L’Integratore Nutrizionale n°4/2022

Focus: Salute metabolica e obesità

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Nanoparticelle di biossido di titanio e biossido di titanio per uso alimentare (E171)

Luisa Diomede e colleghi dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri presentano una revisione critica sugli effetti tossicologici delle nanoparticelle di biossido di titanio per uso alimentare sulla salute umana e ambientale.

Larixicina®
Sara Ferrari e colleghi presentano uno studio sui polifenoli del larice delle Dolomiti, evidenziando le sue proprietà antiossidanti e di difesa delle alte vie respiratorie.

AGGIORNAMENTI

LETTERATURA SCIENTIFICA – Alessandra Baldi, Scientific and Regulatory advisor presso NuTRE (Nutraceutical Tailored Research Ecosystem), ci propone alcuni spunti, che la letteratura scientifica offe, riguardo all’industria alimentare come risorsa per la salute metabolica.

NOVEL FOOD: Armando Antonelli (Food regulatory affairs consultant) pone l’attenzione sull’incremento di prodotti, che si trovano in commercio, a base di canapa e del componente di maggior successo e interesse: il Cannabidiolo e il suo status regolatorio al 2022.

PIANTE E DERIVATI BOTANICI: La resilienza può influire anche sul benessere del metabolismo? Domenico Avenoso e Antonella Riva (INDENA) ci pongono e argomentano una risposta a questa domanda.

PUBBLICITA’ AL VAGLIO – il 24 maggio si è tenuto il webinar, organizzato dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), dal titolo Sostenibilità nel settore food. Come comunicare correttamente. Serena Ponso ce ne parla nella sua rubrica dedicata alla comunicazione nel settore nutraceutico.

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Intervista a
Alessia Mattiello

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Nanoparticelle di biossido di titanio e biossido di titanio per uso alimentare (E171)

Effetti tossicologici sulla salute umana e ambientale

Fabio Fiordaliso, Paolo Bigini, Mario Salmona, Luisa Diomede

L’utilizzo diffuso del biossido di titanio (TiO2) come pigmento in numerose applicazioni, soprattutto sotto forma di nanoparticelle (NP), desta crescenti preoccupazioni per le possibili conseguenze sulla salute umana e sugli ecosistemi acquatici e terrestri. Di particolare rilevanza sono gli effetti dell’ingestione del nanomateriale proveniente da prodotti contenenti TiO2 per uso alimentare (E171), nonché da alimenti “contaminati” dal TiO2 disperso nell’ambiente. Le NP di TiO2, infatti, si diffondono facilmente nell’ambiente e vengono trasportate nell’acqua e nel suolo, con effetti sugli organismi e sugli ecosistemi. Sono infatti in grado di attraversare le membrane biologiche, penetrare all’interno delle cellule e accumularsi nei tessuti e negli organi, producendo effetti tossici. Malgrado gli enormi sforzi compiuti negli ultimi anni per meglio definire le interazioni tra le NP di TiO2 e l’ospite, i diversi approcci sperimentali adottati e/o i risultati controversi rendono ancora difficile determinare una vera percezione del rischio. Al fine di delineare un quadro più omogeneo della questione, il presente documento non intende fornire una revisione tassonomica della letteratura, quanto piuttosto una rassegna critica (1), volta a selezionare le evidenze di eventuali correlazioni tra le caratteristiche fisico-chimiche delle NP di TiO2, il loro transito attraverso le barriere biologiche e le conseguenze sulla salute umana e ambientale.

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I polifenoli del larice delle Dolomiti per un’azione antiossidante e di difesa delle alte vie respiratorie

Sara Ferrari, Marta Faggian, Stefano Francescato, Gianni Baratto, Gregorio Peron, Stefano Dall’Acqua

La corteccia di larice (Larix decidua Mill.), grazie al contenuto di molecole funzionali quali polifenoli e, in particolare, proantocianidine, presenta diverse potenziali applicazioni in fitoterapia, al momento ancora poco esplorate. In questo lavoro è stato sviluppato un estratto secco di grado alimentare a partire dagli scarti di corteccia di larice provenienti da segherie dell’arco alpino italiano. La corteccia è stata estratta mediante solvente idro-etanolico e l’estratto essiccato è stato caratterizzato mediante analisi HPLC-FLD-MSn, HPLC-DAD-MSn e NMR. I risultati indicano un contenuto di proantocianidine (PACs), soprattutto di tipo B, pari a 15,92%, mentre altri composti fenolici rappresentano il 3,8% del peso secco totale dell’estratto. L’estratto è stato in seguito sottoposto a test di efficacia in vitro. L’attività antiossidante è stata testata a confronto di un estratto commerciale di pino marittimo (Pinus pinaster) mediante test DPPH, FRAP, CUPRAC, ABTS, capacità chelante dei metalli e test AP. L’attività antimicrobica è stata studiata a confronto di un estratto di semi di pompelmo (Citrus paradisi) su sei specie batteriche patogene, selezionate tra quelle maggiormente responsabili delle affezioni delle alte vie respiratorie. Entrambi i test hanno dato buoni risultati di efficacia confermando che l’estratto secco di corteccia di larice può rappresentare un ingrediente innovativo ed ecosostenibile destinato al settore nutraceutico.

L’Integratore Nutrizionale n°4/2022
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)