L’Integratore Nutrizionale 5 – 2019 (pdf)

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Immune Health

Il singolo numero è in formato PDF (NO formato cartaceo)

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Editoriale
Ig Nobel per la medicina 2019 a ricercatori italiani
Effetti salutari della pizza, ma solo se è fatta e mangiata in Italia – T. Mennini

Articoli 
OPINIONE – Regolamento 1924/2006Tra limitazioni, opportunità e alternative – R. Minasi
• Come produrre un probiotico multi-ceppo di alta qualità per un suo impiego ottimale nella pratica clinica? – Sviluppo di nuovi protocolli “omics-based”S. Arioli, R. Filardi, L. Palladino, L. Abrate, D. Mora
• Stress e funzione del sistema immunitario – Effetti di un prodotto probiotico sull’infiammazione, i mediatori della risposta immune intestinale e la composizione del microbiota intestinaleA. Castellazzi
• Micoterapia e sistema immunitario – Le evidenze scientificheA. Ossato, M. Passerini
• Capacità di un prodotto probiotico isolato dal latte umano di ridurre la massa di grasso viscerale – Review degli studi preclinici e clinici in soggetti sovrappeso e obesi – L. Caimi
• Solanum aethiopicum cv. melanzana rossa di Rotonda DOP – Determinazione in vitro delle proprietà biologiche e della bioaccessibilità dei sali minerali dell’estratto – F. De Biasio, O.I. Parisi, M. Ruffo, F. Puoci, A. Querci, D. Gorgoglione
• Il ruolo della vitamina D nell’insulino resistenza
Una revisione sistematica della letteratura – G. Derosa, P. Maffioli

Aggiornamenti
Integratori alimentari e sistema immunitario D. Barone
L’accumulo di biossido di Titanio (E171) nel fegato e nell’intestino induce uno stato infiammatorio T. Mennini
Biossido di titanio – Status regolatorio e aggiornamenti – A. Antonelli
Gli effetti del microbiota intestinale sull’efficienza del sistema immunitario e lo stato di salute del cane e del gatto G. Biagi
Lactobacillus acidophilus D2/CSL (CECT 4529): probiotico approvato dall’EFSA per cani e gatti A. Giardini, P. Origoni
Market Basket Analysis (MBA) M. Recchia

Aziende
Ingredienti e Prodotti – Proge Farm • Giellepi • Roelmi HPC
Prodotti in vetrina –  M. Zorzetto
Intervista –  Giancarlo Guglielmini (amitahc)
Press Release

Notizie
Associazioni – Integratori Italia • FederSalus
Mercato
Università e Formazione
Appuntamenti
Agenda

Come produrre un probiotico multi-ceppo di alta qualità per un suo impiego ottimale nella pratica clinica?
Sviluppo di nuovi protocolli “omics-based”
S. Arioli, R. Filardi, L. Palladino, L. Abrate, D. Mora

