Cosmetic Technology N° 3/2021

Focus: Inestetismi cutanei e processi infiammatori

L’estate è appena iniziata ma il caldo ha già cominciato a farsi sentire.

Se vi siete già attrezzati per refrigerarvi, che siate in città oppure al mare o in montagna una buona lettura non guasta mai.

Noi vi consigliamo Cosmetic Technology 3, un numero ricco di contenuti e notizie interessanti…come sempre del resto! Ed il focus è Inestetismi cutanei e processi infiammatori.

Allora mettetevi comodi a leggere la rivista, ma non dimenticate di tenere il vostro smartphone a portata di mano perché alcuni testi hanno un’integrazione digitale sul sito web di CEC Editore, dove sarà possibile trovare ulteriori contenuti.
Come fare ad individuarli? Molto semplice: vi basterà osservare il simbolo che vedete qui accanto.

Il numero si apre con l’Opinion Leader: Luigi Rigano, storica presenza nell’industria e nella ricerca cosmetica di fama internazionale, ha espresso una serie di riflessioni sull'(in)stabilità cosmetica.

Nella sezione degli articoli scientifici troviamo Greta Ubiali e Silvia Romagnoli di OFI – Procemsa Group che parlano dell’acne del tronco, un’infiammazione che interessa soprattutto la zona della schiena e colpisce maggiormente gli individui in età adolescenziale o giovani adulti di sesso maschile. Una patologia spesso addirittura nascosta dal paziente.

Acne del tronco
La cosmetica arriva in aiuto
Greta Ubiali, Silvia Romagnoli

L’acne moderata del tronco si estende su spalle, torace e dorso; persiste anche oltre l’età adolescenziale e i più comuni effetti a lungo termine sono costituiti da pigmentazione post-infiammatoria e cicatrici. È una patologia nascosta dal paziente perché spesso non viene portata all’attenzione del dermatologo. Prodotti cosmetici ad hoc ben concepiti possono contribuire al miglioramento dei segni e dei sintomi dei disturbi acneiformi o rush cutanei, e coadiuvare i trattamenti farmacologici che spesso risultano aggressivi per la cute del paziente. Un’idonea matrice cosmetica deve essere progettata per fornire immediata azione idratante e lenitiva, mantenimento di un equilibrato microbioma cutaneo, tenuta sotto controllo dell’assottigliamento della barriera lipidica e dell’alterata composizione di acidi grassi.

Segue un’intera review tecnica scritta da Marilisa Franchini di CEO M 2.0 e dedicata all’acido azelaico, che in campo dermatologico si attesta essere un ingrediente prezioso e di derivazione naturale: oltre alle indiscutibili proprietà, se ne scopriranno gli impieghi di quello che possiamo definire un ingrediente multifunzione, utile in caso di rosacea, acne e melasma.

Acido azelaico
Un ingrediente multifunzione: utile in caso di rosacea, acne e melasma
Marilisa Franchini

L’acido azelaico (AA) è un ingrediente di derivazione naturale, con diversi utilizzi farmacologici in campo dermatologico. Le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti si pensa siano correlate alla sua efficacia nella rosacea papulo-pustolosa e nell’acne volgare, oltre che in altre condizioni cutanee. Si è dimostrato in grado di inibire in modo efficiente la tirosinasi e per questo è utilizzato in casi di iperpigmentazione che includono anche il melasma. L’effetto indesiderato dell’AA più riportato negli studi è una sensazione pungente (stinging) leggera e transitoria, bruciore e sensazione di prurito.
È insolubile in acqua ad alte concentrazioni e apporta delle qualità cosmetiche poco piacevoli alle formulazioni, per questo motivo è stata introdotta una nuova molecola, il Potassium Azeloyl Diglycinate (PAD), che ha un’alta solubilità, vanta un’alta attività anche a basse concentrazioni e la presenza di glicina aiuta la pelle a ripristinarsi. D’altra parte, gli studi sul PAD sono ancora pochi e abbiamo bisogno di una maggiore letteratura prima di poter rimpiazzare l’AA nei suoi usi dermatologici.

Michele Massironi, Martina Hermann, Dominik Stuhlmann et al di Symrise ci illustrano un modello ex vivo di ghiandola sebacea umana, sviluppato a partire da diversi tessuti provenienti dalla chirurgia estetica e ricostruttiva: un innovativo screening per cosmetici.

