Biofarma Group ha messo a punto un liquido innovativo per la conservazione e il trasporto dei campioni da tampone per il COVID-19, che consente di ridurre al minimo nel tempo le variazioni ambientali del materiale di analisi rispetto agli altri prodotti attualmente presenti sul mercato,
e ne ha depositato il brevetto.
Il progetto di ricerca è nato su spinta dell’Ospedale di Udine, quando la necessità di reperire reagenti e materiali per la diagnosi del COVID-19 appariva assai critica, e il prodotto è adesso a disposizione del Sistema sanitario regionale friulano.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha infatti dimostrato interesse per il progetto che nasce da un’azienda di eccellenza del territorio, e sta valutando le forme di collaborazione per consentire che la fase del test avvenga con la massima accuratezza e rapidità, in vista di eventuali necessità di approvvigionamento urgente di materiale diagnostico, in concomitanza a una fase di acutizzazione del COVID-19 in autunno.
Il liquido, la cui ricerca e sviluppo è avvenuta all’interno della sede di Mereto di Tomba, nel laboratorio del Gruppo di analisi chimico-fisica e di microbiologia dell’azienda, consente di ridurre al minimo, nel tempo, le variazioni ambientali del materiale di analisi rispetto agli altri prodotti attualmente presenti sul mercato. Il team di ricercatori, coordinati da Sara Pezzetta ed Emanuele Nencioni con la collaborazione di Michela Bulfoni, biologa dell’Istituto di Anatomia patologica, Dipartimento di Area medica DAME di Udine, ha utilizzato strumenti tecnologicamente avanzati e ha lavorato assiduamente per mettere a punto il brevetto, che offre buoni risultati sia dal punto di vista della sostenibilità dei costi sia delle performance.
Germano Scarpa, Presidente di Biofarma e componente del consiglio di amministrazione di Biofarma Group, nato dalla fusione di Biofarma e Nutrilinea, e oggi gruppo leader in Italia ed Europa nel settore health care, spiega: “Il progetto non nasce con un intento commerciale, ma vuole essere un modo con cui il Gruppo, fortemente radicato in questa regione, dimostra attenzione alle necessità del territorio. La divisione Ricerca e Sviluppo del Gruppo può contare sulla collaborazione con centri di ricerca, università e start up a livello nazionale e internazionale: mettiamo a disposizione della Regione questo patrimonio di know-how e di esperienza”.
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