Aromaterapia scientifica: Spagna chiama Italia


Aromaterapia scientifica: Spagna chiama Italia

Schermata 2016-09-16 alle 17.10.11Si affaccia al mercato italiano un giovane e moderno laboratorio catalano, Terpenic Labs, che dell’approccio scientifico all’uso degli oli essenziali, caratterizzati, di qualità e origine controllata, e alle loro applicazioni in campo alimentare, cosmetico e terapeutico, ha fatto la propria specializzazione. 

Sin dai tempi più remoti, l’umanità in diverse latitudini della terra ha usato, talvolta in modo casuale, erbe e piante per gli effetti curativi ed estetici. Nel XIX secolo di pari passo alle scoperte della biologia, della chimica e della fisica, si fa strada una medicina scientifica non più vincolata a credenze esoteriche e spiritistiche. Con lo sviluppo della farmacologia moderna si avvia lo studio razionale delle droghe vegetali e dei relativi effetti sull’organismo umano e animale.

Mirra e incenso, galbano e calamo, cisto o cannella non rappresentano più gli ingredienti di misteriosi unguenti che portano la nostra fantasia olfattiva a terre lontane e ancestrali, dal Nilo alla Giudea, dalla Persia all’isola di Sumatra. Oggi con le moderne tecniche di laboratorio possiamo conoscere l’utilità di una droga vegetale nella fisiologia e nella patogenesi di molti disturbi. Tra le varie tipologie di estratti (tinture, succhi, macerati, ecc.), gli oli essenziali costituiscono i principi attivi delle piante la cui azione sui diversi tessuti umani e animali è ampiamente documentata. Sebbene l’utilizzo dell’olio essenziale costituisca una pratica ampiamente diffusa in alcuni Paesi del Vecchio Continente come Francia o Spagna, in Italia l’Aromaterapia è ancora oggi troppo spesso associata a pratiche di dubbia rilevanza, sia in ambito clinico che estetico, relegando l’olio essenziale ad una semplice composizione profumata.

La gascromatografia o la spettrometria di massa hanno permesso di evidenziare la composizione chimica complessa di un olio essenziale, consentendo così una perfetta identificazione del chemiotipo. Una stessa specie botanica infatti, può sintetizzare essenze diverse, e a volte molto diverse, secondo la provenienza geografica o le caratteristiche climatiche. L’esempio più noto è quello del timo (Thymus vulgaris) che presenta sei diversi chemiotipi in base al costituente primario (timolo, linalolo, tujanolo, carvacrolo, geraniolo, terpineolo).

L’attività dell’olio essenziale, sia a livello cosmetico che farmacologico, dipende quindi dal suo chemiotipo e dal profilo cromatografico nel suo complesso. Ad esempio, l’olio essenziale di rosmarino (Rosmarinus officinalis) chemiotipo 1,8-cineolo presenterà caratteristiche assai diverse da un olio essenziale ottenuto da una specie botanica con il medesimo fenotipo (Rosmarinus officinalis), ma con un chemiotipo differente, come il verbenone o il canfora.

L’attività biologica dell’olio essenziale è in realtà data non solo dal suo costituente primario. In più occasioni si è tentato di riprodurre l’effetto terapeutico di una essenza isolando e utilizzando uno solo dei suoi componenti; tuttavia, si è osservato che è il complesso di tutte le molecole che, di concerto, esplicano una specifica azione sui tessuti umani. Inoltre, alcuni oli essenziali presentano un comportamento ormetico, ovvero diametralmente opposto da un punto di vista terapeutico a seconda del dosaggio usato, come ad esempio la canfora, il cineolo o a-tujone che sembrano essere sedativi a bassi dosaggi ed eccitanti a dosaggi più alti.

È quindi di prima importanza una valutazione dei parametri qualitativi dell’olio essenziale per evitare, ad esempio, eventuali adulterazioni che risultano essere una pratica assai diffusa. Da un’indagine australiana che presto verrà pubblicata, sul mercato europeo sette su dieci oli essenziali di Tea Tree (Melaleuca alternifolia) risultano non conformi ai parametri qualitativi stabiliti in Australia.