Ghiandole sebacee ex vivo: un modello innovativo per lo screening di composti cosmetici
Studio dell’attività di Tetraselmis suecica sulla regolazione del sebo
Michele Massironi, Martina Hermann, Dominik Stuhlmann, Sandra Gaebler, Ann Christin Weseloh, Marco Massironi, Alessandro Croci, Imke Meyer

La ghiandola sebacea (GS) è una ghiandola olocrina situata nel derma ed è responsabile della produzione di sebo, un olio naturale che, assieme al sudore, partecipa a comporre il film idrolipidico della pelle. Il sebo umano è coinvolto nel mantenimento della barriera cutanea, nella distribuzione di antiossidanti e nella regolazione della perdita di acqua della pelle. La sovrapproduzione di sebo può causare sia alcune patologie della pelle sia disfunzioni di interesse per l’industria cosmetica.
Finora, l’esigua disponibilità di modelli sperimentali efficaci ha sempre ostacolato la ricerca su questi annessi cutanei.
Con il presente lavoro, proponiamo un nuovo modello ex vivo di GS umana sviluppato a partire da diversi tessuti provenienti da chirurgia estetica e ricostruttiva.
Utilizzando le GS in coltura abbiamo dimostrato che l’estratto ottenuto dall’alga marina, Tetraselmis suecica, riduce significativamente i lipidi da esse prodotti.

La sezione articoli si conclude con il lavoro di Barbara Catozzi, farmacista cosmetologa, la quale spiega in che modo è stata utilizzata l’uva in campo cosmetico; in particolar modo per la realizzazione di una linea a partire dall’uva della Valpolicella, comunemente impiegata per ottenere vini pregiati quali Amarone e Recioto.

Utilizzo dell’uva in cosmesi
Realizzazione di una linea cosmetica con uva della Valpolicella
Barbara Catozzi

I benefici dell’uva e le tecniche della sua lavorazione sono noti da lungo tempo e trovano impiego sia a livello nutraceutico che cosmetico. In questo articolo si descrive la realizzazione di una linea cosmetica a partire dall’uva della Valpolicella, comunemente impiegata per la produzione di vini pregiati quali Amarone e Recioto, le cui uve sono sottoposte ad appassimento. L’uva che è stata utilizzata per creare la linea cosmetica oggetto dell’articolo è stata trattata con il metodo della bioliquefazione a opera di enzimi, al fine di estrarre una sostanza a base acquosa ricca di principi attivi. In questo testo verranno considerate le principali attività delle molecole di interesse salutistico che sono state estratte. In maniera sintetica si fa riferimento alla trattazione in letteratura su estratti comparabili come profilo di sicurezza e purezza. Infine, verranno proposte due formulazioni esemplificative.

Dopo gli articoli è la volta degli Aggiornamenti, sezione sempre molto ricca e corposa che raccoglie contributi di vario genere, tra cui le rubriche fisse di Anna Ciranni (Segnalazioni Rapex e Pareri del Scientific Committee on Consumer Safety), Lorella Giovannelli (Letteratura Cosmetica) e Sonia Cudrig (Lab in a Hub).

Alla luce della recente entrata in vigore del nuovo Regolamento 2017/745, trova spazio un doveroso approfondimento sui Dispositivi Medici, per il quale Alessandra Iavello, Irene Giovanetto e Lola Frech di ChemSafe hanno fatto una bella panoramica della normativa e delle novità che ha portato con sé.

Non mancano gli Approfondimenti Cosmetici: Berenice Scarabelli, autrice e docente di Cosmetologia, ci parla dell’incenso come prezioso ingrediente cosmetico per gli inestetismi cutanei; Darya Bulbenkova, Alice Marchetti, Beatrice Castiglioni et al, dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Master Emotion, trattano invece il tema delle smagliature, le lesioni cutanee antiestetiche che noi tutti conosciamo, spiegandoci come e perché si sviluppano, quali sono i soggetti più a rischio e in che modo è possibile “combatterle”.

