guida alla lettura
Innovazione in Botanicals 1•2025
Demetrio Benelli

Direttore editoriale
di Innovazione in Botanicals

Negli scorsi numeri abbiamo aperto uno spazio dedicato alla recensione di lavori di ricerca sulle piante medicinali e sui loro derivati pubblicati con la modalità open access: una letteratura scientifica certificata e sottoposta a revisione paritaria per validarne i risultati, ma accessibile a tutti i potenziali fruitori in forma libera e gratuita. Una modalità editoriale che si è rapidamente diffusa in questi ultimi anni producendo una circolazione via via più ampia e più rapida dei risultati della ricerca e accellerando considerevolmente lo scambio di esperienze. Per dare un prova concreta delle potenzialità offerte dalla libera circolazione scientifica abbiamo pensato di pubblicare su questo numero la traduzione integrale di uno di questo articoli, tratto da Frontiers in Pharmacology. Si tratta di un’ampia review di studi sui derivati vegetali nel trattamento delle malattie neurodegenerative: un fronte di grande rilevanza socio-sanitaria, per la crescita di queste patologie invalidanti legata all’aumento della durata della vita nei paesi industrializzati, per le quali non sono disponibili terapie risolutive. Quadri complessi, multifattoriali, nei quali l’interazione con matrici altrettanto complesse come gli estratti vegetali ha messo in luce la possibile efficacia di nuovi, potenziali rimedi. Si tratta di una rassegna davvero ricca di citazioni, esposte in maniera estremamente chiara e nettamente orientata lungo un percorso che non può che essere quello da condurre nell’approfondimento degli studi di potenziali farmaci naturali: il quadro clinico da affrontare, la descrizione fitochimica delle piante e dei derivati considerati, la descrizione dei meccanismi d’azione noti, il disegno delle possibili forme farmaceutiche, anche con nuove tecnologie, i modelli animali, le prospettive e i limiti in terapia. Il lavoro è stato pubblicato a marzo di quest’anno, e anche questo dà un’idea della possibile accellerazione della circolazione di questa letteratura. La traduzione e la revisione in italiano è il solo intervento che abbiamo fatto, per agevolare i nostri lettori. Ringraziamo gli autori, che restano i titolari dei diritti e ai quali ricercatori e imprese interessate possono rivolgersi per eventuali approfondimenti e collaborazioni. In questo numero, come sempre, Enrica Roccotiello ci apre nuovi orizzonti, facendoci incontrare aspetti del mondo vegetale sconosciuti, forse proprio perché troppo vicini a noi. Le diatomee sono una componente vitale e attiva dell’ambiente naturale in cui viviamo, e contribuiscono, come hanno fatto nelle ere trascorse, a mantenerlo abitabile. Ma soprattutto sono affascinanti: geometrie, strutture naturali che hanno incantato i primi che sono riusciti a osservarle al microscopio. “Architetti microscopici”, le chiama la nostra autrice, futuri protagonisti della nascita di modelli e materiali innovativi per le nostre strutture abitative e urbane. Le imprese specializzate che scrivono su questo numero portano quella che è la parte più innovativa dei nostri contenuti, con la presentazione di nuovi prodotti e derivati e il relativo supporto di studi e applicazioni. Come sempre un grande grazie a loro, in attesa di incontrarci nei prossimi appuntamenti internazionali.

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Guida alla lettura IB1-2025
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)