I prodotti probiotici rappresentano un unicum nel mercato degli integratori alimentari perché sono progettati per fornire microrganismi selezionati “vivi” all’utente finale, con lo scopo di conferire un beneficio per la salute in accordo con la definizione accettata a livello internazionale del termine “probiotico”. Mentre la definizione del termine probiotico è ampiamente condivisa, non esiste eguale condivisione sui criteri di qualità che dovrebbero essere applicati per garantire l’efficacia di un prodotto probiotico durante il consumo e nella pratica clinica. Il controllo microbiologico dei probiotici è attualmente limitato alla tassonomia dei microrganismi utilizzati nelle diverse formulazioni in commercio e al numero delle loro cellule vitali. Tuttavia, dovremmo chiederci se questi parametri siano sufficienti a garantire la qualità microbiologica del prodotto e se gli approcci metodologici attualmente utilizzati siano appropriati e in linea con le attuali conoscenze scientifiche. Per meglio comprendere la necessità di migliorare i controlli qualitativi su questa tipologia di prodotti, ci dovremmo chiedere se un medico prescriverebbe un farmaco non essendo sicuro del principio attivo in esso contenuto o della quantità di principio riportata in etichetta. In assenza di criteri di qualità condivisi, il rischio è che il mercato si possa arricchire di prodotti probiotici che non rispondano agli standard microbiologici minimi, i quali dovrebbero essere oggi richiesti sulla base delle attuali conoscenze scientifiche. La valutazione della qualità in prodotti probiotici richiede approcci metodologici più semplici o più complessi a seconda che il prodotto sia costituito da un unico singolo ceppo microbico piuttosto che da miscele di diverse specie e ceppi microbici. Questi controlli, oltre a garantire al consumatore un prodotto controllato e omogeneo nei diversi lotti di produzione, saranno fondamentali per dare la giusta valenza scientifica a tutti quegli studi di intervento in cui viene valutata l’efficacia di una formulazione probiotica sullo stato di salute di specifiche categorie di soggetti. Di conseguenza, in assenza di prodotti probiotici la cui qualità è rigorosamente controllata, sarà estremamente difficile, se non impossibile, confrontare i risultati ottenuti in diversi studi di intervento sull’uomo.
Verranno di seguito proposti e discussi, usando come modello il complesso multi-ceppo VSL#3*, una serie di criteri di qualità che dovrebbero essere applicati periodicamente o sistematicamente su ogni lotto di produzione di ogni prodotto probiotico commercializzato.


Stress e funzione del sistema immunitario
Effetti di un prodotto probiotico sull’infiammazione, i mediatori della risposta immune intestinale e la composizione del microbiota intestinale
A. Castellazzi

Lo stress influenza il sistema immunitario e la composizione del microbiota intestinale, e può portare alla produzione incontrollata di citochine, con uno squilibrio tra citochine pro- e antinfiammatorie. L’effetto dello stress emotivo sui livelli di IgA secretorie indica, inoltre, che lo stress può ridurre l’integrità della mucosa intestinale. L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare se un prodotto probiotico (Lactoflorene® Plus*) può prevenire alterazioni della risposta immunitaria associate allo stress auto-riferito e alla composizione del microbiota. I volontari adulti sani che hanno riferito di soffrire di stress psicologico sono stati arruolati e randomizzati in un gruppo placebo e un gruppo probiotico. Sono stati valutati i marker di stress salivare (α-amilasi, cortisolo, cromogranina A), i parametri immunologici (sIgA, attività delle cellule NK, IL-8, IL-10, TNF-α) e la composizione del microbiota intestinale. La somministrazione del prodotto non ha esercitato un effetto diretto sui marcatori salivari di stress o sull’attività delle cellule NK, ma ha ridotto il dolore addominale e aumentato i livelli di IgA fecale e di IL-10. Il prodotto probiotico ha indotto un moderato aumento di Bifidobacterium, Lactobacillus spp. e Faecalibacterium spp., e ha ridotto i livelli di Dialister spp. e le popolazioni di Escherichia e Shigella. La somministrazione del prodotto ha contribuito a proteggere la barriera della mucosa intestinale incrementando il numero di batteri produttori di acidi grassi a catena corta e diminuendo il numero di batteri potenzialmente dannosi, riducendo così l’infiammazione intestinale e il disagio addominale.


Micoterapia e sistema immunitario
Le evidenze scientifiche
A. Ossato, M. Passerini

Ad oggi sono state identificate oltre 2000 specie di funghi commestibili e/o medicinali, molti dei quali sono ampiamente consumati in diverse forme, stimolando, soprattutto in questi ultimi decenni, lo studio delle loro proprietà salutistiche. Queste ultime sono imputabili ad alcuni composti bioattivi prodotti dai funghi, principalmente (ma non solo) ai polisaccaridi (in particolar modo ai β-glucani). Molti studi evidenziano, infatti, come i β-glucani fungini siano in grado di supportare il sistema immunitario, sia attraverso l’interazione con specifici recettori presenti sulle cellule immunitarie sia attraverso il microbiota intestinale, attivando l’immunità innata e migliorando la funzionalità delle cellule immunitarie. Tali attività sono sostenute anche dalla presenza di diverse specialità medicinali in tutto il mondo.
Proprio per la loro comprovata efficacia, per poterli utilizzare al meglio, con maggiore sicurezza, precisione e consapevolezza, i report di reazioni avverse dovrebbero essere presi in considerazione dai professionisti del settore e dovrebbero essere implementati gli studi clinici.


