Cosmetic Technology 5-2021

Focus: SOLARI

Dopo la pausa estiva rieccoci più carichi che mai con un nuovo numero di Cosmetic Technology, questa volta incentrato sui Solari, prodotti cosmetici fondamentali per la nostra pelle, poiché ci proteggono dall’esposizione al sole che, come ben sappiamo, oltre a determinare numerosi benefici per la salute umana può provocare anche effetti negativi.

Cominciamo a fare gli onori di casa andandovi a presentare i contenuti che incontreremo durante la lettura di Cosmetic Technology 5.

In apertura troveremo come sempre l’editoriale del Direttore Scientifico, la Dott.ssa Anna Caldiroli, che ci andrà a informare sugli ultimi sviluppi per quanto riguarda l’utilizzo di dati ottenuti da test non eseguiti sugli animali nell’ambito della valutazione degli effetti di sensibilizzazione cutanea e la relazione tra normative diverse.

L’editoriale sarà accompagnato come sempre dall’Opinion Leader, questa volta di Elena Grasselli, Prof.ssa presso l’Università degli Studi di Genova e membro del Comitato Scientifico di Cosmetic Technology, la quale ci parlerà dei filtri solari e delle ambiguità che li circondano.

Entriamo nel vivo con gli Articoli in linea con il focus: Luigi Miori, Luca Pizzato, Debora Pepe e Laura Pelosi di Areaderma cominceranno a parlarci dei filtri UV e in particolare di un metodo analitico per poter determinare e quantificare i filtri UV all’interno dei prodotti cosmetici (questa sarà solo la prima parte dell’articolo che si concluderà sul prossimo numero.

Filtri UV
Sviluppo e convalida di un metodo HPLC per il controllo qualità dei filtri UV nelle preparazioni cosmetiche
di Luigi Miori, Luca Pizzato, Debora Pepe, Laura Pelosi
– 1 PARTE –

Lo scopo di questa ricerca è la messa a punto e la validazione di un metodo analitico per poter determinare e quantificare i filtri UV all’interno dei prodotti cosmetici.
Il metodo è focalizzato su 6 filtri UV: omosalato, butilmetossidibenzoil metano, octocrilene, etilesil metossicinnamato, etilesil salicilato e dietilammino idrossibenzoil esil benzoato.
Lo strumento utilizzato è un HPLC Agilent Technologies 1220 Infinity LC con colonna Zobrax Eclipse XDB-C18 5 µm 4,6×250 mm.
Il metodo prevede una fase mobile costituita da 2 fasi: una fase A composta da una soluzione acquosa di acido acetico a pH 3 e una fase B composta da etanolo e acetonitrile in rapporto 60:40.
Tutti i parametri necessari alla convalida sono stati accertati e i dati ottenuti rientrano nei criteri di accettazione.
Per effettuare tale validazione si sono seguite le linee guida ICH Q2 (R1) (1).

Viviana Brancato, Annamaria Ratti e Alice Guidubaldi di Bregaglio si focalizzeranno su come formulare un prodotto solare con alto SPF, fotostabile e idratante; in questo, che è uno studio sperimentale, presenteranno  la valutazione dell’idratazione e dell’effetto bianco sulla pelle di emulsioni solari che contengono diverse tipologie di filtri UV

I nuovi claim per i prodotti solari
Come formulare un prodotto solare con alto SPF, fotostabile e idratante
Viviana Brancato, Annamaria Ratti, Alice Guidubaldi

Nel 2020 la vendita dei prodotti solari ha subito un rallentamento causato dalla pandemia, che ha determinato la limitazione degli spostamenti, che si è tradotto in un minor tempo trascorso all’aperto e al sole, probabilmente perché l’uso della mascherina ha fatto percepire come non necessario l’utilizzo di una protezione solare. Nello stesso periodo si è registrato da parte di molti brand un incremento nell’utilizzo di claim relativi alla protezione SPF/UVApf in prodotti skin care e makeup, soprattutto associato a un’azione antinvecchiamento e anti rughe. C’è stato un incremento nella ricerca di prodotti multifunzionali.
Considerando le premesse, lo scopo di questo lavoro è stata la valutazione dell’idratazione e dell’effetto bianco sulla pelle di emulsioni solari O/A e A/O con filtri inorganici e organici, e di emulsioni solari O/A e A/O con filtri inorganici naturali ad alta protezione, ad ampio spettro di protezione e fotostabili.

