Questo libro racconta come, nel corso dei millenni, la dolcezza abbia assunto un significato fortemente simbolico. E’ un lungo percorso che va dall’assaggio dei frutti, alla scoperta del miele e dell’allevamento delle api, passando per la mitica manna e lo zucchero di canna (con l’amara e terribile esperienza dello schiavismo), fino a giungere alla barbabietola e, più recentemente, alle nuove frontiere chimiche e naturali della dolcezza.
Viene trattata un’epopea viva ed avvincente in cui le regole dell’industria, i ricatti dei mercati, i timori della medicina, gli interventi della chimica, non sono riusciti a corrodere il fascino e il significato assunto da parole come ‘dolce’ e ‘dolcezza’. Termini che sapranno ancora a lungo esprimere il piacere di una emozione e la forza intensa di un sentimento. Se ogni simbolo nasce da collegamenti forti con esperienze dirette e collettive, la conoscenza della dolcezza non trova ostacoli nel caricarsi, sul piano culturale, di significati metaforici universalmente condivisi.
Dolce diventa così ogni sensazione appagante che dona piacere e, in qualche modo, riesce a gratificarci.
Dolci sono le carezze, dolce è un suono, dolce è una persona.
Il dolce – Il piacere del gusto nella storia
di Ettore Franca e Alfredo Taracchini Antonaros
Aboca, 2013
Pag. 224 – € 19,50