I colori di oggi


I colori di oggi

Nuove ispirazioni, tendenze e tecniche del make up

Gattefossé

Il make up resta una prerogativa di bellezza, femminilità e giovinezza e spesso anche il primo cosmetico acquistato da un’adolescente. Questa popolarità, fortemente legata alla natura dei prodotti, impone un frenetico rinnovamento delle formulazioni e del loro posizionamento sul mercato. Il make up, probabilmente più di ogni altra cosa, è un indicatore del tempo, poiché riflette le mutevoli influenze artistiche e culturali, i modi di espressione e gli stili di vita. 

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Viviamo un tempo in cui le storie sono raccontate per immagini, dove sfera pubblica e privata si mescolano, dove la trasparenza si pone come valore centrale…e la bellezza è espressa (quasi) senza trucco. Negli ultimi anni, uno spirito minimalista ha invaso il make up. Oggi ciò si traduce dedicando diversi giorni alla settimana al detox, così che la pelle possa respirare ed eliminare tutte le tracce di pigmenti. Le attrici mostrano sui social come si svegliano senza make up. Senza adottare queste pratiche estreme, il voler restare quasi permanentemente sotto i riflettori richiede alcuni “trucchi di naturalezza”. Mentre i selfie sono in piena espansione e, allo stesso tempo, la qualità delle immagini (su smartphone, TV o cinema) è in costante miglioramento, anche i brand si stanno adattando: un kit di make up virtuale per i selfie sotto forma di un’app o una linea di make up ad alta definizione riformulata e rinominata “ultra HD” (testata con smartphone). Le texture diventano ancora più impercettibili o permettono di imitare l’uso di un filtro Instagram, per un risultato perfetto. Il Contouring (che implica la combinazione di tonalità chiare e scure per scolpire i contorni del viso, modificare la percezione dei lineamenti e renderli più armoniosi) e lo Strobing (mettere in luce certe zone del viso con dei riflessi studiati per dare loro volume) sono tecniche che provengono dall’universo artistico. Queste sono tecniche difficili da padroneggiare da donne di tutto il mondo, e ormai anche da uomini, e ciò fa si che nascano delle texture adatte al grande pubblico. Ispirati dalla fotografia e dai video, i marchi lanciano degli ideali di pelle: illuminante crema in polvere, correttore soft focus, siero correttore trasparente con agenti ottici di miglioramento. E il linguaggio cosmetico include termini usati per altre discipline, come angoli, miglior profilo, effetto photoshop o istantaneamente-impeccabile

Evanescenza

Schermata 2017-06-13 alle 10.57.58Luce, trasparenza e freschezza sono parole che suonano bene insieme, almeno per quanto riguarda le texture dell’incarnato. Quando si cerca la leggerezza, devono coesistere funzionalità contrastanti tra loro: texture fresche (accentuate dal bagliore), senza un effetto materiale ma duraturo, impalpabile e coprente, dal colore discreto e puro. Si assiste a una tale sofisticazione delle emulsioni che anche i fondotinta per pelli mature, i più coprenti, non sono più sinonimi di maschere e disidratazione. Come una vera seconda pelle, l’emulsione rivendica una paradossale trasparenza dei suoi pigmenti (che ravvivano il colore naturale della pelle grazie a proprietà di riflesso molto superiori a quelle di un pigmento tradizionale). Ma i prodigi di fluidità extra fine si esprimono soprattutto attraverso delle sensorialità di forme liquide: oli, acque, essenze, sieri che colorano la pelle in totale trasparenza. 

Un massaggio con un siero potrebbe così sostituire il fard. E l’olio emerge nel make up di occhi, guance, labbra e anche delle unghie. Con un effetto inchiostro, colora le labbra con pigmenti saturi, li nutre fondendosi senza l’effetto appiccicoso in un nuovo rituale di make up. Ugualmente, spray e basi impercettibili preparano e riempiono, anche da fuori, la pelle, riducendo la brillantezza ma catturando la luce per una pelle impeccabile.

Carnagione

Per diventare skin perfectors, le formule continuano a rispondere alla tendenza, ormai cult, del nudo ma con un assoluto bisogno di personalizzazione. Ciò si accorda con l’attuale varietà etnica che aumenta il numero delle tonalità della pelle e un forte senso di valorizzazione delle individualità. Le formule si sincronizzano alla pelle con un prodotto di carnagione “mimetica”. Questo si adatta al tono della pelle, identifica la natura della stessa per correggere i suoi difetti (pori dilatati o secchezza) attraverso perliti e polimeri invisibili, regola il riflesso della luce al tasso di sebo garantendo un risultato perfetto tutto il giorno. I consumatori possono scegliere fra una gamma infinita di sfumature proposte all’interno della stessa linea, come se fossero preparate per una carnagione “specifica”. Un’altra alternativa alla personalizzazione è il “fai da te”: una concentrazione di pigmenti puri aggiunti goccia a goccia allo skin care giornaliero. Al di là della carnagione, è un’esplosione da 50 a 100 varietà di colori in ogni gamma che aumenta il piacere, il gioco e l’esperienza, da soli, con amici o al punto vendita. Tutto porta a dissacrare la tecnica di trucco, il prodotto e il suo prezzo.

