1, 2, 3, click! Ordine fatto, acquisto completato


1, 2, 3, click! Ordine fatto, acquisto completato

Anna Caldiroli

Diciamoci la verità: chi non l’ha fatto almeno una volta? Per prodotti utili e indispensabili o per uno dei “mai più (senza)”? Io sì! Pur preferendo (in via del tutto personale, sia chiaro) gli acquisti vis-à-vis, durante i quali posso toccare con mano i materiali, vedere i colori e sentire i profumi, lasciando forse meno spazio all’immaginazione, mi rendo conto che i vantaggi dell’ordine online sono innegabili.
L’e-commerce in Italia sta crescendo vertiginosamente: negli ultimi mesi si sono registrate crescite importanti per le vendite dei prodotti “più legati al quotidiano”, a scapito di alcuni settori che si erano consolidati negli anni quali il turismo (probabilmente immaginabile e indubbiamente complice la situazione contingente). In un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore leggiamo: “Ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale che durerà nel tempo e che modificherà fortemente l’economia e l’organizzazione del business di molte aziende, oltre che la società intera. Se fino ad oggi era normale ricevere una pizza a casa, da oggi in poi sarà normale ricevere anche un cacciavite”. E proprio a proposito di cambiamenti che si sono introdotti nelle nostre vite in seguito alla pandemia, secondo i dati elaborati da Netcomm sembra essersi registrato un salto evolutivo di 10 anni compiuto nell’arco di qualche mese: le abitudini di acquisto e i comportamenti dei consumatori italiani si sono spostati a favore dell’e-commerce, che ha garantito continuità di servizio per numerose attività e per i cittadini1.
Restando in tema, Erwin Annys (Head of Unit Support and Enforcement presso ECHA) ha recentemente pubblicato un post su LinkedIn dove ribadisce che ECHA is supporting EU inspectors in protecting consumers when shopping online. They are checking that many everyday product in online shops, for example, toys, textiles, household chemicals, biocidal products and others follow ECHA chemicals regulations.
E quando leggo questi post la mia anima regulatory non si trattiene e…niente…diamole spazio…
Da ricordare che il REACH-EN-FORCE-8 (REF-8)2 punta la sua attenzione proprio sugli obblighi imposti dai regolamenti REACH, CLP e sui prodotti biocidi su sostanze, miscele e articoli venduti online.
Il progetto riguarda i prodotti destinati al grande pubblico e ai professionisti che sono disponibili sui siti web delle aziende stesse e nelle grandi piattaforme di vendita online. Non solo: il Forum di ECHA ha stabilito che il REF-103 per il 2022 sarà focalizzato su controlli integrati di prodotti soggetti a diverse normative. Si prevede che la maggior parte dei prodotti sottoposti a controllo saranno prodotti di consumo.
E perché parlare di questo aspetto su Cosmetic Technology? Da non sottovalutare, ad esempio, il fatto che gli ingredienti utilizzati nelle formulazioni cosmetiche o nei loro imballi sono “fondamentalmente” sostanze (tal quali o in miscela) e cadono nell’ambito di applicazione dei regolamenti REACH e CLP.


1www.consorzionetcomm.it/il-lockdown-triplica-i-nuovi-consumatori-online-in-italia-tra-gennaio-e-maggio
2cnsc.iss.it/?p=2730
3echa.europa.eu/it/-/eu-inspectors-to-check-consumer-products-for-hazardous-substances

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