Innovazione in Botanicals 1 • 2022
Articoli scientifici
Una nuova fonte di molecole antimicrobiche
La pianta, come tutti i macrorganismi viventi, costituisce un sistema complesso insieme ai microrganismi che ne popolano i tessuti e le strutture. Questi contribuiscono alla crescita e al metabolismo dell’individuo vegetale, e recentemente è stato possibile dimostrare il loro coinvolgimento nella stimolazione della produzione di metaboliti secondari, nella modifica strutturale delle molecole di origine vegetale, ma anche nella sintesi diretta di composti naturali capaci di esprimere attività terapeutiche e farmacologiche. L’obiettivo dell’articolo del gruppo di Renato Fani è quello di promuovere lo sfruttamento del potenziale biotecnologico del microbiota endofitico delle piante medicinali, e far luce sui meccanismi alla base dell’interazione pianta-fitobiota per l’identificazione in primis di nuove molecole bioattive di origine batterica, efficaci contro gli agenti patogeni caratterizzati da una multiresistenza agli antibiotici.
Da specie antica utilizzata nella dieta alla possibile valorizzazione nutraceutica dei sottoprodotti
Il Carrubo è stato protagonista nei secoli scorsi dell’economia agraria del nostro Sud. Diventato nel dopoguerra una coltura povera, torna ora in voga per la rinnovata richiesta del mercato del suo principale derivato come ingrediente di preparazioni alimentari (non tanto per proprietà nutrizionali, ma per la sua funzione strutturale nelle formulazioni). Una premessa alla ricerca di una valorizzazione di questa pianta in campo nutrizionale e cosmetico, sulla quale sono già avviati vari studi che Massimiliano Brugaletta ripercorre in un’ampia monografia.
Nella filiera della Nocciola un caso studio tutto italiano per applicazioni
nutraceutiche e cosmetiche sostenibili
Gli scarti agroalimentari sono ricchi di biometaboliti che possono essere impiegati come sostanze funzionali in ambito cosmetico e nutrizionale. Nel contesto produttivo, ha una valenza particolare l’impiego di biomasse reperibili in ambito locale per ottimizzare un prodotto sostenibile attraverso il controllo completo di tutta la filiera. È il caso del Nocciolo, di cui in Italia sta crescendo una filiera competitiva per qualità e varietà.
Il lavoro presentato da Elena Ghedini è focalizzato all’impiego di approcci hi-tech per la trasformazione delle biomasse rappresentate dai gusci come fonte di molecole antiossidanti e polisaccaridi da impiegare quali attivi del formulato, oltre che come carrier di veicolazione.
Aggiornamenti
• ECONOMIA CIRCOLARE: parliamo molto di frutta secca, ma più che dei semi, del loro apporto nutrizionale e dei loro oli cosmetici, ci occupiamo delle strutture legnose: by-products oggetto di molti studi di grande utilità. Nella rubrica curata da Cristina Danna si affrontano le applicazioni di derivati del guscio di Noce e di Nocciolo per la produzione di carta e packaging sostenibile, di composti antiossidanti ricavati dal mallo della Noce e di effetti inibitori della biosintesi della melanina di estratti di tegumenti di Pistacchio.
• ABS: RISORSE GENETICHE, DIRITTI, CONDIVISIONE: gli “utilizzatori” di risorse genetiche e conoscenze tradizionali associate, aventi sede nel territorio italiano, sono soggetti agli obblighi prescritti dal Regolamento (UE) n. 511/2014 a prescindere dallo stato della ratifica del Protocollo di Nagoya da parte dell’Italia. La rubrica curata da Valentina Veneroso espone una sintesi delle prescrizioni del Regolamento ABS e alcuni spunti operativi per gestire già ora consapevolmente ed efficacemente le attività connesse alla sua applicazione.
• ANALISI GENETICHE: Sebbene l’autenticazione mediante DNA barcoding sia uno strumento standardizzato e robusto quando utilizzato per identificare singole specie, la caratterizzazione di miscele e prodotti trasformati e complessi è ancora una sfida. L’aggiornamento proposto dalla rubrica di Valerio Mezzasalma, FEM2 Ambiente, presenta i risultati di metodologie in fase di studio per analizzare queste matrici complesse, combinando l’approccio del DNA barcoding con tecnologie di sequenziamento del DNA ad alta processività.
• BOTANICALS IN ACTION: metallofite, piante capaci non solo di tollerare la presenza nel terreno di alte concentrazioni di metalli, ma anche di trasferirli nelle loro porzioni aeree permettendo quindi di rimuoverli sfalciandole. Iperaccumulatori che hanno permesso di realizzare azioni di bonifica, meglio note come phytoremediation, di grande valore ambientale. In prospettiva, spiega Enrica Roccotiello, una migliore conoscenza della fisiologia di queste specie potrà permettere contemporaneamente il recupero di suoli coltivabili insieme al recupero di risorse minerarie di interesse industriale.
• BIOFABBRICHE VEGETALI: Linda Avesani inaugura un nuovo spazio di aggiornamento dedicato a una delle prospettive più interessanti delle biotecnologie verdi, ovvero la creazione di filiere industriali indoor per la produzione di molecole complesse tramite colture di cellule vegetali.
Questo primo intevento è dedicato ai passi compiuti nella produzione di biofarmaceutici, in particolare vaccini, tramite l’utilizzo di queste tecnologie, che richiedono tuttavia ancora l’avvio di un percorso regolatorio specifico.
Aziende
Dal particolare incontro tra innovazione e medicina tradizionale nasce l’ingrediente presentato su questo numero: Botaniplex™ Clear. Origina da un’innovativa tecnologia di estrazione applicata a miscele di piante medicinali molto conosciute nella Medicina Tradizionale Cinese (TCM), da cui derivano ingredienti liquidi di alta qualità e senza conservanti per l’industria del personal care.
Il processo innovativo presentato riguarda invece l’avanzamento della messa a punto dell’estratto lipidico del silverskin per la valorizzazione di questo sottoprodotto della lavorazione del caffè come modello di economia circolare applicato alla cosmetica.
Prospettive
I temi di attualità si aprono con un’intervista al direttore generale di NATRUE, Mark Smith, al quale abbiamo chiesto se l’affermarsi del naturale, in risposta all’aspettativa sempre più spesso dichiarata del consumatore, corrisponda per il mondo della cosmesi a un ritorno al passato o non rappresenti piuttosto la strada per realizzare una vera innovazione, anche per la richiesta di qualità, sostenibilità e trasparenza che sottende.
L’Istituto per i Sistemi Biologici (ISB) del CNR sarà sempre più parte attiva nel panorama della ricerca sulle piante medicinali in Italia, come testimonia l’approfondito confronto sulle strategie per contrastare i fenomeni di antibiotico-resistenza che l’Istituto ha promosso e che recensiamo in questo numero.
Infine, in agenda, notizie normative e programmi dei prossimi congressi, anche in Estremo Oriente.
BUONA LETTURA!
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