Curiosità estetiche 

L’imperfezione ispira. Lontano da stereotipi, tira fuori una personalità atipica, un singolare dettaglio o anche un certo difetto. Le passerelle mostrano modelli inquietanti che sfilano con falsi brufoli e finta acne, mostrando apparecchi ortodontici o anche sorrisi senza denti, facce decorate con arancio pastello o completamente sbiancate con sopracciglia che creano una bellezza irreale, livida e quasi cadaverica. 

Nessuno sforzo è fatto per nascondere occhiaie che esprimono l’emozione dello sguardo ma che anzi sono accentuate con l’ombretto marrone. 

Skin Care

Oggi lo skin care e il make up sono diventati inseparabili, al punto da rendere difficoltoso capire quale dei due supporti l’altro.

Da sempre, ogni età ha le sue preoccupazioni: gli adolescenti nascondono i segni dell’acne con un make up seboregolatore, le donne mature cercano prodotti arricchiti con ingredienti rimodellanti o anti-age. Tutti i prodotti make up dovrebbero offrire a tutti i consumatori qualità trasversali di base, come l’idratazione, l’anti-inquinamento, la radiosità o la freschezza. Per esempio, gli spray fissanti combinano molti benefici della cura della pelle. Essi infatti opacizzano, rinfrescano, evitano che le particelle inquinanti aderiscano alla pelle o ancora proteggono quest’ultima dagli effetti ossidanti della luce blu. Viceversa, lo skin care prende in prestito i segreti della perfezione immediata del make up

Spesso leggermente colorati, i prodotti skin care cercano un’illusione ottica immediata che fidelizza l’utilizzatore, permettendogli di aspettare che il trattamento faccia effetto.

Ingredienti soft focus, pigmenti rosa-albicocca che donano un aspetto sano, riflettori di luce che distraggono. E questa “cura di colori” livella la pelle e restituisce la sua naturale luminosità, come un raggio di sole sul viso durante il trattamento.

Applicazioni

L’innovazione punta sulle combinazioni. I profumi quindi arrivano negli smalti per unghie e nei rossetti per donare, durante l’applicazione, un ricordo olfattivo del brand.  Al contrario, i brand degli smalti si ispirano ai flaconi dei profumi per conquistare il consumatore. I colori stessi sono protagonisti di trasposizioni inedite: il viola scuro o il nero dalle unghie arrivano alle labbra; i lobi e le estremità delle orecchie sono decorati con colori accesi o con un effetto metallizzato, come gioielli multicolori. I prodotti stessi permettono giochi di sovrapposizioni e di polivalenza con un top coat sulle labbra (termine preso in prestito dal nail care), che sfumano le tonalità, oppure un mascara rosa fluo, verde giada, blu ceruleo applicato all’estremità delle ciglia precedentemente truccate di nero, o su ciglia finte extra large. Certe formule di rossetti si ispirano alle emulsioni dei fondotinta o promettono un effetto nude sulle labbra con una formula 3 in 1: preciso come una matita, long-lasting come l’inchiostro, confortevole come un balsamo. Altre hanno multiple applicazioni come per esempio un primer-fondotinta-correttore-polvere o presentano improbabili formulazioni (una polvere liquida, un olio-gel che fa risaltare i colori, un fard che non è né polvere, né crema), o sono modulabili, come i rossetti che danno sfumature diverse in base al pH delle labbra.

Tecniche

Quando una confezione o un gesto stimolano la fantasia, è possibile utilizzare lo spray sullo smalto per unghie o trasformare il cuscinetto di un astuccio in un pennello o in un applicatore per rossetti. Come il loro nome indica, le “combo” mischiano tubetti e tappi, contenendo due prodotti in uno. In questo modo, nello stesso astuccio vengono trasportati sia il fondotinta che l’illuminante, sia il fard che il rossetto liquido e sia la crema che il pennello. Anche le abitudini dei make up artist ispirano i brandPer esempio, il designer curva la custodia dell’eye liner per una presa più precisa ed ergonomica, imitando il make up artist che piega il pennello per una maggiore agilità. Lo specialista mondiale dei colori, Micheal Pastoureau, scrive: “Dopo i sei colori di base vi sono, in secondo piano, i mezzi toni (rosa, marrone, arancione, viola e grigio) e un’infinita gamma di tonalità in continua creazione. Si impara una lezione importante: un colore esiste perché lo guardiamo. Ciò è effettivamente solo una produzione dell’uomo”. Analogamente, il make up esiste solo perché sperimentiamo con esso. Immaginare come questo riflette con la luce, interagire con la materia prima, cambiare la destinazione d’uso… fa tutto parte del rinnovo quotidiano della bellezza contemporanea.

Schermata 2017-06-13 alle 10.58.45

… c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, non perderti lo Speciale Make Up sul n°3/2017 di Cosmetic Technology