Capacità di un prodotto probiotico isolato dal latte umano di ridurre la massa di grasso viscerale
Review degli studi preclinici e clinici in soggetti sovrappeso e obesi
L. Caimi

Nel mondo, i soggetti sovrappeso e obesi sono in notevole aumento da diversi decenni; i dati globali indicano che il numero di persone obese è raddoppiato a partire dal 1980.
In questo contesto, s’inseriscono ricerche mirate a fornire un supporto sicuro e di facile somministrazione, che possa fornire un aiuto nel controllo del peso corporeo, senza le complicazioni derivanti da interventi chirurgici (chirurgia bariatrica) per la correzione del sovrappeso e dell’obesità o di terapie farmacologiche per il trattamento della sindrome metabolica. Queste pratiche falliscono sempre più spesso perché non sono affiancate ad adeguate diete bilanciate, ad esercizio fisico o anche, nel caso di farmaci, a causa di importanti effetti collaterali.
I probiotici s’inseriscono bene in questo contesto: sono sostanze ritenute sicure, ben tollerate e con provati effetti benefici.
Alcuni ceppi sono stati studiati e sono risultati avere un effetto contro l’accumulo di grasso corporeo, grazie alla regolazione di fattori chiave come il metabolismo dei grassi, degli zuccheri e il bilanciamento di ormoni che agiscono sulle riserve energetiche endogene.
Tra i diversi ceppi, il Lactobacillus gasseri NCIMB 30370*, ceppo isolato dal latte umano, ha dimostrato di avere un effetto di riduzione del peso corporeo e della massa di grasso viscerale.


Solanum aethiopicum cv. melanzana rossa di Rotonda DOP
Determinazione in vitro delle proprietà biologiche e della bioaccessibilità dei sali minerali dell’estratto
F. De Biasio, O.I. Parisi, M. Ruffo, F. Puoci, A. Querci, D. Gorgoglione

La melanzana rossa di Rotonda appartiene alla specie Solanum aethiopicum ed è coltivata in un areale specifico della provincia di Potenza, in Basilicata.
In questo lavoro, è stata verificata in vitro l’attività antiossidante, anti-ipertensiva, ipoglicemica e ipolipidemica dell’estratto di melanzana rossa di Rotonda DOP (Rotonda’s Red Eggplant, RRE). È stata inoltre studiata la bioaccessibilità di selenio, potassio e cromo, per un possibile uso di questo estratto per l’integrazione dei sali minerali. I dati ottenuti mostrano che l’estratto di RRE presenta in vitro buone proprietà antiossidanti, ipoglicemizzanti, anti-ipertensive e ipolipidemiche. Inoltre, è stata riscontrata una maggiore bioaccessibilità dei sali minerali, in esso presenti rispetto al controllo; questo valore più alto potrebbe essere attribuibile al fitocomplesso naturale della varietà in esame. I risultati di questo studio suggeriscono che, per le proprietà biologiche e la bioaccessibilità di sali minerali, l’estratto di melanzana rossa di Rotonda DOP potrebbe essere utilizzato come ingrediente in ambito nutraceutico.


Il ruolo della vitamina D nell’insulino resistenza
Una revisione sistematica della letteratura
G. Derosa, P. Maffioli

La letteratura è ricca di evidenze che documentano il ruolo della vitamina D nell’omeostasi del calcio per la salute dell’apparato scheletrico. Il diabete mellito di tipo 2 è una patologia con conseguenze negative a lungo termine. Numerosi studi sono stati condotti nel tentativo di trovare approcci innovativi alla prevenzione e al trattamento del diabete, e di recente ci si è concentrati molto sulla supplementazione di vitamina D. L’obiettivo della presente review è quello di considerare l’effetto della vitamina D sull’insulino resistenza. 


L’Integratore Nutrizionale 5 – 2019 (pdf)
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Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)