Rossetti: tra R&D e marketing scientifico

Rossetti

Tra R&D e marketing scientifico

di ENZO BIRAGHI1, PIETRO ABBÀ2, LORIS VITALONI3

1CEO Anya Cosmetiques
2R&D Anya Cosmetiques
3QC Anya Cosmetiques
bien@anya.it

In un mercato complesso e dinamico che cambia continuamente, nessuna impresa può permettersi di fare scelte strategiche per il business facendo tentativi e basandosi solamente sull’intuito, sulla creatività o l’esperienza di qualche manager. L’approccio comportamentista “vediamo, proviamo, speriamo” è ancora grandemente diffuso. Le aziende necessitano di strumenti che consentano di prendere decisioni migliori in minor tempo per rispondere al bisogno di chiarezza e sicurezza causato dallo stress decisionale a cui sempre più imprenditori e manager sono soggetti. È possibile andare oltre l’intuito solo attraverso sistemi che connettano input analitici e output strategici, dando indicazioni chiare e non opinabili; sistemi che guidino le imprese attraverso la via strategica più corretta ed efficace, senza sprecare risorse. Questo è un tempo propizio per cambiare: il business ha bisogno di consapevolezza e soprattutto di dati che si trasformino in una nuova energia cinetica di valore.
La risposta è il marketing scientifico che viene applicato con un approccio grafico chiamato Casa della Qualità (HoQ) (Fig.1). Può essere tale perché chiarisce e incrocia la voce del cliente con il suo linguaggio fatto di percezioni, e quello aziendale estremamente formale e numerico. Sarà chiaro e condiviso il percorso logico che ci ha portato alla definizione dei requisiti del cliente. Saranno inoltre evidenti le priorità, fornendo a tutti una bussola per poter prendere decisioni durante tutto lo sviluppo senza che arbitrariamente aspetti secondari possano contrastare lo svolgimento delle attività o, peggio ancora, che si perdano di vista i tempi principali di sviluppo. Il marketing scientifico ha il fondamentale compito di fotografare il territorio competitivo, proprio come farebbe un satellite.

Evoluzione dello scenario competitivo
La HoQ è nata per risolvere tre problemi di tipo generale: la disattenzione alla voce del cliente, la perdita dell’informazione durante il ciclo di sviluppo del prodotto, le diverse interpretazioni delle specifiche da parte dei vari dipartimenti coinvolti.
Da un punto di vista strettamente operativo, la HoQ favorisce il raggiungimento dei seguenti obiettivi: definire le caratteristiche del prodotto che rispondono alle reali esigenze del cliente; codificare su moduli appositi tutte le informazioni necessarie allo sviluppo del nuovo prodotto; effettuare un’analisi comparativa con le prestazioni dei prodotti della concorrenza; garantire coerenza tra i bisogni manifestati dal cliente e le caratteristiche misurabili del prodotto senza trascurare nessun punto di vista; rendere informati tutti i responsabili delle singole fasi del processo riguardo la relazione tra la qualità dell’output di ogni fase e la qualità del prodotto finale; ridurre la necessità di apportare modifiche e correzioni nelle fasi avanzate di sviluppo; minimizzare i tempi di interazione con il cliente; garantire piena coerenza tra la progettazione del prodotto e quella del processo di produzione; aumentare la capacità di reazione dell’azienda. […]