Schermata 2016-09-16 alle 17.10.34L’aggiunta di composti sintetici, di frazioni di bassa qualità o addirittura la vendita di miscele totalmente sintetiche, costituiscono un rischio per la salute del consumatore. Vista la complessità biochimica dell’olio essenziale, la varietà botanica delle piante aromatiche e le variabili che influenzano la biosintesi dell’essenza, sono poche le aziende specializzate in Aromaterapia scientifica la cui struttura può assicurare il rispetto dei parametri qualitativi e di sicurezza. Parallelamente a questi aspetti, è importante avere accesso a una formazione di base e specifica, con un costante aggiornamento che permetta al professionista della salute o dell’estetica di utilizzare l’olio essenziale più adatto tra un ventaglio estremamente ampio di possibilità.

In Spagna si è posizionata con grande successo Terpenic Labs, una giovane ditta catalana la cui alta specializzazione in Aromaterapia scientifica ha permesso di creare una struttura organizzativa agile e funzionale, formulando sinergie e preparati a base di oli essenziali chemiotipizzati.

Terpenic Labs dispone, inoltre, di un moderno laboratorio di analisi gascromatografiche, il che permette un seguimento costante nei processi di controllo qualità dei propri prodotti, offrendo altresì un servizio di analisi altamente specializzato a terzi.

Terpenic Labs commercializza circa 200 oli essenziali, 60 oli vegetali, una linea di integratori alimentari e preparati dermo a base di oli essenziali chemiotipizzati, nonché una ventina di diversi idrolati che sono sottoposti ad un particolare processo per evitare l’uso di conservanti.

L’ampio ventaglio di prodotti permette di proporre oli essenziali o vegetali rari o poco conosciuti per la loro origine e attività. Quello, ad esempio, di Lavanda Siviglia molto difficile da trovare in Italia1 si ricava da una sottospecie botanica della famiglia delle Lamiaceae, la Lavandula Luisieri (Rozeira) Rivas Mart. che cresce nella zona del mediterraneo, in particolare nelle regioni limitrofe della città di Siviglia e di altre province dell’Andalusia. Si ricava dalla distillazione in corrente di vapore dei fiori e presenta note olfattive e caratteristiche biochimiche completamente distinte rispetto alla conosciutissima Lavanda comune (Lavandula angustifolia), alla Lavanda spica (Lavandula latifolia), o al Lavandino (Lavandula hybrida). Il costituente biochimico principale è l’acetato di alfa-Luisierile e il profilo cromatografico di quest’olio essenziale è naturalmente complesso. Utilizzato a livello topico, presenta una serie di caratteristiche che un recente studio portoghese pubblicato nel 2016 ha confermato, come l’attività antiossidante per l’azione inibente sulla perossidazione lipidica e le proprietà analgesiche e antinfiammatorie2. Tradizionalmente l’olio essenziale di Lavanda Siviglia è anche usato come cicatrizzante, per trattare le melanodermie e la pelle a buccia d’arancia nella cellulite.

Schermata 2016-09-16 alle 17.10.53Gli oli essenziali usati in ambito estetico e come integratori sono spesso associati all’uso degli idrolati e degli oli vegetali, quest’ultimi generalmente ottenuti per spremitura di frutti o semi. La differente composizione in acidi grassi e frazione insaponificabile dei lipidi vegetali (come nel caso degli oli vergini di prima spremitura), rappresenta un’importantissima fonte di costituenti preziosi come le serie Omega (3,6,9) o di vitamine come la A, la E, la D, oltre che costituire il veicolo più appropriato per diluire l’olio essenziale.

L’Aromaterapia scientifica rappresenta, per i suoi prodotti di origine naturale spesso biologici, una alternativa agli ingredienti di sintesi che dominano il panorama formulativo degli integratori alimentari e della cosmesi.

Info: www.terpenic.com
(Alessandro Pejrano Romero, Terpenic Labs)


1 L’olio essenziale di Lavanda Siviglia è commercializzato in Italia da Terpenic Labs (www.terpenic.com) tel 02.94756311
2 Arantes S, Candeias F, Lopes O, Lima M, Pereira M, Tinoco T, Cruz-Morais J, Martins MR (2016) Pharmacological and Toxicological Studies of Essential Oil of Lavandula stoechas subsp. Luisieri. Planta Med: Apr 28