Farmasinara, l’immaginazione applicata


Farmasinara, l’immaginazione applicata

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Lavorare senza fretta, seguendo i bioritmi della natura, padrona di un territorio immenso e selvaggio. Farmasinara nasce così da un’idea di Giorgio Pintore, docente universitario di Farmacognosia nell’Ateneo di Sassari, con una grande passione: lo studio delle piante medicinali e delle sostanze naturali.
Piccoli passi, lo sguardo sempre rivolto a materie prime delicate, naturali e attive, e una costante voglia di crescere e migliorare, senza pericolosi voli pindarici.
Farmasinara, lo dice il nome, intreccia le sue origini e gran parte della sua storia all’isola dell’Asinara e al Parco nazionale che ha sposato in pieno la causa. E forte è anche il legame con l’Università di Sassari di cui la piccola azienda è una start up innovativa.

Un laboratorio aperto
Tra gli aromi di elicriso e quello tipico delle piante officinali endemiche ha origine l’ispirazione per un’avventura imprenditoriale unica nel suo genere, almeno in Sardegna, dove, negli ultimi anni, hanno visto la luce diverse realtà nel campo della cosmesi.
Sull’isola le porte del laboratorio cosmetico sono aperte ai visitatori occasionali e programmati.Perché la produzione di Farmasinara può essere seguita in diretta, passo dopo passo, accanto agli studenti dell’Università di Farmacia di Sassari o a quelli del master di Scienze cosmetologiche di Pavia che in Sardegna praticano lo stage obbligatorio.

Tra artigianato e ricerca innovativaFarmasinara4
Le formulazioni di Farmasinara, il loro studio e l’applicazione sul campo sono segnati da passaggi precisi, condotti in collaborazione con le principali scuole cosmetiche d’Italia. A volte le idee per un prodotto nascono proprio dalle tesi di laurea di futuri farmacisti, desiderosi di approfondire lo studio delle materie prime e della loro funzione. «E quelle che si trovano in natura qui in Sardegna – precisa Pintore – hanno potenzialità sbalorditive!”.
Si resta incantanti dalle saponette che prendono forma negli stampi, tagliati uno a uno e “timbrati” con lo stemma identificativo di Farmasinara. Segno di un processo di lavorazione paziente a fortissima vocazione artigianale. Stessa filosofia per tutte le altre preparazioni più complesse che compongono l’intera linea. La crema viso idratante ad esempio, ricavata dall’emulsione delle fasi oleosa e acquosa. Così per l’olio corpo, dalla profumazione intensa e ben riconoscibile, dove l’essenza di Sardegna non può che essere il tratto distintivo.
Interessante il richiamo del sapone da barba, Barberia, che riprende una vecchia e rudimentale insegna del patio all’interno della Diramazione centrale, il carcFarmasinara3ere che si trova nella collinetta, a due passi da Cala d’Oliva.

La natura in un simbolo
L’Asinara è un piccolo continente, un mondo a sé, per anni inaccessibile per l’attività delle carceri di massima sicurezza. Oggi quel mondo incantato è visibile a tutti e conserva nelle sue strade, nei suoi saliscendi tra costa e collina, un fascino travolgente. E se non esiste una stagione speciale da preferire ad altre, è altrettanto vero che la primavera ha quel qualcosa in più, in grado di investire ogni angolo di colori e profumi avvolgenti. Racchiudere queste emozioni cromatiche e sensoriali non è impresa da poco per restituire una carezza per l’anima, attraverso un cosmetico.
Sugli scaffali dei punti vendita il consumatore è attratto da un packaging pulito e chiaro, dallo stile moderno ed elegante, frutto di un complesso studio grafico. Il simbolo di Farmasinara, la stilizzazione del fiore dell’elicriso richiama l’idea del sole, il movimento degli elettroni. Il tutto raccordato in basso dalla sagoma dell’Asinara, il luogo magico da cui tutto ha avuto inizio.

Per informazioni: www.farmasinara.it