modello aziendale di Montefarmaco OTC? E come è nato il progetto di un packaging sostenibile?

R. Montefarmaco ha abbracciato da tempo i valori della sostenibilità ambientale che considera asset strategici e driver di crescita. Interpretiamo il concetto di “sostenibilità” in modo ampio, come ricerca di benessere per tutti i nostri stakeholder legati al successo di un’azienda, alla sua performance e alla sua crescita. Abbiamo quindi intrapreso nel tempo, all’interno delle diverse aree aziendali, una serie di attività che vanno in questa direzione, con l’obiettivo di generare valore in una prospettiva di lungo periodo, iniziando con piccoli passi ma con grande consapevolezza. Per Montefarmaco la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilità economica, perché solo le aziende solide possono creare reale valore nella società.
MCap System® nasce dalla consapevolezza che un’azienda solida deve crescere e portare innovazione sul mercato preservando le risorse naturali e ambientali, senza precludere al suo consumatore delle esperienze di acquisti e consumo che soddisfino le sue esigenze. MCap System® nasce con l’idea di permettere a tutti di prendersi cura del proprio benessere attraverso un rito quotidiano (push, shake and drink) semplice, divertente, sostenibile e soprattutto efficace, perché tutti gli ingredienti conservano le loro caratteristiche attive.

D. Quali sono gli elementi che un’azienda deve considerare e implementare per adottare un reale approccio orientato alla sostenibilità?

R. Premettendo che ogni azienda ha una storia a parte, Montefarmaco ha deciso di implementare la sostenibilità ambientale con piccoli ma concreti passi, iniziando dai suoi due asset più importanti: i collaboratori e i prodotti.
Per quanto riguarda i prodotti, Montefarmaco pone grande attenzione alla scelta dei fornitori e delle materie prime di origine vegetale, prediligendo metodi e processi produttivi a basso impatto ambientale senza rinunciare alla qualità: per esempio, abbiamo quindi scelto il D-mannosio da betulla invece che chimico per il nostro prodotto Lactoflorene® Cist; abbiamo prodotti oftlamici senza conservanti come Iridina® Gocce Lubrificanti oppure alternative naturali ai farmaci come Dentinale® Natura.
Nelle scelte interne, per il benessere dei nostri collaboratori abbiamo deciso di avere uffici ampi e luminosi con due giardini e spazi aperti (nonostante siamo ubicati in un contesto industriale della periferia di Milano), dedicare degli spazi al fitness, implementare degli erogatori di acqua purificata e digitalizzare i processi interni per ridurre i consumi di plastica e di carta.
A livello societario abbiamo accolto nel gruppo la società Dermophisiologique SB, la prima azienda di cosmetica professionale in Italia ad avere acquisito la certificazione B Corp® nel 2016. Con Dermophisiologique e il loro marchio Ontherapy®, Montefarmaco porta avanti una campagna di sensibilizzazione sulle disreattività cutanee indotte da cure oncologiche; un problema che può essere gestito con prodotti cosmetici, aumentando significativamente il benessere e la qualità di vita di pazienti oncologici.
Come titolare di Montefarmaco sono fortemente convinto che le aziende debbano avere un ruolo sempre più di guida all’interno della nostra società, che sta perdendo i tradizionali punti di riferimento (Politica, Religione e Scuola), proponendo modelli etici e sostenibili da un punto di vista sia ambientale sia economico.

 

UNIFARCO

D. Si registra una crescente consapevolezza, anche nel mondo aziendale, della necessità di adottare pratiche di sostenibilità ambientale per la crescita del business. Quale ruolo ha la sostenibilità nel modello aziendale di Unifarco?

R. Sicuramente un ruolo essenziale, tanto da rappresentare un driver imprescindibile nel modello di gestione e di sviluppo aziendale, a 360°.
In particolare, il tema della sostenibilità ambientale viene considerato in Unifarco sotto ogni punto di vista: dall’individuazione e approvvigionamento delle diverse materie prime utilizzate per i nostri prodotti all’impatto dei processi di produzione e di stabilimento, dall’attenzione alle qualità intrinseche del packaging fino ai progetti per il suo recupero in un’ottica di utilizzo circolare.
Siamo consci e lieti che la nostra consapevolezza e perseveranza nell’adottare pratiche di produzione industriale sempre meno impattanti sotto il profilo ambientale trovi, giorno dopo giorno, una sempre più larga condivisione e attenzione da parte degli utilizzatori dei nostri prodotti.
Le conferme di ciò sono innumerevoli: le indagini e le ricerche di mercato testimoniano come l’attenzione alla sostenibilità da parte del consumatore stia diventando diffusamente uno tra i fattori più significativi nel determinare l’orientamento alle scelte di acquisto.
Avere nel proprio DNA una forte propensione a obiettivi di sostenibilità, come avviene nella realtà di Unifarco, rappresenta una discriminante importante per determinare il successo di ogni azienda.