Martina Issleib e Lars Jung di Symrise proporranno, invece, delle valide alternative al silicone da impiegare nelle formulazioni dei prodotti solari, puntando l’attenzione sul fatto che gli ingredienti devono essere accuratamente selezionati per ottenere la massima sostenibilità,

Alternative al silicone nelle formulazioni dei prodotti solari
Per una maggiore sostenibilità
Martina Issleib, Lars Jung

Le nuove aspettative dei consumatori e il cambio di mentalità dei produttori di cosmetici, relativamente alla sostenibilità dei prodotti di bellezza, riguardano anche i prodotti solari.
Sebbene i filtri UV organici necessari per offrire un fattore di protezione solare sufficiente sono e rimarranno principalmente basati su materie prime di sintesi, i restanti componenti delle formulazioni devono essere accuratamente selezionati per ottenere la massima sostenibilità possibile di queste composizioni. Il presente articolo espone alcune possibilità per sostituire i tradizionali derivati siliconici con combinazioni “smart” di ingredienti a base naturale, senza compromettere il profilo sensoriale o le performance dei prodotti solari.

Anna Marras, infine, ci racconterà quali sono state le campagne di prevenzione dei danni causati dai raggi UV che hanno cominciato a diffondersi a partire dagli anni ’80 del Novecento, l’efficacia e i meccanismi psicologici connessi.

Le campagne di prevenzione dei danni causati dai raggi UV
Efficacia e meccanismi psicologici
Anna Marras

Nelle ultime tre decadi, l’incidenza di melanoma mostra un incremento annuo costante nonostante la crescente quantità di informazioni sui rischi connessi all’esposizione ai raggi UV di cui disponiamo. Le campagne di prevenzione e protezione solare hanno cominciato a diffondersi dagli anni ’80 del Novecento, con numerose modalità diversificate a seconda del target di popolazione a cui si indirizzano. Tuttavia, siamo ancora lontani da una comprensione approfondita dei meccanismi che possano garantire un’efficacia delle stesse in termini di riduzione dell’incidenza dei tumori cutanei. Tra le componenti che meritano un’analisi vi sono sicuramente i meccanismi psicologici che guidano la motivazione verso la modifica comportamentale, poiché questo può favorire l’ottimizzazione delle strategie preventive.

Chiude la sezione degli articoli Michela Barattin di ALCHèMIA fitobottega, che ci parlerà della neurocosmesi come strumento alternativo e complementare al benessere dell’individuo, che coinvolge l’intera sfera sensoriale.

Neurocosmesi: quando
il benessere parte dal tocco
Dalla polisensorialità del prodotto alla danza biochimica tra pelle e cervello
Michela Barattin

Attraverso una stimolazione che coinvolge l’intera sfera sensoriale, il neurocosmetico si configura come strumento alternativo e complementare nel concorrere al benessere dell’individuo, in una visione olistica di cui il binomio bellezza-salute rappresenta il minimo comun denominatore, con evidenti richiami alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC).
La sinergica unione di ingredienti funzionali in grado di indurre il rilascio di neuromediatori coinvolti in emozioni positive, texture gradevoli e inebrianti, profumazioni evocative e pigmenti perlescenti sono il poker vincente per la formulazione del neurocosmetico, insieme a un packaging attraente e ad un marketing chiaro, corretto e invogliante. L’intento è quello di risvegliare i sensi e influenzare la condizione della pelle e la sua funzione protettiva attraverso il sistema nervoso, stuzzicando fisicamente, chimicamente ed emotivamente la complessa rete nervosa che mette in comunicazione la cute con il cervello in modo bi-direzionale.
Tra gli attivi, ricoprono un ruolo centrale i peptidi bioattivi, che mimano l’azione biologica di peptidi fisiologici di cui esplicano le rispettive funzionalità, e gli ingredienti in grado di contrastare la risposta indotta dallo stress cutaneo, spesso correlato anche all’insorgenza di problematiche come acne, dermatite e psoriasi. Interessante risulta essere l’inclusione di ingredienti “edibili” che risvegliano anche il gusto attraverso la stimolazione indiretta delle papille gustative, oltre a rappresentare una risorsa sostenibile laddove provengano da scarti della filiera agro-alimentare (upcycling). Completano la palette di ingredienti raffinate fragranze frutto di un sapiente bilanciamento di note olfattive e oli essenziali, che stimolano il sistema limbico e attivano il potere evocativo dell’olfatto. Insieme alla profumazione, la texture è di certo determinante per rendere il prodotto piacevole, attraente e di successo, per un benessere che parte proprio dal tocco.

