Cosmetic Technology 4 – 2012 (pdf)

    Nutricosmetici antirughe

    Innovazione nell’industria cosmetica

    cGMP Cosmetics Good Manifacturing Practices

COD: CT4-2012 Categorie: ,

Articoli

  • Trattamento In&Out nell’invecchiamento
  • Sali di Glicerofosfoinositolo nella Dermatite seborroica e Psoriasi
  • Innovating Innovation anche nell’industria Cosmetica
  • cGMP Cosmetics – Good Manufacturing Practices

Aggiornamenti

  • Letteratura Cosmetologica, Tossicologica
  • Beauty from within

Aziende

  • Ingredienti (Grant Industries e IMCD • Sinerga • Seppic)
  • Formulario
  • Mercato
  • Innovazione
  • PR
  • Cosmetic Corner

Notizie

  • Associazioni
  • Società Scientifiche
  • Pubblicità sotto la lente
  • Università e Formazione
  • Appuntamenti

Trattamento in&out
Contro l’invecchiamento cutaneo
Marta Rull, Cristina Davi, Elena Cañadas, Eulalia González, Raquel Delgado, Paolo Petrella, Annalisa Segalla, Susanna Staiano
I nutricosmetici sono ingredienti alimentari funzionali che apportano benefici cosmetici attraverso il trattamento per via orale.
E’ stata pertanto sviluppata una formulazione nutricosmetica ottenuta dalla combinazione di ingredienti funzionali foodgrade, come vitamine, proteine idrolizzate, estratti naturali e acidi grassi, selezionati per prevenire e combattere i segni dell’età dall’interno.

Nutricosmetics are functional food ingredients inducing cosmetic benefits through a systemic treatment and are obtained by coupling nutritive and cosmetic functions. A nutricosmetic formulation has been therefore developed combining foodgrade functional ingredients such as vitamins, hydrolysed proteins, natural extracts and essential fatty acids, with the aim to prevent and fight skin aging from the inside out.


Sali di glicerofosfoinositolo 
Un’alternativa cosmetica ai cortisonici topici
Parte 2. Dermatite seborroica e psoriasi
Roberto Dal Toso, Francesca Melandri, Stefano Copetti
Il glicerofosfoinositolo sale di colina (GPI*), un innovativo principio attivo di origine vegetale, con copertura brevettuale internazionale, modula negativamente il rilascio di acido arachidonico indotto dall’attivazione della fosfolipasi A2 citosolica, inserendosi in un sistema fisiologico di autoregolazione della cascata infiammatoria. A completamento del precedente articolo, in cui veniva presentato l’utilizzo del GPI per l’infiammazione di base della cute sana, in particolare in caso di eritema solare, in questo lavoro è stata sviluppata l’applicazione dell’ingrediente sulla cute patologica, soggetta a dermatite seborroica e psoriasi.L’applicazione di preparazioni topiche su soggetti affetti da queste patologie conferma l’attività dell’ingrediente anche su cute non sana. Infatti, in entrambi gli studi clinici riportati, si è verificato un costante e significativo miglioramento delle condizioni cliniche dei soggetti, rilevato con l’indagine dermatologica e confermato da metodi strumentali.
Grazie al peculiare meccanismo d’azione, il sale di GPI risulta un ingrediente cosmetico efficace e sicuro per il controllo dei sintomi di alterazioni dermatologiche a base infiammatoria, quali rossore, prurito e desquamazione cutanea.

As of 11 July 2013 European Union Regulation (EC) No 1223/2009 will require cosmetic products to be manufactured according to Good Manufacturing Practices (GMP).
Cosmetics manufacturers should prepare for this requirement now in order to comply with this regulatory requirement.
The easiest way to demonstrate compliance with GMP requirements is to implement the international standard ISO 22716.
ISO 22716 provides guidance on production, control, storage and shipment of cosmetics products and covers product quality and the specific needs of the cosmetic sector.
The aim is that only products meeting these specified requirements will be distributed and sold to consumers.


