Ginseng, le bacche oltre alla radice


Ginseng, le bacche oltre alla radice

Cronache cosmetiche

Schermata 2016-10-19 alle 17.33.28Recenti ricerche attribuiscono ai componenti delle bacche del Ginseng un’attività biologica superiore a quella tradizionalmente riconosciuta agli estratti dalla sua radice.

La forma della radice del Ginseng, quantomeno strana, assomigliando proprio alla figura di un uomo, concorre alla nascita nell’antica Cina ed al diffondersi negli altri paesi del mondo, di fantasiosi nomi circa la sua definizione: “radice dell’uomo” o, “uomo-radice” o, ancora “radice della vita”. Il tutto confortato dalle straordinarie proprietà benefiche per la salute dell’uomo che in essa risiedono. Quindi, ovvio, che nella pianta, la parte estrattiva a fini officinali di maggiore interesse e notorietà sia stata sempre considerata proprio la radice.

Non poca, quindi, la sorpresa nel leggere che recenti ricerche hanno scoperto che nelle rosse bacche del Ginseng esiste un insieme di principi attivi ad attività biologica ancor più marcata rispetto a quella attribuita agli estratti dalla radice.

I più importanti componenti attivi della droga della pianta sono triterpen-glucosidi (saponine) ben noti quali ginsenosidi. Altri componenti attivi, sono steroli, flavonoidi, fenilpropanoidi, carboidrati, acidi organici, vari enzimi presenti, dicono le recenti scoperte, nelle bacche in quantità maggiori che non nella radice. In particolare il profilo ginsenosidico delle bacche è più marcato di quello delle radici. Ed è proprio il contenuto in Ginsenoside-Re, il più attivo tra i vari isolati dalla droga, che fa la differenza più sostanziale, essendo presente nelle bacche in quantità maggiore di almeno il 30% rispetto a quello contenuto nella radice. Così come nelle bacche è stata identificata una dose maggiore di vitamina E e K ed acido folico rispetto alla radice.

Dalla droga contenuta nella polpa delle bacche è stato infine, recentemente, isolato un derivato della lignina, denominato siringaresinolo. Si è scoperto che tale molecola è in grado di attivare l’espressione di SIRT-1. È questo un enzima (una proteina, sirtuina), fattore trascrizionale implicato nei fenomeni di invecchiamento della pelle: porta ad un ritardo della senescenza cellulare e a una migliorata funzione delle cellule endoteliali, praticamente è un vero e proprio attivo anti-aging. È quindi giustificato il consenso all’impiego di estratti da Ginseng ottenuti dalle rosse bacche, dal momento  che si è scoperto che sono queste a rappresentare la “miniera’” più ricca di elementi preziosi per il benessere del consumatore.

da Erboristeria Domani 5 – 2016