Seguiranno poi gli Aggiornamenti con le immancabili rubriche di Anna Ciranni (Linee Guida e Segnalazioni Rapex), di Sonia Cudrig (Hints for Lab), di Floriana Sergio (Eccellenze italiane) e di Lorella Giovannelli (Letteratura).

Su questo numero faranno parte degli Aggiornamenti anche l’Approfondimento Cosmetico realizzato da Alessandra Semenzato, Giulia Galizia e Giovanni Tartufo di UNIRED, che offriranno una panoramica dei filtri solari a 360°; la rubrica Professioni, che questa volta indagherà la professione del cosmetologo, dove troveremo un’intervista doppia a due professionisti della cosmetica che ci racconteranno i loro percorsi di formazione, la loro esperienza lavorativa e i loro must have: Pedro Catalá e Paolo Siragusa; e l’Intervista a Nicoletta Paparone, responsabile del coordinamento Ricerca Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, da parte della nostra inviata speciale Floriana Sergio, la quale ha voluto indagare sul progetto EBioScart – GO FICO di cui la Dott.ssa Paparone ne è la responsabile.

Poteva forse mancare l’Infografica del Laboratorio CosmopolitaSerena Zanella e Ludovica Ferrari ci presenteranno alcuni ingredienti utilizzabili nella formulazione di prodotti solari come booster di SPF o come attivi multifunzionali e ci spiegheranno “perché ci piace”. A loro, è stata dedicata una pagina speciale… clicca il banner qui sotto per un tour virtuale nel loro laboratorio!

Nella sezione Aziende avremo poi le schede ingredienti di Res Pharma – Res Pharma Innovative Ingredients, Biochim – RAHN AG, Active UP – Toyo Sugar Refining Co, amitahc Italia – Cobiosa e THOR Specialties, alcune delle quali avranno anche un richiamo nella rubrica Formulario con formule create ad hoc da parte delle aziende; un’occasione in più per mettere in evidenza l’ingrediente presentato.

Biochim - RAHN AG

LIFTONIN®-Q

Active UP - Toyo Sugar Refining Co

NARINGINOL GLX™

amitahc Italia
Cobiosa

Sugicare

Thor Specialties

Microcare® Quat EQG

Seguiranno le interviste a Marilisa Franchini, CEO e founder di M 2.0, che ci racconterà del suo percorso accademico fino alla nascita della linea Beautycology®

A Giulia Guadalupi, CEO e co-fondatrice di Bacfarm, una giovane start up sarda che ha avuto l’intuizione di allevare e sfruttare organismi che rappresentano una fonte inesauribile di nuove materie prime naturali; e a Giovanna Pressi, responsabile R&S di Aethera Biotech®, società italiana parte del gruppo Cereal Docks e specializzata nella ricerca e sviluppo di attivi da colture controllate per il settore Food e Personal Care.

Come sempre ci sarà la presentazione di alcuni Prodotti finiti, la cui rubrica a partire da questo numero si arricchirà grazie alla sezione dedicata ai Dispositivi Medici; e la rubrica fissa Next Generation, che su questo numero ospiterà il testo di Alessio Borghi, Laura Lugli, Desirè Natali e Serena Zingaretti dell’Università degli Studi di Camerino andranno a presentare un doposole lenitivo con pigmenti microincapsulati.

Detto ciò, non vi resta che venirci a trovare al Making Cosmetics per ritirare la vostra copia omaggio e immergervi nella lettura di questo nuovo numero ricco (come sempre) di spunti e contenuti interessanti.

Vi aspettiamo dunque numerosi allo stand IN 501 di MiCo Milano Congressi!

BUONA LETTURA!

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Cosmetic Technology 5-2021
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)