Innovating Innovation 
Anche nell’industria cosmetica
Giovanni Pantini
L’innovazione riguarda ogni aspetto della vita moderna: i prodotti, i processi, le tecnologie, i mercati e i servizi, termini da intendere nella maniera più larga, con significato industriale e non-industriale. Quindi l’innovazione è un concetto economico e sociale, piuttosto che un concetto tecnico.
Nella prima parte dell’articolo, l’innovazione è illustrata sia per gli aspetti qualitativi (con varie tipologie di sviluppo: spinta tecnologica o richiesta del mercato, meccanismo di tipo interstiziale o di tipo combinatorio, orientamento convergente o divergente, organizzazione orizzontale e aperta ai contributi esterni oppure verticale e chiusa), che per gli aspetti quantitativi (classificazione con due categorie oppure con numerose categorie come negli eventi naturali).
Nella seconda parte dell’articolo, l’innovazione è riferita all’industria cosmetica, per la quale è una pratica di routine, necessaria per stare nel mercato e possibile per le innumerevoli opportunità.
Tuttavia, malgrado la creatività degli operatori, il livello di innovazione, è raramente elevato:
– per il modo con cui il nuovo viene introdotto (combinandolo con il vecchio e producendo prodotti ibridi),
– per come il prodotto cosmetico viene disegnato (la sua funzionalità dipende dal contributo di numerosi ingredienti) e regolamentato (deve funzionare in maniera delicata).
L’articolo è completato da un case history riguardante l’innovazione con approccio divergente effettuata presso Giuliani SpA e finalizzata con brevetti e nuovi prodotti.

Innovation concerns any aspect of modern life: products, processes, technologies, markets, and services, and the terms are intended in their widest meaning, industrial and non-industrial. Therefore, innovation is an economic and social concept, rather than a technical concept.
In the first part of the article, innovation is illustrated regarding either the qualitative aspects (typologies based on the source and the way innovation is developed: by a technological push or a market pull, an interstitial mechanism or a combinatorial mechanism, convergent or divergent thinking, an open organization or a closed one) and quantitative aspects (with dual classification or classification that takes into account many categories or levels, as occurs when classifying natural events). In the second part of the article , innovation is referred specifically to the cosmetic industry, where it is routine practice, either due to a need to keep a place in the market, and because of the numerous opportunities it offers. On the other hand, the level of innovation is seldom very high, in spite of the creativity of the operators.
The reason for this is:
– The way the cosmetic products are designed (with the contribution of so many ingredients),
– The gradual introduction of new ingredients (combining the old with the new and producing hybrids),
– Regulations (the product has to work gently and be very safe),
The article is completed by a case history: divergent innovation carried out at Giuliani SpA, and finalized at patenting and marketing new products.


Cosmetics – Good Manufacturing Practices (cGMP)
Norma UNI EN ISO 22716:2008 e Regolamento UE
Armando Romaniello, Alessandro Sassi, Luca Bardi, Carla Nassivera
Entrerà in vigore l’11 Luglio del 2013 il nuovo regolamento europeo che richiede l’applicazione delle Norme di Buona Fabbricazione (GMP) alla produzione dei prodotti cosmetici. Occorre pertanto che le aziende si preparino per non trovarsi in ritardo con queste nuove richieste regolatorie. Il modo più semplice per dimostrare la conformità con le GMP è quello di implementare lo standard internazionale ISO 22716, norma armonizzata ai sensi del regolamento e, come tale, in grado di fornire una presunzione di conformità. Le buone pratiche di fabbricazione supportano l’azienda nel gestire la produzione, il controllo, la conservazione di ingredienti e prodotti finiti e la spedizione dei prodotti cosmetici al fine di garantire la qualità e la sicurezza del prodotto ed assicurare che solo i prodotti conformi possano essere distribuiti e commercializzati.

As of 11 July 2013 European Union Regulation (EC) No 1223/2009 will require cosmetic products to be manufactured according to Good Manufacturing Practices (GMP).
Cosmetics manufacturers should prepare for this requirement now in order to comply with this regulatory requirement.
The easiest way to demonstrate compliance with GMP requirements is to implement the international standard ISO 22716.
ISO 22716 provides guidance on production, control, storage and shipment of cosmetics products and covers product quality and the specific needs of the cosmetic sector.
The aim is that only products meeting these specified requirements will be distributed and sold to consumers.


Cosmetic Technology 4 – 2012 (pdf)
    Nutricosmetici antirughe     Innovazione nell’industria cosmetica     cGMP Cosmetics Good Manifacturing Practices
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)