D. Quali sono gli aspetti più rilevanti che vi hanno portato a essere tra i vincitori dell’Oscar dell’Imballaggio 2020?

R. La motivazione ufficiale nell’attribuzione dell’Oscar alla nostra Eco Piping Bags fa riferimento essenzialmente alla “nuova concezione del flacone per skin care che richiama nella sua forma e usabilità una sac à poche da pasticceria”, così da proporre al consumatore la sperimentazione di nuovi modelli di utilizzo. Premiata innanzitutto l’originalità del design della nostra proposta che cambia l’idea del cosmetico e del suo impiego.
Ma a ben vedere, e come indica esplicitamente il prefisso “eco” del suo nome, oltre a ciò sono certamente le qualità dei materiali studiati e utilizzati specificamente per la sua realizzazione che ne esaltano le peculiarità in un’ottica di massima sostenibilità ambientale.
L’Eco Piping Bags è costituito da un’anima in biopolimero compostabile ottenuta da scarti della lavorazione di prodotti agricoli (grano e barbabietola), avvolto da una speciale carta PAPTIC® TRINGA molto gradevole al tatto e naturalmente ergonomica. L’erogazione del prodotto avviene grazie a un tappo biodegradabile compostabile realizzato con stampante 3D. L’imballo secondario è costituito da un cartoncino certificato FSC® che fornisce stabilità strutturale al packaging primario e ne agevola l’esposizione a scaffale. Qualità intrinseche di pregio, a cui si uniscono altri vantaggi non secondari: riduce drasticamente la possibile contaminazione, evitando il contatto diretto del dito con il prodotto nel contenitore (ad esempio un vasetto), e agisce contro lo spreco di prodotto; il suo design, infatti, facilita il totale svuotamento. Il tutto frutto di un’attività di ricerca, stimolante e impegnativa, coordinata da Unired (spin-off dell’Università di Padova), società che supporta ogni ambito di ricerca di Unifarco.

D. Quali sono gli elementi principali sui quali si basa l’approccio alla sostenibilità dell’azienda?

R. Unifarco è una società costituita da farmacisti che opera al servizio dei farmacisti. La loro competenza, professionalità e responsabilità deontologica si rispecchia integralmente nell’attività aziendale, grazie a un continuo e costante coinvolgimento nelle scelte e negli indirizzi di sviluppo dell’azienda.
Tra questi, i profili della sostenibilità sono tenuti in grande considerazione in termini di qualità, sia di prodotto sia di produzione.
Qualità che però deve trovare concreto riscontro, se vogliamo similmente a quanto avviene nell’ambito della ricerca scientifica, in modelli di controllo e validazione autorevoli e certificati da soggetti terzi. Da qui l’imperativo di operare soggiacendo a standard di certificazione elevati.
ISO 14001, 9001, 45001, 22716 e 13485 sono le certificazioni già ottenute da tempo, altre sono in corso di acquisizione. Tra tutte, però, spicca ad oggi la certificazione EPD® (Environmental Product Declaration), riconosciuta dal prestigioso Swedich Environmental Management Council per alcune linee della nostra produzione, che assevera i dati ambientali dichiarati sull’intero ciclo di vita del prodotto (LCA). Siamo la prima e sinora l’unica azienda al mondo ad averla conseguita nell’ambito della produzione cosmetica.
Ma va data tutta l’evidenza che merita anche all’approccio interno alla sostenibilità ambientale in termini di eco-formulazione dei nostri prodotti cosmetici.
Definiamo “eco-designformulativo” la metodica che la nostra area R&D ha sviluppato attraverso un software proprietario che seleziona, attraverso l’analisi di diversi parametri, le materie prime con il minor impatto ambientale, ovviamente a parità di efficacia e resa. Ciò permette di avere a disposizione un quadro certo della sostenibilità di ogni nostro nuovo prodotto sin dal momento della sua “progettazione”. È un processo peculiare e di valore di cui andiamo particolarmente orgogliosi.

D. Come la scelta di un approccio alla sostenibilità si traduce in termini di business, relazioni con il territorio e con gli stakeholder?

R. L’approccio alla sostenibilità, per sua natura, non può che essere dinamico. Ciò implica una costante attenzione e strenua propensione al miglioramento delle performance aziendali in ogni ambito in cui la sostenibilità stessa si estrinseca: ambientale, sociale, economico.
L’adeguata individuazione, e soprattutto la disponibilità al continuo ascolto e confronto con i nostri stakeholder, è il cardine e punto di partenza di ogni nostra iniziativa di miglioramento in termini di sostenibilità del modello di business aziendale, convinti come siamo della correttezza di quanto affermato già oltre trent’anni fa dal filosofo Edward Freeman: “Le imprese sono in grado di creare valore nel lungo periodo, e quindi di sopravvivere, solo mantenendo rapporti positivi con diversi portatori di interessi, inclusi gli azionisti, i clienti, i dipendenti, i fornitori e le comunità con le quali l’impresa interagisce. E Unifarco indubbiamente vuole essere una realtà dinamica che guarda al lungo periodo”.

Per informazioni
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