Ilaria Salvatori, biologa nutrizionista, articolista per Microbiologia Italia, ci fa invece riflettere sul binomio microrganismi e prodotti cosmetici, i quali possono diventare una vera e propria fonte di proliferazione di microrganismi, anche patogeni, associati a patologie della pelle e inestetismi cutanei

Samiha Tamanna e Sarah Cargnin, anch’esse dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Master Emotion, ci raccontano dell’impiego di probiotici e prebiotici in dermatologia, in particolar modo nella prevenzione o trattamento di alcune patologie della cute, mai come ora sotto stress a seguito del persistente impiego dei dispositivi di protezione individuale e del continuo lavaggio delle mani come prevenzione dall’infezione da COVID-19. 

Altro contributo è quello di AIDECO, Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia, dove si parla dell’infiammazione intesa come meccanismo di difesa dell’organismo, che si attiva ogni volta che subentra un agente patogeno ad aggredirlo, e alla base di alcune patologie come la psoriasi, l’acne o la rosacea, ma anche come primitiva causa di altre manifestazioni cutanee come la cellulite o il fotoinvecchiamento.

Di acne (e di autofagia) scrive Cristina Patanè, Formulation Scientist, nella rubrica Beauty from Within, dove l’autrice illustra un nuovo approccio terapeutico per contrastare l’acne.

In Mercato Marco Francesco Mazzù, Angelo Baccelloni e Sara Zito, della Luiss University descrivono il ruolo cruciale che gioca il packaging nel processo di acquisto da parte del consumatore, presentano uno studio condotto su alcuni prodotti cosmetici simili ma con un diverso imballaggio.

Come dimenticare poi i contenuti delle rubriche “nuove arrivate”? Veramente impossibile!

In Eccellenze italiane  Floriana Sergio, CEO & Founder Farmaflo, rivela le proprietà di Opuntia ficus indica, una tra le specie più ricche di mucillagini e pianta utilizzata nella medicina tradizionale per alleviare le irritazioni e favorire la cicatrizzazione delle ferite.

Perche’ ci piace, la coloratissima infografica a cui si sono dedicate Serena Zanella e Ludovica Ferrari del Laboratorio Cosmopolita con una serie di intriganti consigli formulativi.

In Next Generation, Ludovica Polimeni, Marzia Oneto Domenici e Federica Ferrari, del Master di II livello in Scienza dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici dell’Università degli Studi di Camerino, raccontano Spirulì, una linea di prodotti cosmetici ideata per ottenere la perfetta beauty routine per il trattamento di pelli impure con tendenza alle imperfezioni quali la maskne, sempre più frequente oggigiorno anche a causa dell’utilizzo continuativo della mascherina.

Ma manca qualcosa? Eh sì! Perché anche questa volta abbiamo incontrato delle personalità di primissimo ordine: la prima è Alessandra Semenzato, direttore scientifico UNIRED e docente presso l’Università degli Studi di Padova, la quale ha raccontato a tutta la redazione di CEC Editore la sua carriera accademica fin dai primi esordi e in particolar modo la nascita di UNIRED, spin-off dell’Università di Padova.

La seconda è Agostino Facchini, fondatore di Res Pharma Industriale, che ha condotto Anna Caldiroli, Direttore Scientifico della rivista, in una sorta di “visita guidata” all’interno dell’azienda, anticipata da una chiacchierata durante la quale Agostino Facchini ha raccontato la propria esperienza di imprenditore e la nascita di Res Pharma Industriale.

Non poteva mancare una selezione di formule a comporre il formulario di questo numero e, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime tendenze messe in campo nel settore cosmetico, le schede ingredienti di:

Active UP
SILAB

DERMAPUR HP®

Deimos Group

Euro skinpure

LEHVOSS Italia
Bloomage Biotechnology

microHA™

Variati
Vytrus Biotech

QUORA NONI™

Chiudono il numero molte notizie del mondo della cosmetica e i decisamente imperdibili spunti tecnici sui prodotti finiti.
Allora cosa ne pensate? Avete abbastanza da leggere mentre vi rilassate prendendo il sole?
Occhio però a non scottarvi che a breve parleremo di Solari!

Da tutta la redazione di CEC Editore un sincero ringraziamento agli autori che hanno contribuito a rendere eccezioanle anche questo numero. Rivolgiamo un “grazie” speciale alla prof.ssa Teresa Cerchiara.

BUONA LETTURA!

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cosmetic technology

Rivista tecnico-scientifica del settore cosmetico

Cosmetic Technology N° 3/2021
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)